La calza riciclata. Ovvero, come trasformare il collant smagliato in un elastico per i capelli a costo (e impatto) zero.
Più Ecocentrica di così…
E’ successo anche stamattina, al momento d’infilarmi i collant e correre a una riunione in tv. Smagliati! Apro il cassetto, ne prendo un altro paio e faccio per buttar via quelli rotti, purtroppo nel sacchetto dell’indifferenziato. Quanto spreco e quanto inutile impatto ecologico. Ma ci sarà un modo per riciclare una calza di nylon? A parte infilarsela in testa per andare a rapinare una banca, s’intende! In testa… In testa? Ecco l’idea che mi è venuta: usare la sua caratteristica elasticità per trasformarla in un elastichino raccogli- capelli!
Eccola qua la smagliatura. Sempre meglio sul nylon che sulla coscia, s’intende… Questa parte del collant o della calza o dell’autoreggente (se li portate, buon per voi) non serve. Ma il resto è un piccolo regalo prezioso. Adesso vi spiego come ho fatto la trasformazione anche senza dire Sin-Sala-Bin e usando un oggetto magico che abbiamo tutti in casa…
Avete visto bene, un normale paio di forbici. Ho tagliato a striscioline la calza di nylon ottenendo dei cerchietti dello spessore più o meno di un dito. L’ecotrasformazione di una cosa che stavamo per buttare inutilmente nella spazzatura si sta realizzando. A proposito di nylon, sapete che stiamo parlando di un filato o di un tessuto artificiale, prodotto chimicamente, non biodegradabile vero?
E dunque riutilizzarlo oltre che farci risparmiare qualche euro è un merito ambientale, un modo di comportarsi a cui cercherò di abituarvi.
Arrotolata su se stessa, la strisciolina di calza diventa un elastico della giusta dimensione per raccogliere i capelli o pronto per essere usato in altri mille modi. Un po’ di eco-cultura: dal punto di vista chimico, i vari tipi di nylon sono dei “poliammidi”, cioè dei prodotti sintetizzati industrialmente da un acido derivato dal petrolio, l’acido adipico. E’scientificamente provato che il procedimento di raffinazione per ottenere questo acido produce molti danni in termini di inquinamento ambientale.
Voilà, i gioco è fatto. Mi sono consolata della smagliatura mettendomi in testa un’eco-idea che ha fatto risparmiare me e il Pianeta. Piccola cosa forse, ma buttare una calza non biodegradabile senza riutilizzarla e andare poi a comperare altri elastici di nylon per i capelli è una di quelle “gocce” che tutte insieme diventano un oceano d’inquinamento. Il mio modo di pensare e di vedere il mondo me lo ha impedito. Care Ecocentriche ed Ecocentrici, vedrete quante altre idee mi verranno! E se vengono anche a voi, scrivetemelo utilizzando il mio blog: insieme cambieremo tante cose!
3 Comments
Gian Maria
18 Giugno 2014 at 11:57Una piccola idea per la donna, una grande idea per l’umanità…
Tessa Gelisio
25 Giugno 2014 at 12:03già!
Tessa Gelisio
25 Giugno 2014 at 14:04già