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Come usare il sapone di Marsiglia


Sapone di Marsiglia, Tessa Gelisio

Non è di certo un segreto: il sapone di Marsiglia rappresenta da sempre uno dei principali alleati per pulizie domestiche efficaci e a basso impatto ambientale. A patto non solo che venga utilizzato in modo corretto, ma anche prodotto con ingredienti effettivamente naturali e biodegradabili. Sì, perché sulla grande distribuzione sono presenti numerosi detergenti che, pur riportando in etichetta la dicitura “Sapone di Marsiglia”, ben poco hanno a che fare con la sua originale ed ecologica versione.

Per questa ragione, ho deciso di proporvi alcuni suggerimenti per riconoscere il vero sapone di Marsiglia, prestando attenzione agli ingredienti riportati sulla confezione. E, naturalmente, anche una serie di ricette facili ed economiche, per cominciare sin da subito a pulire casa in modo più sostenibile.

Vero sapone di Marsiglia: come riconoscerlo

Sapone di Marsiglia

Avreste mai detto che una buona porzione dei cosiddetti saponi di Marsiglia presenti sulla grande distribuzione non sono puri? Purtroppo, per esigenze commerciali e di facilità di conservazione, negli anni molti produttori si sono allontanati dalla ricetta originaria, aggiungendo altre sostanze non sempre amiche dell’ambiente. E così, quella saponetta che tutti teniamo in casa rischia di non essere così naturale ed ecosostenibile come avremmo pensato.

Ma come fare, allora, a riconoscere il vero sapone di Marsiglia dalle versioni modificate e, purtroppo, anche inquinanti? Per capirlo, iniziamo a ripercorrere in breve la storia di questo delicato detergente.

Il sapone di Marsiglia nacque nel XVI secolo, come derivato dal sapone di Aleppo: una soluzione originaria della Siria e dalla storia millenaria, tanto che si ritrovano tracce della sua presenza risalenti al 2.500 a.C. Alla base di questi due saponi vi è un ingrediente in comune: l’olio di oliva, noto per le sue proprietà benefiche per la pelle, come emolliente e ristrutturante, grazie a un’elevata concentrazione di vitamina E.

La produzione su vasta scala nella città francese prese il via nel 1593 e, poco meno di un secolo più tardi, ne venne istituzionalizzata la composizione con l’editto di Colbert, sotto il Regno di Luigi XIV. L’editto in questione prevedeva che per la produzione di questo sapone si potesse usare solo olio di oliva puro, soda e acqua, senza il ricorso ad altri grassi e sostanze.

Tutt’oggi numerosi saponificatori seguono questa ricetta tradizionale, producendo di fatto sapone di Marsiglia puro, privo di sostanze inquinanti o conservanti. Ma come riconoscerli durante l’acquisto? È sufficiente controllare l’etichetta che, come previsto dalla legge, dovrà riportarne la composizione:

  • Sapone di Marsiglia puro: è realizzato solo olio di oliva (Sodium Olivate oppure Olea Europaea Oil), acqua e soda (Sodium Hydroxide). Più è alta la concentrazione di olio (più del 70%), maggiore la purezza;
  • Sapone di Marsiglia modificato: contiene altri oli, in particolare bisogna prestare attenzione al Sodium tallowate, un agente pulente di origine animale.

Alcune tipologie di sapone di Marsiglia possono contenere piccole porzioni di altri oli, come quelli di cocco (Sodium cocoate) e oli essenziali, di norma la citronella. Per quanto diversi dalla ricetta originale, in assenza di ingredienti come conservanti o altre sostanze chimiche di sintesi, rimangono abbastanza sostenibili dal punto di vista ambientale. Naturalmente, si preferisca una produzione artigianale rispetto a quella industriale, poiché di norma più attenta al sociale.

Sapone di Marsiglia: consigli e ricette per pulire casa

Come ho già anticipato, il sapone di Marsiglia è un valido alleato per le pulizie domestiche: si tratta di un prodotto molto versatile, delicato e quindi adatto alle più svariate superfici. E, quando lo si acquista puro, è perfetto anche per la cura del corpo: lascia la pelle liscia e nutrita e riduce l’accumulo del sebo nei pori, limitando il fenomeno dei punti neri. Ma come utilizzarlo? Ecco qualche consiglio.

Bucato a mano e in lavatrice

Sapone di Marsiglia puro

L’usanza di usare il sapone di Marsiglia per il bucato ha origini lontane: tutte le nostre nonne ne conservano gelosamente piccole e grandi quantità, poiché molto efficace nel rimuovere le macchie senza danneggiare i tessuti. Ma come usarlo?

  • Per il bucato a mano: è sufficiente sfregare il sapone di Marsiglia sul capo bagnato, concentrandosi sulle macchie. Dopodiché, si procede con un abbondante risciacquo;
  • Per il bucato in lavatrice: si può utilizzare il sapone in scaglie – basta procurarsi una grattugia – e versarlo direttamente nel cestello. In generale, possono bastare due cucchiai per un ciclo medio di lavaggio, ma molto dipende dall’intensità dello sporco degli indumenti da lavare.

Ovviamente non è efficace contro tutte le macchie…

Piatti e stoviglie a mano

Il sapone di Marsiglia può essere scelto anche per lavare a mano piatti e stoviglie, più come soluzione di emergenza – ad esempio, quando si finisce il proprio detergente ecobio – che quotidianamente, poiché altre soluzioni si rivelano più efficaci.

È sufficiente sciogliere delle scaglie di sapone in un bicchiere d’acqua calda, regolando le quantità fino a ottenere un composto dalla consistenza cremosa, da applicare sulle stoviglie con una spugnetta.

Pavimenti

Sapone di Marsiglia artigianale

Questo antico sapone può essere anche utilizzato come ingrediente per detersivi fai da te dedicati alla pulizia dei pavimenti, come vi ho già spiegato sempre qui su Ecocentrica. 

  • Per il marmo: unire in tre litri d’acqua un bicchiere di alcol alimentare, una tazzina di bicarbonato di sodio, una o due tazzine di sapone di Marsiglia in scaglie;
  • Per il granito e la pietra: unire in tre litri d’acqua 2 cucchiai di bicarbonato, 10 cucchiai di alcol alimentare e 2 cucchiai di sapone di Marsiglia in scaglie.

Detergente multiuso per superfici

Infine, con il sapone di Marsiglia si potrà creare un detergente multiuso per superfici. Si rivela particolarmente utile per sciogliere lo sporco più incrostato o, ancora, le macchie di unto. 

Realizzarlo è semplicissimo: basta sciogliere un paio di cucchiai di sapone di Marsiglia in 700 ml di acqua, avvalendosi di un erogatore spray di recupero – come, ad esempio, un vecchio contenitore di detersivi – lo si spruzza poi al bisogno sulle superfici da trattare.

In definitiva, il sapone di Marsiglia è un validissimo compagno delle pulizie domestiche: affinché sia efficace e a basso impatto ambientale, però, dobbiamo accertarci sia puro!

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