Alcuni dei luoghi più belli del pianeta, da vedere prima che sia troppo tardi
“Credo che avere la Terra e non rovinarla, sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.”: così diceva Andy Warhol. In effetti, è impossibile paragonare una qualunque opera d’arte, di una qualunque epoca, alla bellezza e alla meraviglia della natura; peccato che noi uomini a volte siamo più bravi a distruggere che a creare. Cementificazione, disboscamento, riscaldamento globale, inquinamento… in maniera più o meno diretta, siamo responsabili di tanti crimini nei confronti del nostro ambiente, che alla fine si ritorcono comunque contro di noi.
Il pianeta sta cambiando anche troppo in fretta e tanti luoghi spettacolari rischiano di scomparire già nei prossimi decenni; queste sono le destinazioni che secondo me meriterebbero di essere visitate, per poterle ammirare finchè siamo in tempo.
FORESTA AMAZZONICA
Questa galleria non poteva non cominciare con la foresta amazzonica, come simbolo di tutte le foreste tropicali del mondo. Ho avuto il piacere di visitare diverse volte questi luoghi, dove realizziamo progetti di conservazione con forPlanet: aree di foreste inesplorate, le tantissime specie, i panorami mozzafiato e questi maestosi alberi ti lasciano a bocca aperta davanti alla potenza della natura! Se dovessi immaginarmi il paradiso terrestre, sarebbe proprio così.
Le foreste di tutto il mondo sono però a forte rischio di scomparsa insieme alle sempre più ridotte popolazioni indigene che vi abitano. Il loro disboscamento indiscriminato sta avendo conseguenze disastrose sull’intero pianeta.
GHIACCIAI ALPINI
Foto: www.ecoblog.it
Secondo gli scienziati, entro il 2100 saranno già scomparsi almeno la metà dei ghiacciai delle Alpi, che si sono già ridotti del 40% negli ultimi 50 anni. Se non ci siete mai stati, vi consiglio di affrettarvi, perché questo scenario non rimarrà così ancora per molto.
VENEZIA
Foto: www.worldcapital.it
Un luogo unico al mondo, che attira milioni di visitatori per la sua bellezza. Monumenti e palazzi antichi che “galleggiano” sull’acqua, canali, isole lagunari: peccato solo che rischiano di venire sommersi per sempre. Già ora la città è spesso colpita dal fenomeno dell’acqua alta, chissà cosa accadrà con lo scioglimento dei ghiacciai e il conseguente innalzamento del livello del mare.
CIVITA DI BAGNOREGIO
Foto: civitavecchia.portmobility.it
Uno dei borghi più belli d’Italia (ricordate? Ne avevamo parlato qui), chiamata anche “la città che muore”. Questo centro, nella provincia viterbese, sorge su una collina in pietra di tufo: continuamente esposta alle intemperie, è destinata a sgretolarsi. Sebbene questo sia un processo naturale, i cambiamenti climatici con eventi meteorologici estremi non hanno certo aiutato a ritardare l’inevitabile!
PETRA
Foto: www.turismo85.it
Ci spostiamo in Giordania ma continuiamo a parlare di erosione. Ho avuto occasione di vedere Petra, considerata una delle sette meraviglie del mondo moderno: in effetti è veramente bellissima. La vedi subito però così fragile e delicata: ti dà la sensazione che con un soffio di vento possa crollare! Ora, non è proprio così, però essendo una città scavata nella pietra continuerà a sgretolarsi, deteriorata non solo dagli agenti atmosferici, ma soprattutto da un turismo di massa poco rispettoso: difficile dire cosa rimarrà in piedi.
BARRIERA CORALLINA
Foto: gaianews.it
Nella mia esperienza da subacquea, ho avuto la fortuna di vedere la barriera corallina in più punti: è l’equivalente “marino” delle foreste tropicali, un mondo meraviglioso, vivace, rigoglioso allegro, ovunque c’è vita, ogni centimetro è popolato da tantissime specie animali e vegetali!
Manco a dirlo, una grossa parte della barriera corallina al largo dell’Australia e del Belize, le due più grandi al mondo, è già stata compromessa dalle attività umane: riscaldamento delle acque, inquinamento, il continuo passaggio delle navi da crociera… l’Unesco le ha già dichiarate come Patrimonio dell’Umanità in pericolo.
MALDIVE
Foto: www.h2oviaggi.it
Le spiagge bianche, l’acqua cristallina, questi atolli incastonati nel mare… una vacanza qui è il sogno di tutti, o quasi! Conviene affrettarsi però, perché questo luogo incantato tra pochi anni potrebbe essere già sprofondato nell’Oceano Indiano. I livelli del mare salgono a velocità allarmanti, e queste isole sono tra i Paesi più bassi del mondo: in poche parole, sarebbero tra i primi a venire sommersi. Non si parla neanche di un’epoca troppo lontana, visto che il governo ha già iniziato ad acquistare terreni nelle nazioni vicine per dare una nuova casa alle popolazioni maldiviane…
FIUME YANGTZE
Foto: www.rinnovabili.it
Abbiamo già parlato di questo enorme fiume cinese in un post sui disastri ambientali: terzo al mondo per lunghezza, ha sempre ospitato tantissime specie animali e vegetali, ora a rischio, come il panda gigante (o già estinte, come il delfino Yangtze). L’industrializzazione troppo rapida ha causato un grave inquinamento delle acque, così come è successo in tante altre zone del sud-est asiatico; aggiunta la deforestazione sulle sue rive, la conseguenza non poteva che essere la scomparsa di numerose aree naturali e delle specie che vi abitavano. Speriamo che riescano almeno a salvare gli ultimi esemplari…
MAR MORTO
Foto: www.improntaunika.it
Un nome , un destino. In realtà un lago, è la zona emersa più profonda della Terra, con una salinità 10 volte superiore a quella del mare. La sua esistenza però deve fare i conti con l’evaporazione, dal momento che il fiume Giordano e gli altri corsi d’acqua non apportano tanta acqua quanta ne viene persa; questo perché i fiumi della zona sono stati deviati per utilizzare la loro acqua per scopi agricoli e industriali. Secondo gli scienziati scomparirà entro il 2050!
GALAPAGOS
Foto: www.mashipura.com
Il paradiso della biodiversità! La posizione isolata di queste 13 isole vulcaniche e il clima particolare hanno infatti fatto sì che molte specie animali e vegetali si siano potute evolvere solo qui. Almeno finchè non è arrivato l’uomo: in questi anni purtroppo il turismo di massa, l’inquinamento marino, la pesca massiccia e il commercio illegale degli animali hanno messo fortemente a rischio questo luogo. Io non sono ancora riuscita a visitarlo, nonostante sia un mio sogno da molto tempo: cercherò di organizzare un viaggio prima possibile!
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