Chi di noi non ha il beauty case pieno di prodotti make-up lasciati a metà o abbandonati dopo pochi utilizzi? Capita spesso, infatti, di accumulare trucchi e cosmetici non utilizzati, perché non ci piacciono o semplicemente perché li abbiamo sostituiti con altri più nuovi.
Anche il make-up, tuttavia, ha una data di scadenza e non si dovrebbe usare per un tempo eccessivamente prolungato, al fine di proteggersi da spiacevoli reazioni avverse rischiando conseguenze più o meno gravi per la nostra pelle.
Non tutti sanno, però, che nella maggior parte dei cosmetici è riportata l’indicazione relativa al periodo massimo di apertura. Anche sullo smaltimento dei cosmetici finiti, vecchi o scaduti c’è spesso poca chiarezza sia per quanto riguarda il contenuto sia relativamente al packaging. In molti casi, inoltre, prima di buttare via un rossetto, un ombretto o un mascara è possibile valutare alcune opportunità di riciclo, mettendo in pratica un paio di idee e soluzioni che voglio condividere con voi.
Quanto dura un cosmetico aperto? Lo rivela il PAO
Se prendiamo in mano un cosmetico ci accorgiamo che sul fondo, o sul lato, è presente un simbolo grafico caratterizzato da un vasetto aperto e da un cifra, seguita dalla lettera “M”: è il PAO (period after opening), vale a dire il periodo di tempo espresso in mesi oltre il quale non è consigliabile utilizzare il prodotto.
Considerato come una sorta di data di scadenza del cosmetico che fa riferimento ai possibili effetti negativi per chi lo usa, il simbolo PAO è stato introdotto in tutti i Paesi dell’Unione Europea e deve essere obbligatoriamente riportato anche sui prodotti di make-up. Fanno eccezione solo quelli monodose e i cosmetici che non entrano direttamente in contatto con l’ambiente esterno.
A prescindere dal PAO, tuttavia, alcuni trucchi usati per il viso sono maggiormente soggetti a deterioramento e si dovrebbero sostituire con maggiore frequenza. Il mascara e l’eyeliner, ad esempio, vanno cambiati dopo circa tre mesi per allontanare ogni rischio di infezione oculare. Il rossetto può durare anche fino a un anno, mentre per i prodotti in polvere (cipria, blush, illuminante) il tempo di utilizzo è maggiore purché si tengano puliti i pennelli e le spugne usate per stenderli sulla pelle.
Per quanto riguarda i prodotti in crema o di consistenza più liquida, come alcuni fondotinta, non si dovrebbero usare per oltre sei mesi soprattutto se si nota la formazione di grumi o se compaiono alterazioni rispetto all’aspetto originario.
Come smaltire i prodotti make-up
Dove si buttano i cosmetici? Questa domanda non ha un’unica risposta, infatti si tratta di prodotti costituiti solitamente da materiali differenti soggetti a regole di smaltimento diverse. In linea generale, è sempre sbagliato gettare i residui del make-up nel lavandino anche se si tratta di prodotti liquidi o cremosi poiché possono contenere sostanze inquinanti.
Molti brand cosmetici forniscono indicazioni precise per lo smaltimento, ma in presenza di dubbi è sempre meglio attenersi alle regole stabilite dal proprio Comune. È anche possibile recarsi direttamente presso l’eco-centro più vicino per chiedere delucidazioni (gli smalti per le unghie, ad esempio, si conferiscono solitamente presso i centri di raccolta destinati ai rifiuti chimici!).
A fare la differenza, inoltre, è anche la scelta di cosmetici caratterizzati da un packaging sostenibile e da formulazioni bio e naturali prive di ingredienti che possono nuocere alla pelle e all’ambiente. Non mancano, infatti, i brand che propongono contenitori minimali come nei cosmetici solidi o riutilizzabili oppure realizzati usando materiali riciclati. Sempre più spesso, inoltre, vengono promosse iniziative ad hoc per incentivare il riciclo dei contenitori vuoti che possono essere riportati direttamente in negozio, ottenendo uno sconto per effettuare nuovi acquisti.
Idee per riciclare i trucchi vecchi o scaduti
Prima di gettare via il make-up non più utilizzabile è sempre consigliabile pensare a un possibile uso alternativo. Un mascara, un ombretto o un rossetto ma non solo, infatti, si prestano al riciclo in modo ottimale e le idee per riutilizzarli non mancano:
- il mascara finito, perfettamente ripulito, può trasformarsi in uno spazzolino per pettinare le sopracciglia o per realizzare un ottimo scrub per le labbra. Riempiendo il contenitore di olio di ricino, inoltre, è possibile utilizzare lo scovolino per trattare le ciglia e sopracciglia ottenendo un valido effetto nutriente e rinforzante;
- un ombretto o un blush in polvere che non possono più essere usati sul viso possono diventare colori ad acquerello per dipingere, semplicemente usando un pennello e qualche goccia d’acqua;
- un rossetto che non ci piace sulle labbra, invece, si può adoperare come blush da applicare sulle guance;
- uno smalto trasparente che ha raggiunto la sua durata massima rappresenta un rimedio dell’ultimo minuto, ma molto efficace, per riparare velocemente una smagliatura su un collant;
- un fondotinta liquido eccessivamente scuro o troppo chiaro ma ancora valido dal punto di vista del PAO, infine, può essere miscelato con un siero o con una crema idratante. In questo modo si può colorare il corpo o dare un tocco di colore al viso realizzando un make-up semplice ma efficace.
Prestare attenzione alle indicazioni riportate sulle singole confezioni dei cosmetici, quindi, è utile non solo per utilizzarli in sicurezza ma anche per informarsi sul modo corretto per smaltirli. Per evitare inutili sprechi, inoltre, meglio evitare di fare scorta dei prodotti make-up che non utilizziamo tutti i giorni e che difficilmente riusciamo a consumare prima della data indicata nel PAO.
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