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Percarbonato di sodio: cos’è e come si usa per pulire


Tessa Gelisio, percarbonato

Per delle pulizie domestiche efficaci e a basso impatto ambientale, non c’è miglior alleato che il percarbonato di sodio. È infatti un composto che non può mai mancare, insieme all’acido citrico, nella dotazione per le faccende di casa ecocentriche. Dall’azione sia sbiancante che detergente, il percarbonato di sodio ha infatti molti impieghi: dal lavaggio degli indumenti fino alle detersioni delle più svariate superfici della casa, è un ottimo sostituto dei detersivi chimici, dannosi sia per l’ambiente che per la salute. Ma come si usa?

Bastano davvero pochi grammi di percarbonato di sodio per ottenere un bucato davvero pulito e delle superfici della casa splendenti. E, oltre a essere decisamente economico, usarlo è molto semplice: ecco le mie ricette preferite.

Cos’è e a cosa serve il percarbonato di sodio

Percarbonato di sodio

Innanzitutto, è utile sapere cosa sia il percarbonato di sodio, nonché le sue proprietà. Si tratta di un addotto – semplificando, l’unione di due molecole – tra il carbonato di sodio e il perossido di idrogeno. In altre parole, non è altro che l’unione della classica soda – da non confondersi con la soda caustica, ovvero l’idrossido di sodio – con l’acqua ossigenata.

Questo composto, del tutto biodegradabile e quindi dall’impatto ambientale davvero ridotto, presenta delle utilissime proprietà:

  • presenta un’azione sia sbiancante che detergente. Quando disciolto in acqua, rilascia infatti ossigeno attivo, utile per rimuovere le macchie di sporco in particolare sui tessuti;
  • rimuove lo sporco incrostato dalle superfici dure, sempre per effetto dell’ossigeno attivo;
  • aiuta a eliminare le muffe e a ridurre la carica batterica sulle superfici.

Come ricorda Fabrizio Zago di EcobioControl, per sfruttare al meglio le proprietà sbiancanti del composto, è necessario utilizzarlo in acqua calda, almeno a 40-50 gradi. A freddo funziona solo se il percarbonato prevede l’aggiunta di un attivatore (TAED). Inoltre, la sostanza è indicata per il trattamento delle macchie colorate – pomodoro, caffè e via dicendo – mentre quelle grasse hanno bisogno di tensioattivi per poter essere eliminate.

Come usare il percarbonato di sodio per pulire

Ma come utilizzare il percarbonato di sodio per pulire? Gli usi a livello domestico sono i più svariati, sia da solo che in abbinato ad altri rimedi a basso impatto per la casa. Di seguito, alcune ricette da provare.

Percarbonato di sodio per lavare i panni

Percarbonato per il bucato

Il primo e più immediato uso del percarbonato di sodio è per il bucato. Grazie all’ossigeno attivo che rilascia in acqua, il composto aiuta a rimuovere le macchie dei tessuti favorendone il distacco dalle fibre e, fatto non meno importante, può sbiancare i capi.

Sempre come ci ricorda Zago, il percarbonato agisce in modo simile alle commerciali “candeggine delicate”: quindi smacchia, igienizza e sbianca. Può essere però meno indicato sui capi colorati rispetto alla stessa candeggina gentile e, ancora, agisce quando la temperatura dell’acqua è almeno di 40 gradi, a meno che non sia stato addizionato con TAED.
Usarlo è facilissimo, è infatti sufficiente recuperare un misurino di un detersivo precedentemente acquistato e procedere con:

  • 2 misurini in vaschetta per il prelavaggio di panni particolarmente sporchi;
  • 1 misurino in vaschetta per il normale ciclo di lavaggio.

Se, invece, si vogliono lasciare i capi in ammollo, si sciolgono circa due misurini di percarbonato in 5 litri d’acqua, assicurandosi che la temperatura sia almeno di 40 gradi.

Data l’azione sbiancante sui capi colorati, può essere utile verificare la tenuta del tessuto testandolo su una parte nascosta dell’indumento, prima di avviare il ciclo in lavatrice. Ancora, se fosse alla ricerca di un rimedio anche ammorbidente, l’alternativa migliore è quella dell’acido citrico.

Igienizzare lavastoviglie e lavatrice

Percarbonato per la lavastoviglie

Non solo il percarbonato di sodio è utile per lavare panni e piatti, ma può essere impiegato anche per la manutenzione degli elettrodomestici, come appunto lavatrice e lavastoviglie. Può essere una valida soluzione per rimuovere il cattivo odore, causato dai residui di sporco che si accumulano negli apparecchi, così come per pulirli a fondo. Tuttavia, se si vuole approfittare di un’azione anticalcare, è meglio utilizzare l’acido citrico.

È sufficiente versare due cucchiai – oppure un misurino di un precedente detersivo – di percarbonato nel cassetto del detersivo, facendo partire gli elettrodomestici con un ciclo a vuoto, a una temperatura di almeno 60 gradi. Questa soluzione è adatta anche per rimuovere i cattivi odori.

Pulizia delle superfici dure della casa

Percarbonato per pulire i pavimenti

Di norma, per la pulizia delle superfici dure della casa non servono grandi soluzioni: acqua calda, unita magari a un cucchiaino di detersivo ecobio per i piatti, è più che sufficiente per rimuovere lo sporco da piastrelle, vetri, piani cottura. Tuttavia, in alcuni casi può essere utile il percarbonato di sodio, soprattutto per quello sporco incrostato che non vuole sapere di sciogliersi.

Attenzione, però, si deve trattare di detriti non grassi e, soprattutto, non di calcare. Per quest’ultimo ricordiamoci sempre che il più fedele alleato è rappresentato dall’acido citrico.

Per pulire le superfici dure, è sufficiente unire uno o due cucchiai di percarbonato di sodio in abbondante acqua calda, ad esempio in un secchio da cinque litri. La soluzione può essere utilizzata per ceramica, gres e vetro, mentre è sconsigliata per parquet, marmo e altre superfici o pavimentazioni delicate. Inoltre, è utile sapere che:

  • il percarbonato può essere usato per rimuovere la muffa dai muri. Si sciolgono 500 grammi in 2 litri d’acqua ad almeno 40 gradi e, con l’aiuto di un vecchio pennello, si ricopre l’area affetta. Si lascia poi assorbire per un paio di ore: quando la muffa sarà scomparsa, è consigliato ridipingere la parete con vernici antimuffa ecobio;
  • per le fughe delle piastrelle, è sufficiente prendere un po’ di percarbonato di sodio e dell’acqua tiepida, fino a ottenere un composto cremoso. Si applica sulle piastrelle, si lascia agire per qualche minuto e dopodiché si rimuovono i residui con un panno umido.

In definitiva, spendendo pochissimo si può pulire gran parte della casa con il percarbonato: un prodotto amico dell’ambiente e anche del nostro portafoglio!

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