La tendenza della moda mare 2019 sono i tessuti che rispettano l’ambiente
Top a fascia? Costume intero? Fantasia animalier? Slip a vita alta anni ’50? Certamente queste sono alcune delle tendenze della moda mare 2019, ma la principale è un’altra: i costumi che rispettano il pianeta. Non so se abbiate mai sentito parlare di Lyst: è chiamato “il Google della moda”, è un motore di ricerca specifico per il settore fashion; ad aprile ha pubblicato i dati relativi alle ricerche e agli acquisti degli utenti (circa 2 milioni) degli ultimi 6 mesi: rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’interesse per la moda sostenibile ha avuto un’impennata, registrando un +78% nel nostro Paese.
Non stupisce quindi che quest’estate i costumi considerati “must have” siano quelli etici: sono sempre di più le aziende, soprattutto Made in Italy, che propongono modelli a basso impatto ambientale, in tessuti naturali o di riciclo.
Interi, a due pezzi, con stampe colorate o a tinta unita, poco importa: quello che conta è che siano green.
Ecco i modelli di costumi da bagno ecosostenibili che ho scelto per l’estate 2019!
NVK DAYDOLL
Foto: NVK Daydoll, Minitop (€ 90,00) più Slip brasiliano (€ 57,00)
Vi ho parlato di questo marchio di recente, nel post sulle canotte della moda eco: le creazioni di Natasha Calandrino Van Kleef, designer di base a Milano (dove avviene tutta la produzione delle linee d’abbigliamento), sono realizzate in un tessuto chiamato Modal®, ricavato dalla polpa del legno di faggio; è un ottimo materiale naturale, traspirante, e con un impatto ambientale molto inferiore a quello del cotone.
Tra i modelli della linea Beachwear trovate vari pezzi (disponibili in molti colori), che potete combinare a vostro piacimento: come sopra, ho scelto questo top, che si può portare in modi diversi e allacciare sul davanti o sulla schiena.
EMERSUM
Foto: Emersum, Fetovaia of Elba (Tuscany) – bandeau (€ 129,00), Fetovaia of Elba (Tuscany) – triangle (€ 129,00), Costa Rei (Sardinia) – dynamic (€ 129,00)
Il costume che indosso nella foto di copertina è il modello Costa Rei di questo marchio: ciascuno è chiamato come una spiaggia italiana, per sottolineare l’impegno per la tutela dell’ambiente e del mare. Ogni costume infatti contribuisce a ridurre l’inquinamento da plastica, perché è ottenuto dal riciclo di 6 bottigliette in PET, oltre a ridurre drasticamente il consumo di acqua, energia ed emissioni di CO2. I materiali sono certificati Oeko-Tex®, lo standard più restrittivo della moda etica, che garantisce tra le altre cose che i tessuti non sono trattati con sostanze chimiche nocive per la salute. La produzione avviene completamente in Italia.
FRIJA OMINA
Foto: Frija Omina, Recycling Bikini Fjorde petrol/vino (€ 89,00)
Questa invece è un’azienda tedesca, con sede a Berlino, ma è molto attenta alla sostenibilità ambientale: la produzione è a km zero, la sede è alimentata unicamente da energie rinnovabili e i tessuti sono tutti di riciclo oppure naturali, provenienti da coltivazioni biologiche e certificati GOTS (la certificazione di origine biologica più famosa del tessile).
Il costume che ho scelto io, ad esempio, è realizzato in nylon riciclato, ottenuto dal recupero di vecchie reti da pesca!
THE SUMMER HOUSE
Foto: The Summer House, Bob (€ 72,00)
Anche di questo marchio vi ho parlato di recente, nel post sulle borse per la spiaggia: si tratta di un’azienda indiana, che sostiene il lavoro artigianale, il rispetto dei diritti dei lavoratori e anche dell’ambiente. La produzione avviene nel loro laboratorio, con materiali naturali come il cotone organico, oppure di riciclo.
I loro costumi ad esempio sono tutti realizzati in Econyl®, chiamato il nylon ecologico, perché è una fibra tessile ricavata dalla plastica delle reti abbandonate in mare: un bellissimo modo per combattere anche l’inquinamento negli oceani!
INDIVIDUALS
Foto: Individuals, bikini BFLY 325 (€ 84,00)
Questo invece è un brand tutto italiano, firmato dal designer Carlo Galli, che propone biancheria e costumi da bagno; le collezioni sono edizioni limitate (la beachwear 2019 si compone di 12 costumi interi e 6 bikini), perché ogni capo è cucito a mano tramite lavoro sartoriale. Per questo motivo, del costume che ho scelto, potete trovare lo stesso modello ma in altre fantasie, perché sono tutti pezzi unici!
Le forme sono molto particolari (il costume che ho io è un balconcino effetto push-up ma senza ferretto), così come le stampe; i tessuti e la produzione sono totalmente Made in Italy.
BALAJANAS
Foto: Balajanas, Balconcino reversibile fantasia Cigni (€ 60,00), Slip lacci reversibile fantasia Cigni (€ 45,00)
Infine, concludiamo con un altro marchio italiano. Fondato dall’imprenditrice Anna Matta, produce intimo e moda mare utilizzando solo tessuti italiani e sostenibili, tutto realizzato a mano con metodo artigianale. In particolare, per i costumi è stata scelta la fibra Econyl®, dal recupero della plastica da discariche o dal mare (il filato è ottenuto soprattutto da reti da pesca); ha le stesse caratteristiche della lycra, ma oltre a riutilizzare la plastica, consuma anche molta meno acqua ed energia.
Nella collezione potete trovare costumi interi e bikini, da acquistare anche spezzati per combinarli come preferite: a me è piaciuto molto questo modello, in versione double face!
MERMAZING
Foto: Mermazing, Martina Bright Orange (€ 145,00)
La mia ultima scoperta è questo brand, di due giovani imprenditrici (cugine) di Cisterna di Latina, di costumi e beachwear da abbinare, come camicie, gonne e mini abiti. Per il 2019 hanno lanciato la collezione moda mare “Ocean Breeze”: i costumi sono tutti realizzati in Econyl®, la fibra in nylon rigenerato da rifiuti in plastica recuperati dal mare.
Tra i modelli proposti ci sono costumi interi, due pezzi con reggiseno a balconcino o monospalla, slip a vita alta o sgambati con lacci laterali, in lycra o velluto: insomma, tutti i trend di stagione! Io ho scelto un due pezzi arancione, ma trovate altri colori estivi come azzurro e giallo, oltre che il bianco, il classico che non passa mai di moda.
Se ancora dovete dedicarvi allo shopping per le vacanze, puntate tutto su un costume ecosostenibile: fare del bene all’ambiente non è mai stato così di moda!
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4 Comments
giulia
25 Giugno 2019 at 9:00i modelli sono belli i prezzi meno ma se uno pensa a fare un investimento ci può pensare!!!
Tessa Gelisio
25 Giugno 2019 at 15:01Quando i tessuti sono di alta qualità e il lavoro è tutto fatto a mano, pagando i lavoratori il giusto prezzo, è normale che i prezzi non siano quelli della fast fashion! Bisogna anche dire che questi non sono capi “usa e getta”, si spende un po’ di più all’inizio ma poi si utilizzano per molti anni.
Serena
16 Luglio 2019 at 3:11Cara Tessa, pagheranno anche bene gli operai ma evidentemente i designer no! Questi costumi sono terribili e soprattutto noto che le donne al di sopra della 44 non possono essere ecosostenibili!
Comunque dove c’è gusto, diceva mia nonna, non c’è perdenza!
Non sono affatto d’accordo poi sulla questione prezzo/qualità, naturale o riciclato non è sinonimo di qualità, anzi. Il prezzo potrebbe essere giustificato dalla tecnologia ed il lavoro che entrano in gioco per trasformare prodotti “spazzatura” in altri prodotti di uso quotidiano, ma se non sono accessibili, che senso ha??? Se poi consideri che comunque esaurito il loro utilizzo, torneranno ad essere spazzatura, oltretutto senza una precisa destinazione nell’ambito della raccolta differenziata, dove sta l’ecosostenibilità?
Tessa Gelisio
23 Gennaio 2020 at 11:13il riciclo è alla base della sostenibilità e della filosofia circolare perchè viene allungata la vita del prodotto, senza che questo finisca in discarica. Sui modelli, direi che ognuno ha i propri gusti…