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Natale green a 360 gradi: consigli per feste a basso impatto


Tessa Gelisio, Natale Green

Il Natale è ormai alle porte ed è arrivato il momento di pensare agli ultimi preparativi: dagli addobbi ai regali, passando per pranzi e cene delle feste, le nostre giornate saranno davvero indaffarate. Eppure, anche in un momento così gioioso, non dobbiamo dimenticare l’ambiente: ad esempio, come fare per organizzare un Natale green a 360 gradi?

Fortunatamente, con poco sforzo è possibile vivere un periodo festivo a bassissimo impatto ambientale: il miglior dono che possiamo farci, e possiamo fare al Pianeta, in vista della fine dell’anno. Di seguito, tutti i consigli utili.

Albero di Natale e presepe più ecologici

Albero di Natale

L’albero di Natale e il presepe rappresentano due dei protagonisti assoluti del periodo di festa, come addobbi immancabili anche per il loro significato simbolico. Ma come sceglierli, mettendo la sostenibilità al centro?

Sul fronte dell’abete natalizio, ogni anno si ripete lo stesso dubbio: è meglio un albero finto oppure uno vero? Secondo le rilevazioni di Carbon Trust, la scelta migliore per l’ambiente è quella di un albero vero, purché proveniente da coltivazioni certificate e ripiantato dopo il periodo di feste, come vi ho già consigliato qui su Ecocentrica. Dalle analisi, è infatti emerso che:

  • la produzione di alberi finti, quindi in plastica, comporta un aumento dell’80% delle emissioni di gas climalteranti rispetto agli abeti veri;
  • lo smaltimento dei finti abeti è molto complesso, se non addirittura impossibile, tanto da essere destinati a discariche o inceneritori.

Naturalmente, se si ha già in casa un albero finto, è molto più sostenibile continuare ad usarlo anziché cambiarlo o, ancora, optare per una vera pianta: più a lungo lo si sfrutta, più si compensa il suo impatto iniziale.

Per il presepe, invece, bisogna prestare attenzione soprattutto al muschio. A discapito delle credenze comuni, non si tratta di una pianta infestante, bensì di un prezioso alleato per la biodiversità dei sottoboschi. Per questo, non dovrebbe mai essere raccolto in natura: non a caso, diversi Comuni italiani hanno introdotto pesanti multe per chi lo strappa dai suoi luoghi di crescita. Meglio quindi optare per il muschio coltivato.

Luminarie e decorazioni: tra consumi e fai da te

Natale Green, luminarie LED

È molto difficile rinunciare alla tradizione delle luminarie di Natale, eppure si tratta di un’abitudine non sempre amica dell’ambiente, per via dei suoi consumi energetici. Secondo la SIMA, la Società Italiana di Medicina Ambientale, le luci colorate che illuminano case e strade italiane nel periodo di Natale comportano l’emissione di ben 20.000 tonnellate di CO2, con un aumento del 30% dei consumi di energia nazionali nel periodo che va dall’8 dicembre al 6 gennaio. 

L’ideale sarebbe quindi rinunciarvi ma, se proprio non si può farne a meno, si possono ottimizzare i consumi:

  • scegliendo luminarie esclusivamente LED, che garantiscono un risparmio energetico maggiore rispetto alle versioni classiche;
  • per la decorazione degli esterni, è bene scegliere soluzioni LED con pannellini fotovoltaici integrati, che si ricaricano durante il giorno per poi sfruttare questa energia la sera. 

Per le decorazioni in casa, invece, spazio al riciclo creativo. Ad esempio, con delle vecchie lampadine si possono realizzare delle splendide sfere decorative per l’albero di Natale. Ma sono tanti gli oggetti che abbiamo in casa che possono essere riciclati come decori natalizi:

  • i vecchi barattoli in vetro diventano degli originali punti luce, grazie a una ghirlanda LED luminosa alimentata a batteria;
  • scampoli di stoffa, feltro e passamaneria possono essere utilizzati per realizzare segnaposti, pupazzetti da appendere all’albero o ghirlande per la porta;
  • dai rametti secchi, magari conservati dopo la pulizia del riciclo, si possono ottenere splendide e rustiche ghirlande, da abbellire sempre con della stoffa di riciclo o un giro di luci LED.

Regali di Natale ecologici

Tessa Gelisio, Le mie ricette salvapianeta

Non si può dire che, a pochi giorni dal Natale, la corsa ai regali non sia ormai forsennata: d’altronde, manca pochissimo tempo per far trovare sotto l’albero un dono gradito per le persone care. Ma cosa scegliere, per un regalo che sia originale e, allo stesso tempo, amico dell’ambiente?

Le alternative di certo non mancano, basta lasciarsi guidare da fantasia e creatività. Ad esempio, si può optare per:

  • dei libri a tematica ambientale, un dono sempre gradito sotto le feste. Dai fotoreportage alle guide per un turismo sostenibile, passando per ricettari dedicati alla cucina a basso impatto. E, perché no, magari il mio ultimo libro, “Le Mie Ricette Salvapianeta;
  • un cesto di prodotti biologici e a chilometro zero – o, al massimo chilometro italia – per avvicinare anche gli scettici alle bontà che solo con l’agricoltura biologica possiamo gustare;
  • panettoni, pandori e altri dolci di Natale artigianali o realizzati con ingredienti biologici ed equosolidali;
  • un kit di cosmetici ecobio, meglio ancora se solidi, per le appassionate di make-up e di cura della pelle;
  • accessori in materiali riciclati o recuperati, come borse e zaini realizzati con PET riciclato o, ancora, sciarpe, guanti e cappelli in filato rigenerato;
  • vestiario più sostenibile, realizzato in fibre vegetali organiche e biologiche o, ancora, da filati di recupero e riciclo;
  • vini biologici, come quelli che produco presso Tenuta La Sabbiosa, per un brindisi a bassissimo impatto ambientale;
  • abbonamenti a riviste dedicate all’ambiente, come La Nuova Ecologia, oppure donazioni per associazioni di tutela ambientale.

Menu a basso impatto per le feste

Tessa Gelisio, menu per le feste

Infine, come non dimenticarsi dei pranzi e delle cene che renderanno le nostre feste ancora più golose. Anche su questo fronte, possiamo sposare una cucina a basso impatto, seguendo poche ma semplici regole:

  • preferire ingredienti di stagione, meglio se biologici e almeno chilometro Italia;
  • riscoprire le ricette tradizionali, quelle considerate “povere”, ma in realtà ricchissime di gusto;
  • ridurre il più possibile gli sprechi, riutilizzando in modo creativo gli avanzi;
  • ridurre le quantità di carni rosse, preferendo invece il pesce sostenibile, riscoprendo varietà ricche di gusto ormai sconosciute.

Qualche anno fa vi ho proposto un menu completo per il Natale, che potete trovare nell’archivio di Ecocentrica: tante ricette facili, veloci da realizzare e a bassissimo impatto sul Pianeta.

In definitiva, anche il Natale può diventare un momento da dedicare a una maggiore sostenibilità: seguendo pochi e pratici consigli, le feste saranno più green!

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