Vediamo insieme l’impatto ambientale della depilazione e per ogni metodo quali sono le migliori alternative sostenibili, utilizzando prodotti naturali e plastic free.
Con l’arrivo della bella stagione, la lotta ai peli superflui si fa ancora più serrata. Ceretta professionale o fai da te, rasoi elettrici o manuali, creme depilatorie… le alternative non mancano, e ogni donna sceglie quella più adatta a sé considerando i vari pro e contro, ad esempio il tempo necessario per rimuovere i peli, la durata prima della ricrescita, la tolleranza al dolore e, perché no, anche l’aspetto economico. Sul piatto della bilancia, però, andrebbe messo anche l’impatto ambientale: oggi la depilazione, qualunque metodo si scelga, può e deve essere sostenibile. E non sempre, purtroppo, è così, tra sprechi, rifiuti non riciclabili, utilizzo di sostanze chimiche (che, oltre ad inquinare l’ambiente, possono anche irritare la pelle).
Non voglio certo spingervi a cambiamenti radicali: le abitudini si creano per un motivo, e abbandonarle è difficile. Vorrei solo offrirvi uno spunto di riflessione sull’impatto che hanno lamette, cerette &co., e proporvi delle valide alternative green per ogni metodo di depilazione, così che nessuna debba rinunciare al proprio preferito.
Depilarsi in modo sostenibile è più facile di quanto si pensi: ecco i miei suggerimenti!
RASOIO
È forse il metodo più impiegato: costa poco, richiede poco tempo, non provoca nessun dolore, e poi è l’ideale per chi non riesce a programmare sedute dall’estetista ma si deve sempre arrangiare “last minute”. Il rovescio della medaglia, però, è che questi accessori sono costituiti in metallo e plastica non riciclabile, perciò dopo pochi utilizzi (mediamente 3-4) sono destinati alla raccolta indifferenziata. L’EPA (l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente) ha stimato, a livello mondiale, un utilizzo di oltre 2 miliardi di rasoi usa e getta ogni anno, che vengono gettati e si accumulano nell’ambiente.
Se siete affezionate al rasoio manuale, optate per quelli ricaricabili: generalmente le lame sono di migliore qualità (si possono riutilizzare circa 7 volte) e inoltre sarà sufficiente sostituire solamente la testina. Tradotto: inquinano 12 volte in meno dei rasoi usa e getta e ne beneficerà anche il portafoglio.
Ma di alternative eco-friendly ce n’è più d’una: potete provare i rasoi elettrici, che, se da un lato consumano (poca) energia elettrica, sono meno inquinanti perché durano anche 10 anni, arco di tempo in cui non si producono rifiuti. Certo, produrli e poi smaltirli (essendo rifiuti RAEE) ha un bell’impatto ambientale, che possiamo ridurre solo usandolo per tanto tempo.
Per chi se la sente di fare un passo in più, consiglio di provare i rasoi di sicurezza, tornati di gran moda: sono costituiti interamente in metallo (ma esistono anche le versioni con manico in bambù) e durano anche tutta la vita, l’unica componente da sostituire sono le lamette.
Ad esempio, su Ecco Verde trovate il Rasoio di Sicurezza di Bambaw (€ 20,59), marchio specializzato nelle alternative plastic free, in acciaio inossidabile e disponibile in diversi colori; la confezione con 5 lamette costa solo € 0,89.
E invece delle solite schiume per la rasatura che trovate in commercio, vi consiglio di provare la Fito Doccia Schiuma Solida di Senso Naturale (€ 11,90), un bagnoschiuma in panetto ideale anche per insaponare la pelle prima di passare il rasoio; ve ne ho parlato nel post dedicato ai bagnoschiuma solidi.
CERETTA
Metodo un po’ doloroso, ha però un grande vantaggio: è quello che assicura pelle liscia più a lungo. Che preferiate affidarvi alle mani di un’estetista o siate abituate al fai da te, sappiate che esistono soluzioni naturali al 100% che evitano inutili sprechi e rifiuti.
Sono ormai sempre più numerosi i centri estetici che propongono trattamenti di bellezza green, compresi i metodi per depilarsi in modo sostenibile. Una cera completamente naturale è il sokkar, frutto della tradizione orientale che è stata riscoperta in tempi più recenti, a base di zucchero di canna, succo di limone e miele; esistono però anche altre versioni: molte professioniste del settore ad esempio propongono la cera brasiliana, anche questa a base di ingredienti naturali come cera d’api e miele, che non necessita di strisce per la rimozione e quindi produce solamente un rifiuto organico. Un’altra alternativa che vedo sempre più spesso è l’antica tecnica della depilazione con il filo, che ha il vantaggio di eliminare il pelo alla radice come la ceretta ma è meno dolorosa e più delicata sulla pelle, perciò è raccomandata soprattutto per le zone del viso, sopracciglia comprese.
Se faticate a pianificare gli appuntamenti dall’estetista e preferite fare da sole, vi consiglio qualche prodotto privo di sostanze chimiche poco piacevoli. Chi utilizza abitualmente la classica cera liquida, come quella professionale, può provare la Ceretta a caldo idrosolubile di Fitocose (€ 9,80 / 250g): a base di soli tre ingredienti, acqua, zucchero e acido citrico, adatta anche ai vegani, è totalmente plastic free, con la confezione in vetro e le strisce in tessuto, lavabili e riutilizzabili.
Preferite le strisce depilatorie per la ceretta a freddo? Oltre alla composizione della cera, controllate anche il materiale in cui sono realizzate: quasi sempre diventano un rifiuto da raccolta indifferenziata. Ho trovato una valida alternativa di un’azienda di cosmesi biologica Made in Italy: le strisce depilatorie di Ca’ Medici Bio (€ 9,50 / 20 strisce depilatorie + 4 salviette post depilazione) non solo hanno una formula certificata bio da ICEA, ma sono anche biodegradabili!
Infine, resta sempre l’alternativa dell’epilatore, per il quale vale lo stesso discorso del rasoio elettrico.
CREMA DEPILATORIA
Ha un tempo di ricrescita maggiore rispetto alla lametta, è più semplice da utilizzare rispetto alla ceretta, è completamente indolore e ha costi contenuti. Di contro, bisogna considerare la formula, non sempre adatta alle pelli più sensibili (e non sempre a basso impatto ambientale), dato che una crema depilatoria è un mix di sostanze che devono sciogliere la cheratina di cui sono costituiti i peli.
Ho controllato l’INCI di un prodotto di un marchio molto famoso, sulla cui confezione campeggiano diciture come “Natural” e “pelle sensibile”: tra i primissimi ingredienti c’è la paraffina, una sostanza ricavata dal petrolio, PEG (sempre di origine petrolifera, può contenere anche diossano, che non è una sostanza raccomandabile!), polimeri di sintesi non biodegradabili.
Se crema depilatoria dev’essere, che almeno sia naturale il più possibile: la Crema depilatoria corpo di Acorelle (€ 15,90 / 100 ml), marchio francese di cosmetici eco-bio, è priva dei principali allergeni, l’80% degli ingredienti sono naturali, principalmente estratti vegetali coltivati con agricoltura biologica, e nessuna sostanza della formula è segnalata con semaforo rosso da EcoBioDizionario.
Infine, un consiglio anche per il post depilazione: non serve acquistare prodotti specifici (per quanto ne esistano anche di naturali e bio). Un olio vegetale come quello di mandorle dolci o del gel di aloe vera sono perfetti per idratare e lenire la pelle!
I contenuti di questo post non sono legati a nessun tipo di operazione commerciale.
Le aziende e i prodotti segnalati sono stati recensiti di mia iniziativa e in base ai miei gusti e valori.
Tessa Gelisio
2 Comments
Donag
6 Maggio 2022 at 12:10Per il post depilazione voto sicuramente gel d’aloe tenuto in frigorifero, dona sollievo!
Tessa Gelisio
12 Maggio 2022 at 19:34Confermo, lo uso spesso anch’io!