Punto di vista

Cambiamenti climatici: gli effetti che non ti aspetti


Cambiamenti climatici, gli effetti che non ti aspetti

Quali sono gli effetti dei cambiamenti climatici che non ci aspettiamo? Quando si discute delle modifiche che il clima sta già subendo, il dibattito pubblico e scientifico tende giustamente a concentrarsi sulle conseguenze più estreme dei processi in corso. Dallo scioglimento dei ghiacciai all’aumento dei livelli del mare, passando per i periodi di siccità alternati ad alluvioni, fino alla scarsità di acqua potabile e risorse alimentari: i grandi problemi che il cambiamento climatico può provocare sono talmente estesi che vengono i brividi solo a pensarci. Eppure ci sono anche delle conseguenze minori, e forse più insolite, con cui non abbiamo ancora fatto i conti.

Ad esempio, avreste mai detto che il caffè rischia di diventare un bene raro, proprio a causa delle modifiche del clima? Ho quindi deciso di raccogliere alcune delle meno conosciute e delle più strane conseguenze dei cambiamenti climatici, per renderci conto quanto impatteranno sulla nostra quotidianità.

Meno caffè: l’espresso sarà un bene di lusso

Cambiamenti climatici, caffè

Un espresso al bar? Solo per i clienti più facoltosi. Proprio così: i cambiamenti climatici renderanno la coltivazione del caffè sempre più difficile, tanto da trasformarlo in merce rara. A rivelarlo è uno studio pubblicato nel 2022 su PLOS ONE e condotto da un team di ricerca internazionale, per capire quanto le modifiche del clima impatteranno sulla produzione di caffè e altri beni alimentari.

Già da qualche anno, i coltivatori brasiliani registrano una produzione di caffè arabica minore, a causa delle mutazioni del clima. Gli inverni più rigidi e le estati soffocanti, infatti, stanno alternando i fisiologici ritmi di crescita della pianta del caffè, che diventa meno produttiva. Secondo i ricercatori, entro il 2050 le aree del Pianeta dove vi è il clima ideale per la crescita di queste coltivazioni caleranno del 50%, con un impatto non da poco sul mercato mondiale del caffè. Allo stesso tempo, diminuiranno del 31% le zone non perfettamente ideali, ma adatte per alcune varietà più resistenti di queste piante.

Come facile intuire, una produzione minore porterà a un aumento esponenziale dei prezzi, trasformando la quotidiana tazzina di caffè in un bene da concedersi solo una volta ogni tanto.

Cambiamenti climatici e vino: sarà meno buono

Vino

Non solo il caffè, anche la produzione di vino potrebbe subire le conseguenze dei cambiamenti climatici. E non solo in termini quantitativi, con maggiori difficoltà nel coltivare le viti, ma anche sul fronte del sapore: il vino del futuro rischia infatti di essere meno buono.

Mentre i viticoltori tentano di adattare le coltivazioni a un clima sempre più afoso e secco, e alla proliferazione di parassiti dannosi per le viti, l’uva inizia a cambiare sapore. Il gusto tipico del vino, e la sua qualità, è una questione soprattutto di equilibrio: la parte più zuccherina, quella più acida e quella più aromatica. Le temperature elevate, tuttavia, accelerano la maturazione degli acini dell’uva determinando una prevalenza di zuccheri rispetto alle altre componenti, tanto che il gusto tipico di questo frutto assomiglierà sempre più all’uvetta. E, naturalmente, a farne le spese sarà anche il vino, così come spiega un’inchiesta della BBC: il nettare degli dei del futuro sarà estremamente dolce, molto alcolico e perderà gran parte delle sue note acidule e aromatiche.

Viaggi in aereo? Sempre più turbolenze

Cambiamenti climatici, aereo

L’aereo è ormai diventato un mezzo di trasporto popolare, con i costi più accessibili garantiti da molte compagnie low-cost. Ma se c’è un vero e proprio deterrente a concedersi un viaggio aereo, è rappresentato dalle turbolenze: uno dei fattori che più alimenta la paura di volare. Purtroppo, dovremo farci l’abitudine: la probabilità di imbattersi in turbolenze sarà sempre più elevata.


A causa dell’aumento delle temperature anche negli strati alti dell’atmosfera, si verificheranno sempre più correnti erratiche di calore diverso, le principali responsabili delle turbolenze. Gli esperti stimano che il fenomeno possa addirittura triplicare nei prossimi decenni, dando vita a voli sempre più movimentati.

Già ora, il 65% degli infortuni minori in aereo avviene proprio a causa delle turbolenze: fortunatamente non frequenti, se si utilizzano correttamente le cinture di sicurezza. Ma cosa accadrà se questo fenomeno sarà sempre più frequente?

Più fulmini con i cambiamenti climatici

Fulmini

Avreste mai detto che ogni giorno 8 milioni di fulmini colpiscono la Terra? Fortunatamente, nella maggior parte dei casi non determinano danni alle persone o alle cose, anche se possono essere causa di incendi boschivi. In futuro tutto potrebbe però cambiare, poiché il numero di fulmini sembra destinato ad aumentare.

Secondo una ricerca pubblicata da Inside Climate News, per ogni grado di aumento della temperatura media globale potremmo assistere a un aumento del 12% del numero di fulmini che si abbatterà sul Pianeta. Un fenomeno già oggi presente, considerando come attorno all’Artico nel 2021 si sia registrata una quantità di fulmini doppia rispetto al normale, con tutto ciò che ne comporta. A destare le maggiori preoccupazioni è proprio il rischio incendi, che potrebbero essere sempre più frequentemente determinati da saette che colpiscono le aree forestali del globo.

Rane più rumorose, capre più piccole e ragni giganti

Rana e cambiamenti climatici

Non mancano anche delle conseguenze a dir poco insolite, a cui non avremmo mai pensato: i cambiamenti climatici possono influenzare il comportamento di alcune specie animali e, in alcuni casi, anche la loro stazza.

Il primo effetto insolito riguarda le rane coquì, tipica del Sudamerica e nota per il suo verso squillante, simile a un antifurto. Uno studio dell’Università della California ha dimostrato che, a causa delle maggiori temperature, queste rane stanno diventando più piccole. E, proprio dato un corpo di dimensioni minori, il verso si fa addirittura più squillante: un effetto, questo, che potrebbe coinvolgere le principali specie di rane oggi conosciute.

Anche le capre stanno diventando più piccole a causa dei cambiamenti climatici: una ricerca della Durham University, ad esempio, ha rilevato una diminuzione della stazza di camosci alpini: una diminuzione del peso del 25% rispetto al 1980. E simili modifiche si rilevano proprio nelle capre, così come in tutti gli erbivori di montagna.

Ci sono specie che rimpiccioliscono, altre che invece rischiano di diventare gigantesche. È il caso dei ragni – e degli aracnidi in generale – che, approfittando di temperature maggiori, potrebbero crescere sensibilmente di dimensioni. E non è tutto, poiché uno studio rivela anche che il loro numero aumenterà esponenzialmente: il calore elevato, infatti, facilita la loro riproduzione.

In definitiva, il processo di adattamento ai cambiamenti climatici passa anche per le nostre piccole abitudini quotidiane: saremo davvero disposti a bere meno caffè o, ancora, a convivere con ragni giganti?

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