Tutta la verità sugli ingredienti dei prodotti più famosi
Nutrono i capelli, li rendono più brillanti, restituiscono chiome morbide e setose cancellando i danni di phon e tinture, contrastano la caduta o addirittura accelerano la ricrescita… tra le promesse della pubblicità degli shampoo non c’è che l’imbarazzo della scelta: i prodotti in commercio sembrano uno più miracoloso dell’altro.
Però, quando si sceglie un cosmetico dall’uso comune, se non quotidiano, bisognerebbe leggere più attentamente le etichette e prendere in considerazione l’INCI, ovvero l’insieme di tutti i suoi componenti. Questo perché lo shampoo è un detergente e come tutti i prodotti schiumogeni contiene tensioattivi: questa categoria di sostanze servono per sciogliere lo sporco, in modo che possa essere lavato via con l’acqua durante il risciacquo.
Non tutti i tensioattivi sono uguali, però; innanzi tutto, possono essere di derivazione vegetale (l’olio di cocco ad esempio è il tensioattivo più utilizzato nei detergenti naturali) oppure chimica. Tra i più comuni tensioattivi con molecole sintetiche usati nello shampoo c’è il Sodium Laureth Sulfate (che nell’INCI trovate anche come SLES): è il responsabile della schiuma abbondante che piace ai più, ma è anche un tensioattivo aggressivo, che elimina anche il grasso che riveste la pelle e la protegge. Risultato, il rischio è di trovarsi con il cuoio capelluto irritato e i capelli più secchi di prima.
Attenzione poi ai prodotti che usano come tensioattivo la Cocamide: secondo gli esperti corrono il rischio di formare nitrosoammine, un insieme di sostanze molto vasto che ne comprende anche di cancerogene, motivo per cui la sua concentrazione è limitata dalla Legge (in alcuni Paesi, come la California, è stata invece messa al bando).
Prima di acquistare il vostro shampoo, quindi, verificate gli ingredienti che contiene, andando oltre quello che leggete in bella vista sulle etichette. È quello che ho fatto io in questo post: ho selezionato alcuni degli shampoo considerati i “top di gamma”, dal parrucchiere, in farmacia o al supermercato, e che magari puntano non solo sulle loro proprietà, ma sui loro ingredienti naturali.
Il commento all’INCI è come sempre affidato a Fabrizio Zago, chimico industriale e fondatore del portale EcoBioControl, un database con circa 20.000 sostanze in cui potete cercare la valutazione un componente in particolare o un’intera formulazione, dal punto di vista dell’impatto ambientale e della sicurezza per la salute (lo trovate anche in versione App, scaricabile gratuitamente!).
Gli shampoo famosi saranno davvero come sembrano?
BIOPOINT – “Speedy hair” shampoo (€ 10,00 / 400 ml)
Come si presenta
È uno dei prodotti più venduti di quest’anno. Sul loro sito viene descritto come uno shampoo dalla formulazione delicata che protegge la fibra capillare, e in più stimola la circolazione sanguigna nel cuoio capelluto accelerando la crescita. Proprio questa linea di prodotti è stata segnalata all’Antitrust da Altroconsumo per pubblicità ingannevole: un cosmetico può mantenere i capelli in buono stato, ma non può vantare proprietà come quella di far crescere i capelli 2 volte più velocemente rispetto al normale.
Per di più, è ingannevole anche quel prefisso “Bio”: non ha nulla a che vedere con la cosmesi biologica, è semplicemente il nome del marchio.
INCI
Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamide DEA, Cocamidopropyl Betaine, Rubus Idaeus Leaf Cell Culture, Taurine, Arginine, Creatine, Hydrolyzed Corn Protein, Glycine Soja (Soybean) Sterols, Glycine Soja (Soybean) Oil, Phospholipids, Glycolipids, Parfum, Glycerin, Polyquaternium-11, Cocamide MEA, Glycol Distearate, Laureth-10, Acrylates Copolymer, Disodium EDTA, Citric Acid, Triethanolamine, Sodium Chloride, DMDM Hydantoin, Methylisothiazolinone, Methychloroisothiazolinone.
Il commento dell’esperto
«Nella speranza che nessuno interpreti il suffisso “Bio” come “Biologico”, si può tentare un commento. Di “Bio” nel senso che lo intendiamo noi, questo prodotto non ha nulla! Ha invece tutte e tre le ammine limitate dalla Legge, la Mono, la Di e la Trietanolammina. La Dietanolammina è particolarmente da tenere sotto osservazione perché può dare nitrosamine, cioè sostanze molto pericolose. Il prodotto è conservato con isotiazolinoni, allergizzanti e un cessore di formaldeide (DMDM Hydantoin). Ci sono però anche delle note positive: bene gli aminoacidi e altri derivati proteici come l’arginina, la taurina e la creatina. Molto validi anche i fosfolipidi e gli steroli, veri difensori della pelle. Peccato per quei microelementi che rovinano una formulazione ben concepita senza neppure l’ombra di silicone.»
KERASTASE – Shampoo “Bain Satin 2” Nutritive (€ 24,00 / 250 ml)
Come si presenta
Questo è uno dei loro prodotti più venduti ai saloni di parrucchieri. È specifico per capelli secchi e disidratati: contiene un particolare complesso che trattiene i nutrienti sulle lunghezze, e oltre a renderli più morbidi, li lascia anche più districati e facilmente pettinabili.
INCI
Aqua / Water, Sodium Laureth Sulfate, Coco-Betaine, Dimethicone, Sodium Chloride, Cyclodextrin, PPG-5, Ceteth-20, Sodium Benzoate, Salicylic Acid, Polyquaternium-6, Carbomer, Hydroxypropyltrimonium Hydrolyzed Wheat Protein, Linalool, Limonene, Glyceryl Linoleate, Glyceryl Oleate, Safflower Glucoside, Butylphenyl Methylpropional, Citronellol, Iris Florentina / Iris Florentina Root Extract, Glyceryl Linolenate, Sodium Hydroxide, Citric Acid, Parfum / Fragrance.
Il commento dell’esperto
«Formulazione semplice da interpretare: base lavante economica su cui vengono fatti lavorare i siliconi (Dimethicone) e dei polimeri ammorbidenti e condizionanti (Polyquaternium-6), ovviamente brutti per l’ambiente. Interessante la presenza di proteine idrolizzate quaternizzate, danno corpo e lucentezza ai capelli. Bellissimi specchietti per le allodole come la Iris fiorentina. Brutto, perché poco biodegradabile in ambiente anaerobiotico, il Ppg-5-Ceteth-20. Peccato.»
KLORANE – Shampoo fortificante alla Chinina (€ 9,90 / 200 ml)
Come si presenta
Trovate questo marchio nelle farmacie. Sembrano prodotti naturali: affermano che i loro trattamenti sono formulati utilizzando estratti botanici, come la chinina utilizzata in questo shampoo, una sostanza ricavata dalla corteccia dell’albero china, dall’azione fortificante per i capelli. Questo prodotto infatti appartiene al “Rituale anticaduta”, ed è uno dei più famosi del marchio.
INCI
Water (Aqua), Sodium Laureth Sulfate, Cocamide Mipa, Lauryl Betaine, Alcohol, Biotin, Blue 1 (CI 42090, Caprylyl Glycol, Caramel, Cinchona Calisaya Bark Extract, Disodium EDTA, Fragrance (Parfum), Glycerin, Panthenol, Pantolactone, Phenoxyethanol, Polyquaternium-22, Pyridoxine HCL, Red 33 (CI 17200), Sodium Benzoate, Sodium Chloride, Triethanolamine.
Il commento dell’esperto
«Zero siliconi e questa è una buona notizia, ma tante sostanze pericolose come l’EDTA, il Polyquaternium-22 e la trietanolammina. La formula è semplice ed economica con qualche punto interessante come la presenza di Cinchona calisaya, la Biotica e poco più. Troppo poco per un prodotto che si propone ai vertici del settore. Ma almeno non usa né siliconi né cessori di formaldeide.»
PANTENE Pro-V – Shampoo Rigenera & Protegge (€ 2,99 / 250 ml)
Come si presenta
Questo shampoo è pubblicizzato dalla famosa influencer Chiara Ferragni: non stupisce quindi che sia uno di quelli più venduti.
Dall’azione nutriente, promette di prevenire e rimediare ai danni creati ad esempio da phon o sole, grazie al loro famoso ingrediente, la Pro-Vitamina B5, antiossidante e rinforzante.
INCI
Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Sodium Citrate, Cocamidopropyl Betaine, Sodium Xylenesulfonate, Stearyl Alcohol, Sodium Lauryl Sulfate, Sodium Chloride, Cetyl Alcohol, Parfum, Citric Acid, Sodium Benzoate, Polyquaternium-6, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Tetrasodium EDTA, Sodium Hydroxide, Trisodium Ethylenediamine Disuccinate, Trihydroxystearin, Panthenol, Panthenyl Ethyl Ether, Hexyl Cinnamal, Hydroxycitronellal, Magnesium Nitrate, Methylchloroisothiazolinone, Magnesium Chloride, Methylisothiazolinone.
Il commento dell’esperto
«Dei vari prodotti di questa selezione, diciamo che questo potrebbe essere definito come in meno peggio o il meno sintetico della serie. In effetti non contiene siliconi (evviva, si può formulare anche senza!!!) e cade solo perché usa il pessimo EDTA tossico per i pesci e gli isotiazolinoni (conservanti) perché allergizzanti. In questo prodotto il nome del Brand non tradisce affatto il contenuto, infatti la ricetta comprende la presenza di Pantenolo cioè della pro-vitamina B5.»
SUNSILK – Shampoo Morbidi & Luminosi (€ 1,59 / 250 ml)
Come si presenta
Un altro prodotto da supermercato, presente nella classifica dei “best seller” del 2019. Per capelli secchi e opachi, promette di restituire morbidezza e lucentezza grazie ad una, cito dal sito, esclusiva formula con un mix di olio di mandorle e olio di Argan. Molto furbo citare gli ingredienti naturali, ma vediamo cos’altro contiene…
INCI
Aqua, Sodium Laureth Sulfate, Cocamidopropyl Betaine, Sodium chloride, Argania Spinosa Kernel Oil, Camellia Oleifera Seed Oil, Carbomer, Citric acid, Cocos Nucifera Oil, Cyclotetrasiloxane, Dimethiconol, Disodium EDTA, Guar Hydroxypropyltrimonium Chloride, Mica, Olea Europaea Fruit Oil, Parfum, PEG-45M, Phenoxyethanol, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Silica, Sodium benzoate, Sodium hydroxide, TEA-Dodecylbenzenesulfonate, TEA-Sulfate, Alpha-Isomethyl Ionone, Butylphenyl Methylpropional, Hexyl Cinnamal, Linalool, CI 17200, CI 19140, CI 77891.
Il commento dell’esperto
«Questo shampoo sembra la lista delle cose che non ci piacciono, se teniamo a mente il concetto eco-bio, ovviamente. Se invece ci interessa inzuppare i propri capelli nel silicone, questo è il prodotto giusto! La logica formulistica è quindi molto semplice: una base economica, lauriletere solfato di sodio e cocoamidopropil betaina, su cui si fa intervenire la coppia di siliconi classica, Cyclotetrasiloxane e Dimethiconol. Capelli lucidi, lisci e voluminosi ma ottenuti con l’uso di materie prime sintetiche non o pochissimo biodegradabili. Non mancano gli specchietti per le allodole come l’olio di oliva e di mandorle dolci. Se qualcuno crede che il nome del marchio “Silk” cioè “Seta” abbia qualche cosa a che vedere con il contenuto, può lasciar perdere. Qui di seta non ce n’è neppure l’ombra.»
Se volete optare per uno shampoo che contenga davvero solo ingredienti naturali, cercate tra le tante recensioni che ho realizzato per voi qui su Ecocentrica: a questo link ad esempio trovate i migliori shampoo biologici che vi ho proposto lo scorso anno. Sto però testando tanti nuovi prodotti, quindi presto vi aggiornerò la lista!
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