Punto di vista

Anche gli animali si drogano


In natura più di 300 specie assumono intenzionalmente sostanze psicoattive

copertina - ipelosetti.blogspot.com

Ebbene sì, anche gli animali fanno uso di droghe. Intendiamoci, siamo lontani dal nostro concetto di droga legato alla tossicodipendenza: eppure anche loro vanno appositamente in cerca di sostanze allucinogene, a volte per un motivo preciso, magari per favorire l’accoppiamento o per curarsi, altre invece per semplice svago, per “sballarsi”, come diremmo noi. E lo fanno da che mondo è mondo: etologi e altri esperti di tutte le epoche hanno studiato a lungo questi comportamenti insoliti.

Gli esempi documentati sono tantissimi: io mi sono divertita molto a leggere il libro di G. Samorini “Animali che si drogano”, che raccoglie una serie di studi scientifici e un lungo elenco di esempi nelle specie più diverse.

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Per esempio, alcuni elefanti hanno un grande passione per l’alcol: in Africa, India e Indonesia i pachidermi sono particolarmente attratti dai frutti delle palme che, una volta maturi, iniziano a fermentare e producono alcol etilico in concentrazioni fino al 7%. A causa del vizio dell’alcol, nel 1985 un branco di 150 elefanti ha fatto irruzione in una distilleria nel Bengala, facendo incetta di malto distillato! Gli elefanti ubriachi diventano ipereccitati e si spaventano facilmente con rumori o movimenti bruschi, il che li rende aggressivi come reazione di difesa; un branco di elefanti ubriachi costituisce un serio pericolo per gli uomini.

elefanti - guidedefinitive.altervista.org

Foto: guidedefinitive.altervista.org

Molte sostanze poi sono arrivate a noi esseri umani proprio dopo averne osservato gli effetti sugli animali: sembrerebbe questo il caso del nostro amato caffè, scoperto dalle capre! Difficile dire dove finisca la storia e cominci la leggenda, ma diversi racconti popolari tramandati di generazione in generazione nello Yemen e in Etiopia vogliono protagonista un pastore che, dopo aver assistito allo strano comportamento delle sue capre, volle provare lui stesso i semi di cui si cibavano, scoprendo gli effetti eccitanti della caffeina. Quello che è certo, però, è che le capre hanno il primato assoluto per la ricerca di droghe: impazziscono anche per il khat, una pianta che regala uno stato euforico, per il fagiolo di mescal, potente allucinogeno, e per altri funghi contenti sostanze psicoattive.

capre - www.overgrow-italy.nl

Foto: www.overgrow-italy.nl

Anche i felini hanno le loro droghe preferite. La più conosciuta è la Nepeta cataria, o erba gatta, che non va confusa con quella venduta nei negozi di animali per pulire l’apparato digerente dei nostri mici. Questa pianta cresce spontaneamente in natura e i gatti selvatici, ma anche i grandi felici come leoni, tigri o giaguari ne vanno ghiotti per il suo effetto afrodisiaco: dopo averla consumata, iniziano a rotolare per terra, fare le fusa, strofinarsi e… andare alla ricerca di un partner! Ma anche la “nostra” valeriana o il Teucrium marum, che cresce nella penisola iberica, hanno i medesimi effetti: insomma, paese che vai, droga che trovi, e i felini si cibano delle piante che crescono nella loro regione.

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Foto: www.growtheplanet.com

Gli uccelli invece scelgono le bacche: i pettirossi americani tengono abitualmente delle “sbornie di gruppo” cibandosi di quelle degli arbusti di agrifoglio, con quantità ben superiori a quelle sufficienti per nutrirsi. L’ebbrezza non tarda ad arrivare: i pettirossi su di giri svolazzano disorientati, giocano tra loro, si infilano in automobili e abitazioni, oppure arrivano a perdere i sensi. Altri uccelli invece sono avidi di semi di papavero da oppio, tanto da introdursi nei magazzini delle scorte una volta finiti quelli nei campi coltivati; i semi provocano loro un effetto eccitante e stimolante, tanto da spingerli a cantare o mettere in atto comportamenti amorosi.

pettirosso - it.bamzum.com

Foto: it.bamzum.com

Ancora un caso piuttosto bizzarro, quello delle mucche, che diventano letteralmente “pazze”, mostrando addirittura segni di crisi d’astinenza dopo l’assunzione delle locoweed, alcune erbe che crescono in nord America dall’effetto psicoattivo. Gli animali imparano a distinguere queste piante da quelle comuni, di cui non vogliono più cibarsi; non mangiano nient’altro, iniziano a dimagrire velocemente, si isolano dal resto della mandria, diventano aggressivi e agitati: sintomi simili a quelli degli alcolisti o dei tossicodipendenti!

mucche - www.dagospia.com

Foto: www.dagospia.com

 

Non si salvano nemmeno le renne, grandi amanti dell’Amanita muscaria, il famoso fungo rosso con i puntini bianchi, che riescono a scovare nelle foreste di betulle. Dopo averlo mangiato iniziano a correre all’impazzata, fanno rumore, tengono la testa a ciondoloni (tipico segnale di stato di ebbrezza negli animali), si isolano dal branco; purtroppo, così facendo, le madri lasciano abbandonati a se stessi i propri cuccioli, che rimangono spesso vittime dei lupi.

renne - www.fattone.it

Foto: www.fattone.it

 

Non c’è che dire… anche gli animali pagano le conseguenze della decisione di sballarsi!

Foto copertina: ipelosetti.blogspot.com

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