Come risparmiare gas in casa, per limitare gli effetti più duri del caro bollette in questo periodo di grave crisi energetica? È questa la domanda che tutti ci stiamo ponendo in vista dei mesi più freddi dell’autunno e dell’inverno, quando i nostri consumi di gas irrimediabilmente cresceranno. E considerando come proprio il gas abbia raggiunto – e superato più volte – il suo picco storico nelle tariffe di mercato, si rischia davvero di trovarsi con bollette da capogiro. Purtroppo la situazione internazionale, con le difficoltà di approvvigionamento di gas dovute al conflitto tra Russia e Ucraina, non promette una risoluzione della crisi in tempi brevi. I prezzi rimarranno alti ancora per molto tempo. Che fare?
Per affrontare una crisi così profonda, che rischia davvero di mettere a dura prova i risparmi delle famiglie, la risoluzione delle tensioni internazionali e la speculazione è solo una parte del problema. Molto può essere fatto anche nel nostro quotidiano, adottando delle buone abitudini che – per quanto possano sembrare scontate – in realtà hanno un impatto sensibile nell’alleggerire la bolletta. Ho quindi deciso di proporvi alcuni consigli per ridurre i consumi di gas senza troppe rinunce: delle idee non solo utili al portafoglio, ma anche all’ambiente!
Riscaldamento e consumi di gas: il grande problema delle famiglie
Senza ombra di dubbio, quello del riscaldamento è certamente il fronte che sta preoccupando maggiormente le famiglie italiane nelle ultime settimane. La maggior parte delle abitazioni dello Stivale, soprattutto nei centri urbani, si affida ancora largamente al gas per il funzionamento degli impianti di riscaldamento e, con i costi ormai alle stelle di questa materia prima, le bollette rischiano di essere davvero inaffrontabili. Che fare, allora, quando non si può approfittare di sistemi alternativi per il riscaldamento della casa, come ad esempio impianti autonomi di solare-termico o altre soluzioni?
Regolare il termostato per consumare meno gas
Uno dei modi più immediati per rendere il riscaldamento meno costoso è quello di regolare il termostato di casa. Può sembrare una banalità, eppure per ogni grado di temperatura in meno si risparmia dal 5 al 10% di gas, a seconda dell’efficienza della propria caldaia.
In media, gli italiani sono abituati a mantenere le temperature all’interno delle stanze sui 20-21 gradi, un livello decisamente elevato rispetto alle reali necessità durante l’inverno. Impostare una temperatura media di 19 gradi di giorno può fare la differenza e, per i più freddolosi, basta coprirsi un po’ di più. Di notte, invece, i riscaldamenti possono essere lasciati spenti nella prima parte dell’autunno, quando basteranno coperte pesanti per passare delle notti confortevoli. Con l’arrivo delle gelate, la temperatura può essere impostata attorno ai 16-17 gradi.
Rivedere gli orari di accensione dei termosifoni
Una delle più diffuse cattive abitudini, non solo in periodo di crisi energetica ma anche per l’ambiente, è quella di mantenere accesi i termosifoni anche quando non necessario. A meno che non si trascorra la gran parte della giornata a casa, ad esempio se si lavora da remoto, non è necessario che il riscaldamento funzioni 24 ore su 24. Programmare in modo più mirato l’accensione e lo spegnimento dei termosifoni può portare anche a un risparmio del 15% sulla bolletta.
Per vivere in ambienti confortevoli, è sufficiente programmare l’accensione dei termosifoni a circa un’ora o 90 minuti dal rientro in casa. E se non si seguono orari fissi, perché la propria agenda muta di giorno in giorno, la soluzione è quella dei termostati intelligenti connessi alla rete: dall’app del proprio smartphone, si potrà regolare l’accensione del riscaldamento anche a distanza.
Installare le valvole termostatiche e gestire le stanze
Spesso lo spreco di gas avviene perché riscaldiamo stanze che in realtà non frequentiamo o, ancora, perché non si dispone di valvole termostatiche – ormai obbligatorie nei condomini – per regolare con precisione il funzionamento dei termosifoni.
Per chi può approfittare di grandi ambienti, non ha molto senso riscaldare tutte le stanze, soprattutto se non frequentate. Una stanza in più pensata per gli ospiti, la lavanderia, mansarde e taverne: se gli ambienti non vengono attivamente sfruttati, meglio chiudere i termosifoni. Per gli altri, è utilissimo cambiare i vecchi regolatori manuali – la classica manopola montata a lato del calorifero – per installare delle valvole termostatiche. Queste regolano automaticamente il funzionamento del termosifone al raggiungimento delle temperature desiderate, riducendo al minimo gli sprechi e portando a un ulteriore risparmio del gas, anche del 5-7%.
Ridurre la dispersione di calore
Le dispersioni di calore rappresentano uno dei problemi di maggiore impatto sul consumo di gas. E anche quando non si ha la possibilità di investire nel rendere più efficiente la casa – ad esempio con opere di ristrutturazione – vi sono facili accorgimenti che permettono di migliorare la resa del riscaldamento.
Innanzitutto, utile è controllare porte e finestre per evitare gli spifferi: a volte il problema si risolve facilmente, e con una spesa minima, semplicemente cambiando le guaine applicate sul profilo degli infissi. Ancora, sarà necessario gestire i ricambi d’aria evitando le correnti, poiché raffreddano velocemente la casa. Se si aprono le finestre in una stanza, quindi, meglio accertarsi che negli altri ambienti siano chiuse oppure chiudere le porte, evitando così fughe eccessive di calore.
Non ultimo, con una spesa ridotta si possono installare le tende termiche, di cui vi ho parlato qualche settimana fa: queste ultime, per le porzioni della casa esposte al sole, permettono di sfruttare in modo più efficace la luce solare per riscaldare gli ambienti e, al contempo, riducono la fuga di calore verso l’esterno. E sono comode anche d’estate, quando il processo è inverno: mantengono fresca la casa, riducendo così i costi legati ai condizionatori.
Ammodernare l’impianto per consumare meno gas, quando possibile
Per chi avesse la possibilità di investire, magari approfittando anche dei diversi bonus messi a disposizione dallo stato, ammodernare l’impianto è il modo più efficace per abbattere i consumi di gas. Ma quali sono le possibilità?
- Cambiare la vecchia caldaia: passare alle caldaie a condensazione o, meglio ancora, alle pompe di calore, può ridurre i consumi di gas sensibilmente. Nel primo caso i consumi sono del 10-20% in meno rispetto alle soluzioni classiche, nel secondo si sfiora il 40%;
- Installare impianti di autoproduzione: niente di meglio per ridurre i costi del gas riducendo la dipendenza dal gas. Sia con impianti fotovoltaici, che permettono di elettrificare l’impianto di riscaldamento, che con il solare termico per la produzione di acqua calda sia per i termosifoni che sanitaria;
Ristrutturare casa: ad esempio installando un cappotto termico, che abbatte la dispersione del calore e previene gli sbalzi termici.
Acqua calda e crisi energetica: dovremo davvero fare la doccia fredda?
Altro fronte che genera preoccupazione è quello della produzione di acqua calda a uso sanitario, in molte case ancora legata a caldaie a gas. Da settimane sentiamo esperti in tv oppure sui social che consigliano di fare docce fredde, ma non sembra essere la soluzione più ideale in pieno inverno, quando le temperature sono già proibitive. Come fare, allora, per ridurre la spesa?
Meno gas con le docce lampo
Meno tempo si passa sotto la doccia, più si risparmia gas. L’ideale sarebbe di non superare i 5-7 minuti con la doccia aperta, chiudendo l’erogatore quando ci si insapona. Secondo una stima de Il Sole 24 Ore, con questa buona abitudine una famiglia media può risparmiare fino a 414 metri cubi di gas l’anno, pari a oltre 600 euro.
Allo stesso modo, è meglio preferire sempre la doccia al bagno: il risparmio è di circa il 40-60% in meno,, a seconda dell’efficienza del proprio impianto,, sia sui consumi di gas che su quelli di acqua, una risorsa che non va mai sprecata.
Con la crisi energetica, regoliamo la caldaia
Imparare a regolare la caldaia è un passo fondamentale durante la crisi energetica, per limitare le richieste di gas. Ma cosa fare?
- Spegnere la caldaia di notte: se si dispone di un impianto separato per la produzione di acqua calda e per il riscaldamento, la prima può essere spenta di notte. Se si ha la possibilità di approfittare di caldaie di ultima generazione, si potrà sfruttare l’apposito timer per riattivare la caldaia mezzora prima del risveglio;
- Cambiare la vecchia caldaia: se l’impianto a propria disposizione è datato e poco efficiente, è meglio investire sulle caldaie a condensazione, che utilizzano anche il 20-30% di gas in meno;
- Ridurre la temperatura: abbassare la temperatura della caldaia, ad esempio passando dai 60 ai 50 gradi, può aiutare a risparmiare fino al 15% di gas.
La crisi energetica in cucina? Tanti piccoli consigli
Non è di certo un segreto: la cucina è uno dei luoghi della casa dove i consumi di gas sono maggiori, soprattutto se non si dispone di piani elettrici oppure a induzione. Eppure possiamo limitare i metri cubi consumati semplicemente adottando delle facili abitudini quotidiane:
- Pentola a pressione: quando possibile, scegliamo la pentola a pressione per cucinare. Accorcia del 30-40% i tempi di cottura dei cibi e, quando inizia a fischiare ed emettere vapore, è possibile spegnere il fornello;
- Cambiamo pentole: la dispersione del calore comporta maggiori consumi di gas in cucina, ma scegliendo le giuste pentole e padelle si può limitare questo problema. Meglio utilizzare pentole con doppio fondo in acciaio oppure in ceramica, poiché mantengono il calore più a lungo e lo distribuiscono in modo più uniforme sui cibi;
- Cuciniamo a castello: se si dispone di pentole adeguate, la cucina a castello abbatte i consumi di gas. Questo perché non solo si utilizza un solo fornello, ma anche perché può essere mantenuto a fuoco lento approfittando proprio del calore e dei vapori che, dalla pentola più in basso, si diffonde alle superiori;
- Scegliere il giusto fornello: uno degli errori più frequenti in cucina è quello di scegliere grandi fuochi per padelle di piccole dimensioni, con la convinzione che si possano ridurre i tempi di cottura. Così non è, si ottiene solo uno spreco e una grande dispersione di calore. Lo stesso vale anche al contrario, niente fuochi piccoli per pentole grandi.
In definitiva, con qualche piccolo accorgimento quotidiano possiamo ridurre – e anche in modo importante – i nostri consumi di gas. Non riusciremo forse a riportare la bolletta ai livelli del pre-crisi, ma di certo gli aiuterà ad evitare cifre da capogiro. Il tutto, senza troppe rinunce e contribuendo anche all’ambiente!
2 Comments
Mario
2 Novembre 2023 at 19:05La temperatura impostata da me sul termostato non supera mai i 18 gradi.
Tessa Gelisio
26 Novembre 2023 at 15:42ottimo