Punto di vista

Cambiamenti climatici e malattie: i rischi per la salute


Zanzara malattie infettive

I cambiamenti climatici sono ormai tra i problemi di primo piano a livello mondiale. A eccezione di qualche minuscola sacca di resistenza negazionista è ormai chiaro che il riscaldamento globale stia portando a pesanti conseguenze, per il pianeta e i suoi abitanti. Gli effetti negativi, per l’uomo, sono tantissimi, anche sul fronte delle malattie.


Già, perché guardare ai cambiamenti climatici soltanto nell’ottica dell’innalzamento dei livelli dei mari o nel verificarsi di eventi meteo estremi può risultare fondamentale, ma allo stesso tempo anche limitato. Perché la Terra è un ecosistema complesso, reso fragile dalla costante interferenza delle attività umane. Ogni alterazione produce conseguenze ad esempio con l’arrivo sempre più frequente delle ondate di calore estive.


In che modo tutto questo va a ripercuotersi sulla nostra salute? Possiamo dire intanto che il caldo anomalo delle ultime estati non rappresenta soltanto un fastidio passeggero, ma va a impattare sui raccolti e sulla salute dei più fragili. Non a caso per colpa delle più frequenti ondate di calore sono in aumento i dati relativi alla mortalità estiva soprattutto per le fasce d’età più deboli come anziani e bambini o per i malati.


Il caldo pesante di questi ultimi anni incide inoltre anche sull’incremento delle malattie cardiovascolari. Infarto, ictus e altri tipi di eventi cardiaci gravi possono essere provocati anche dalle difficoltà incontrare dall’organismo a far fronte a periodi prolungati di temperature elevate. Senza contare gli effetti a carico degli ecosistemi locali dell’area mediterranea, sempre più soggetti a tropicalizzazione. Difficoltà sottolineate anche dall’IPCC, organismo dell’ONU deputato al monitoraggio dei cambiamenti climatici:


Il cambiamento climatico sta modificando la natura, la vita delle persone e le infrastrutture ovunque. I suoi impatti pericolosi e invasivi sono sempre più evidenti in ogni regione del mondo.

Cambiamenti climatici, aumentano malattie infettive e zoonosi

Cambiamenti climatici e aumento delle temperature

Impossibile non prendere in considerazione nello specifico l’impatto che avranno i cambiamenti climatici sulla diffusione delle malattie infettive. A sottolinearne l’incremento anche uno studio internazionale intitolato “Countdown on Health and Climate Change 2020”, pubblicato sulla rivista scientifica Lancet. I ricercatori puntano il dito in particolare su due patologie, trasmesse in buona parte da zanzare e zecche, come la febbre dengue e la malaria.


Vengono segnalati come in aumento anche i casi di leishmaniosi e di malattia di Lyme. In buona parte si tratta di zoonosi, ovvero di malattie che hanno compiuto il salto dagli animali verso l’uomo. Un po’ come accaduto anche con la pandemia di Covid-19. Anche per quest’ultimo si è discusso a lungo in relazione al fatto che si tratti di una patologia in qualche modo innescata dalla distruzione degli habitat di alcune specie selvatiche. Zoonitiche circa il 60% delle malattie che stanno colpendo l’uomo. La percentuale che sale fino al 75% considerando solo quelle più recenti in termine di comparsa.

Allergie e asma

Persone con la mascherina contro le malattie infettive

Quando si parla di mutamenti nel clima mondiale gli effetti vanno oltre la maggiore diffusione di insetti capaci di diffondere malattie infettive. Sto parlando in particolare di allergie e asma, la cui incidenza sta anch’essa aumentando. L’incremento delle temperature sta portando a dei cambiamenti persino nella fioritura delle piante e nella diffusione dei pollini, con effetti negativi sia per i soggetti sensibili a tali allergeni che per gli asmatici. Per non parlare dell’ambrosia, una specie vegetale capace di produrre più pollini se esposta ad alti livelli di anidride carbonica o CO2.


L’errore più grave è quello di credere di essere al riparo dai cambiamenti climatici, magari perché non ci troviamo in una zona particolarmente soggetta a rischio idrogeologico. Il riscaldamento globale può colpirci in molti modi e nessuno può dirsi davvero al sicuro. Meglio quindi rimboccarsi le maniche e iniziare a vivere davvero in maniera ecosostenibile.

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