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Prendersi cura della pelle con le spugne naturali: quali sono e perché usarle


Spugne naturali Tessa Gelisio

Utili per l’igiene quotidiana del viso e del corpo, le spugne svolgono una funzione determinante per prendersi cura della pelle in modo ottimale rimuovendo le cellule morte superficiali e stimolando la circolazione sanguigna. A prescindere dalla forma e dalle dimensioni, questi strumenti usati per la skincare quotidiana dovrebbero sia rispettare l’ambiente sia assicurare la massima delicatezza anche sulle pelli più sensibili: le spugne naturali contribuiscono a raggiungere entrambi gli obiettivi.

Molte spugne naturali sono realizzate sfruttando le potenzialità di alcune piante, rivelandosi anallergiche e resistenti. Alcune tipologie sono dotate di un potenziale esfoliante mentre altre si caratterizzano per una piacevole morbidezza, perfette sia per la pelle del viso sia per l’igiene di tutto il corpo.

I vantaggi delle spugne naturali rispetto alle spugne sintetiche sono numerosi. Voglio illustrarveli qui di seguito, prima di passare in rassegna le varie tipologie ciascuna caratterizzata da peculiarità e benefici.

Spugne naturali e sintetiche a confronto

In commercio è possibile reperire una vasta gamma di spugne sintetiche, che differiscono per forma, consistenza e colore ma che hanno un denominatore in comune: sono realizzate a base di materiali artificiali come poliestere, poliuretano e nylon che rilasciano microplastiche a ogni lavaggio, sostanze inquinanti dannose per la salute e l’ambiente.

Appartengono alle spugne naturali, invece, sia quelle di origine vegetale sia le spugne di mare che, come ho specificato più volte, sono spesso di dubbia provenienza e la loro raccolta potrebbe avere un alto impatto ambientale.

Certamente più sostenibili di quelle sintetiche, le spugne vegetali si caratterizzano per l’uso di materie prime sostenibili e si rivelano molto durature nel tempo, facili da utilizzare e meno esposte all’usura e alla contaminazione batterica. Grazie alla presenza di fibre naturali e all’assenza di additivi, inoltre, rimuovono le impurità senza aggredire gli strati superficiali dell’epidermide anche adoperando piccole quantità di detergente o un sapone adatto al proprio tipo di pelle.

Quali sono le migliori spugne naturali?

Sono ottime spugne naturali, nello specifico, le spugne in cellulosa vegetale, sisal, ramiè, luffa e konjac.

Spugna in cellulosa vegetale

La cellulosa vegetale viene spesso impiegata per la creazione di spugne detergenti da usare per l’igiene del viso e del corpo. La morbidezza, la delicatezza e la notevole capacità assorbente di questo tipo di spugna permette di utilizzarla anche per la rimozione del make-up al posto dei dischetti di cotone usa e getta (ne ho parlato in questo articolo qui su Ecocentrica).

Spugna in fibra di sisal

Ottenuta dalle foglie dell’Agave Sisalana, una pianta succulenta originaria del Messico, la fibra di sisal ha una consistenza grezza e sotto forma di spugna da bagno è motlo efficace per stimolare la circolazione sanguigna, migliorando l’aspetto della pelle grazie al potenziale esfoliante. Utilizzata a cadenza settimanale, infatti, questo tipo di spugna aiuta a combattere gli inestetismi della cellulite.

Spugna in fibra di ramiè

Simile alla fibra di sisal, anche il ramiè (o ramia) viene usato per realizzare spugne da bagno in grado di effettuare una leggera esfoliazione spesso dotate di pratico manico di legno, in modo da agevolare i movimenti e raggiungere tutte le parti del corpo. Sia le spugne in sisal sia quelle in fibra di ramiè, inoltre, si trovano sotto forma di pratico guanto da usare sotto la doccia.

Spugna in luffa

La spugna in luffa viene realizzata sfruttando le potenzialità della Luffa aegyptiaca, una pianta rampicante originaria dell’Asia dalla quale si ricava una fibra naturale, ipoallergenica e biodegradabile. Anche in questo caso l’effetto esfoliante è assicurato ed è possibile usare la spugna per migliorare il microcircolo e combattere l’effetto buccia d’arancia sulla pelle.

Spugna in konjac

Ricavata dalla pianta Amorphophallus konjac nativa della Cina, la spugna in konjac si può utilizzare anche per rimuovere il trucco senza usare detergenti. La spugna si presenta rigida al primo utilizzo e necessita di essere immersa in acqua tiepida per circa 15 minuti. È possibile adoperarla umida sulla pelle, sfruttando il suo potenziale delicatamente esfoliante.

Come igienizzare e curare le spugne naturali

Come tutte le spugne, anche quelle di origine naturale possono diventare un habitat ideale per germi e batteri, soprattutto perché tendono a non asciugarsi mai perfettamente trattenendo molta umidità.

Il primo consiglio per prolungare la vita delle spugne è proprio quello di lasciarle asciugare all’aria, sciacquandole con cura dopo ogni utilizzo e cercando di tenerle sospese il più possibile. Per igienizzarle a cadenza regolare si possono mettere in pratica alcuni rimedi naturali efficaci, ad esempio immergerle in acqua e sale o acqua e limone per diversi minuti, strizzandole delicatamente e lasciandole appese in un luogo ventilato.

Anche per scegliere la spugna da bagno, quindi, è certamente importante farsi guidare dalle preferenze personali ma fortunatamente non mancano le soluzioni green che permettono di prendersi cura della pelle rispettando l’ambiente.

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