Avete l’abitudine di pulire il retro degli elettrodomestici? Può sembrare un quesito insolito, eppure le ultime ricerche scientifiche dimostrano che una cura certosina del retro dei dispositivi presenti in casa può garantire numerosi vantaggi. Non solo in termini di durata, con elettrodomestici meno inclini a guasti improvvisi, ma anche sul fronte dei consumi. Ma come è possibile?
Mantenere gli elettrodomestici puliti in tutte le loro parti, comprese quelle di cui spesso dimentichiamo, contribuisce infatti ad aumentarne la loro efficienza e, di conseguenza, a ridurre le bollette. Di seguito, tutte le evidenze emerse negli ultimi anni.
Frigorifero e freezer: così si riduce la bolletta
Gli elettrodomestici che più beneficiano di una regolare pulizia posteriore sono frigorifero e freezer, poiché è solitamente sul loro retro che si trovano le componenti necessarie al raffreddamento e, di conseguenza, che più incidono sui consumi.
Secondo l’American Society of Heating, Refrigeration and Air Conditioning Engineers (ASHRAE), pulire almeno due volte l’anno il retro di frigorifero e freezer:
- aumenta la loro efficienza del 10-15%;
- può salire ulteriormente se gli elettrodomestici vengono posizionati a qualche centimetro dalle pareti, garantendo una maggiore circolazione dell’aria.
Certo, non sempre la porzione posteriore di frigorifero e freezer è facilmente accessibile, soprattutto se gli apparecchi sono montati all’interno di cucine a incasso e, di conseguenza, non vi è alcuna via d’accesso. Tuttavia, per chi può farlo, si può procedere con:
- aspirare la polvere che si è accumulata sulle serpentine approfittando di un bocchettone dalle setole morbide, impostando l’aspiratore alla minima potenza;
- passare un panno morbido imbevuto semplicemente d’acqua sulle stesse serpentine.
Bisogna prestare però attenzione, poiché le serpentine rappresentano una componente molto delicata di questi elettrodomestici e, di conseguenza, il rischio di romperle o deformarle è molto alto.
Quanto si risparmia pulendo il retro di frigorifero e freezer
Ma quanto effettivamente si risparmia, eseguendo queste operazione due volte l’anno? Un combinato verticale frigo e freezer, di media potenza e di classe energetica A, consuma all’incirca 300 kWh l’anno.
Se si considera un minimo ARERA di circa 13 centesimi al kWh, in dodici mesi si spenderanno all’incirca 39 euro, questo senza considerare gli oneri di sistema e distribuzione, le tasse e, ovviamente, la composizione della tariffa del proprio operatore. Come visto, la pulizia semestrale degli apparecchi aumenta l’efficienza, di conseguenza:
- se i consumi scendono del 10%, si passerà a 270 kWh l’anno, per una spesa di circa 35,1 euro, sempre non considerando oneri, tasse e tariffe dell’operatore;
se i consumi scendono del 15%, si passerà a 255 kWh l’anno, per una spesa di circa 33,5 euro, sempre al netto di oneri, tasse e tariffe dell’operatore.
Pulire il retro dei forni elettrici: efficienza migliorata
Non sono solo frigorifero e freezer a beneficiare di una pulizia profonda, anche per il forno elettrico si possono ottenere importanti vantaggi. È però necessaria una doverosa considerazione: nelle cucine moderne, la maggior parte dei forni è incassata e, di conseguenza, il retro è inaccessibile. Tuttavia, ancora molte famiglie utilizzano forni e fornelli rimovibili, con le classiche configurazioni combinate, che possono quindi essere facilmente spostate.
Anche in questo caso, il miglioramento medio dell’efficienza è di circa il 10%, anche se molto varia a seconda del modello e delle modalità di utilizzo. Ma come si procede? In linea generale, è sufficiente:
- rimuovere la polvere dai fori di aereazione e ventole, se accessibili. L’accumulo di sporco porta a una più complessa dissipazione del calore, tali da aumentare sensibilmente il consumo dell’elettrodomestico;
- mantenere sempre l’elettrodomestico a qualche centimetro di distanza della parete, per migliorare la circolazione dell’aria.
Quanto si risparmia pulendo il forno
Anche in questo caso, il consiglio degli esperti è di pulire la porzione posteriore del forno almeno due volte l’anno. Se si considera che un forno elettrico di media potenza consuma all’incirca 200 kWh l’anno, la spesa – al minimo ARERA e senza considerare tasse, oneri e le tariffe dei singoli operatori – è di circa 26 euro l’anno. Con la pulizia regolare si otterrà, di conseguenza:
- circa 180 kWh consumati l’anno;
- per un costo di circa 23,4 euro, sempre considerando unicamente il minimo ARERA.
Altri elettrodomestici: mantenere liberi i fori di areazione
Le considerazioni fatte per frigorifero, freezer e forno elettrico valgono largamente per gran parte degli altri elettrodomestici della casa, anche se ben più difficile è identificarne l’effettivo risparmio.
In linea generale, bisogna sempre controllare tutti quegli apparecchi che presentano fori di aereazione, che dovranno risultare sempre liberi da accumuli di polvere. Il blocco alla ventilazione può infatti comportare un surriscaldamento dell’elettrodomestico, che rischia quindi di consumare più energia proprio per le difficoltà di dissipare correttamente il calore generato. In particolare, è bene quindi pulire regolarmente:
- il retro dei televisori, liberando fori di aerazione eventualmente intasati. Per farlo, meglio non utilizzare il classico aspirapolvere – poiché potrebbe essere troppo potente – bensì un più versatile aspirabriciole portatile;
- le fessure di ventilazione di computer fissi, laptop e altri dispositivi elettronici;
- grate di ventilatori, phon e via dicendo.
Prendendo in considerazione sempre frigorifero, freezer, forni e i vari dispositivi della casa, il risparmio annuale effettivo è di poco più di un centinaio di euro. Può sembrar poco, ma all’interno del budget familiare può fare la differenza. In definitiva, puliamo sempre gli elettrodomestici in ogni loro parte, per farli durare di più e ottenere un risparmio in bolletta!
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