A tavola

10 ingredienti da evitare nei cibi


Le sostanze più nocive per la salute e come riconoscerle dall’etichetta

Sarebbe buona norma consumare alimenti freschi, cucinati in casa, ma per comodità o per poco tempo si ricorre spesso ai prodotti confezionati. Le etichette dei cibi industriali però hanno spesso una lista chilometrica di ingredienti, la maggior parte dei quali è incomprensibile ai non addetti ai lavori (di proposito?).

Saranno tutti sicuri per la salute? Il fatto che una sostanza sia legale non è una garanzia, perché purtroppo ce ne sono molte ancora ammesse nonostante diversi studi mettano in guardia dalla loro tossicità. Ne abbiamo parlato anche nel post dedicato ai veleni nel piatto (ovvero coloranti, dolcificanti e altri additivi alimentari) insieme a Marco Pizzuti, saggista d’inchiesta che si dedica spesso anche al campo dell’alimentazione; e proprio a lui ho chiesto di aiutarmi a stilare una lista con gli ingredienti più nocivi, dove si trovano, gli effetti sulla salute e come riconoscerli dalle etichette.

1) ADDITIVI A BASE DI ALLUMINIO

Foto: www.meteoweb.eu

Impiegati come stabilizzante in numerosi alimenti, sono associati a disturbi nello sviluppo e a malattie neurodegenerative: l’alluminio è un metallo che si accumula nell’organismo, ed è accusato tra le altre cose di favorire il morbo di Alzheimer. Il rilascio di nocive particelle di alluminio avviene anche attraverso i contenitori alimentari, soprattutto quelli più esposti alle alte temperature come le capsule di caffè.

In etichetta: E173, E520-523, E541, E554-559.

 

2) COLORANTI ARTIFICIALI

Foto: www.soluzionibio.it

Tra i peggiori segnalati da Pizzuti ce ne sono nove, che si possono trovare un po’ ovunque: nei gelati, nelle caramelle, nei prodotti dolciari per bambini, sciroppi, marmellate e in molti altri prodotti di largo consumo. Secondo molte ricerche, oltre ad essere genotossici e/o cancerogeni, sono associati a disturbi neurologici infantili, tra cui iperattività, disturbi dell’attenzione e basso QI.

In etichetta: E102, E104, E110, E120, E122, E123, E124, E127, E129.

 

3) ASPARTAME

Foto: www.tuttogreen.it

Si tratta di un famoso dolcificante artificiale, accusato da sempre di essere cancerogeno, nonostante l’FDA americana e l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) continuano a sostenere che entro la dose giornaliera accettabile, ovvero 40 mg/kg di peso corporeo, sia sicuro. Il dibattito si è riacceso con uno studio della California Environmental Protection Agency(un’agenzia governativa che si occupa di ambiente e salute pubblica), che ha evidenziato un aumento dell’incidenza di linfomi e leucemie nei topi femmina con l’assunzione anche a bassi dosaggi; uno studio dell’Istituto Ramazzini ha invece ipotizzato un legame tra l’aumento dell’incidenza di tumori cerebrali e il rilascio di formaldeide nell’organismo da parte dell’aspartame.

In etichetta: “Aspartame” o E951.

 

4) DIACETILE

Foto: www.lacucinaitaliana.it

Il diacetile è una sostanza organica che conferisce un sapore ricco e burroso: è il principale aromatizzante nella margarina e della maggior parte dei sostituti del burro aromatizzati artificialmente. Viene utilizzato nei popcorn, nelle patatine nei cracker, ma è trovato frequentemente anche in biscotti, cioccolato, caramelle, sciroppi aromatizzati, glassa preconfezionata, gomme da masticare e gelato. è stato associato a gravi malattie respiratorie come la bronchiolite ostruttiva, ed è oggetto di indagine come possibile agente tossico nelle aziende dove viene sintetizzato o utilizzato.

In etichetta: ricade sotto la dicitura generica “Aromi”, che però quando scritta così indica sempre aromi artificiali che è meglio evitare.

 

5) FOSFATI

Foto: ilsalvagente.it

I derivati del fosforo si trovano in diversi additivi alimentari, dai coloranti, ai conservanti, agli aromi; negli ultimi anni la loro presenza negli alimenti è aumentata in modo esponenziale, tanto che sono contenuti in oltre 20.000 alimenti, quasi tutti i cibi industriali: canditi, gelatine, formaggi fusi, gelati, dessert, zuppe e brodi, prodotti dolciari. Un eccesso è stato associato a un aumento del rischio cardiovascolare, capacità di danneggiare i reni e altri organi, in particolare il cuore.

In etichetta: E338, E339, E340, E341, E342, E343, E450, E451, E452, E541, E542, E544, E545.

 

6) IDROSSIANISOLO BUTILATO (BHA)

Foto: medicinaonline.co

Si trova negli oli vegetali, nei cereali, nelle gomme da masticare e nelle patatine fritte e in altri cibi grassi come conservante ed esaltatore di gusto. Ha effetto ossidante, forma potenziali residui cancerogeni nell’organismo, tanto che è classificato come probabile cancerogeno da IARC; è considerato anche un interferente endocrino, pericoloso tanto per gli adulti di quanto per i bambini.

In etichetta: E320.

 

7) IDROSSITOLUENE BUTILATO (BHT)

Foto: www.casaegiardino.it

Utilizzato spesso insieme al BHA, a cui assomiglia chimicamente, è un antiossidante sintetico e può essere contenuto nelle gomme da masticare o in cibi contenenti grassi. Può favorire la formazione di enzimi gastrici nel fegato alimentando, in questo modo, la distruzione di altre sostanze come per esempio la vitamina D. I ratti nutriti con BHT hanno sviluppato tumori al polmone e al fegato, ed è un probabile distruttore endocrino, perciò è vietato utilizzarlo negli alimenti per l’infanzia.

In etichetta: E321.

 

8) NITRITI E NITRATI

Foto: www.altroconsumo.it

Nitriti e nitrati, spesso aggiunti ai salumi, tra cui salsicce, wurstel e insaccati, o conserve di carne, sono pericolosi perché, legandosi con le ammine durante la lavorazione, possono formare le nitrosammine, sostanze classificate probabilmente cancerogene da IARC e associate a tumori allo stomaco ed all’esofago.

In etichetta: E249-52.

 

9) PROPILPARABENE

Foto: www.beverfood.com

Chiamato anche Propyl Paraben o Propyl p-hydroxybenzoate, come nei cosmetici, anche negli alimenti è utilizzato come conservante, soprattutto nei prodotti da forno. Considerato un perturbatore endocrino, è un “killer” di testosterone e gli studi sugli animali dimostrano che diminuisce il numero degli spermatozoi. Uno studio del 2001 ha anche riscontrato che accelera la crescita del cancro al seno mentre uno più recente, del 2013 ha scoperto che danneggia la fertilità femminile.

In etichetta: E216.

 

10) PROPIL GALLATO

Foto: www.cibimbo.com

Viene utilizzato come conservante per lo più nei cibi grassi, come salse preconfezionate e salsicce; è sospettato di essere un distruttore endocrino e cancerogeno.

In etichetta: E310.

SCARICA LA LISTA DEGLI INGREDIENTI DA EVITARE

Scaricate questa breve lista e portatela con voi la prossima volta che farete la spesa: così sarà più facile “stanare” gli ingredienti indesiderati!

 

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