Green lifestyle

I miei tre pilastri del benessere


Ossia come ho rimesso in sesto una schiena capricciosa e come ho riscoperto il gusto per lo sport

 

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Faccio sport da quando sono piccina. E’ un fatto di indole ed educazione. C’è chi è più fisicamente attivo, chi meno: appartengo alla prima categoria. Ho avuto modo di provare un po’ tutto. Non ho mai veramente approfondito un’attività sportiva, o almeno, ne ho approfondite molte meno di quanto ne ho approcciate. Che ci volete fare? Mi annoio alla svelta e certe attività diventano noiose prima di altre.

L’attività fisica è una di quelle chiavi al benessere che tutti dovremmo prendere come dovere se non quotidiano almeno settimanale. Tre ore alla settimana, mezz’ora al giorno, la quantità di sport consigliata da ogni categoria di medico per chi vuole prendersi cura del proprio corpo al meglio.

Devo dirvi la verità ho provato sulla mia pelle cosa significhi stare senza attività fisica per un po’. In effetti quando gli impegni televisivi e non hanno invaso fette sempre più grandi della mia vita una delle prime cose che è finita in soffitta è stato proprio lo sport. Il tempo mi sembrava diventato pochissimo e nelle poche ore di relax per un paio di anni mi sono  limitata a crollare, a prendere fiato.

Quanti di noi ogni giorno si sentono esausti di testa (soprattutto) e di corpo dopo 10-12 ore passate lontani da casa? Giustificazione legittima per rinunciare a una corsetta o una passeggiata. Vero? Il nostro corpo però la pensa diversamente. E’ bastato qualche mese senza sport ed ecco apparire il mal di schiena. Perenne, fastidioso. E via con osteopati e chiropratici. Spesa non da poco e fastidio da oscar del malessere. Poi il mio osteopata di fiducia mi ha aperto gli occhi. Certo qualche protrusione discale c’era ma secondo lui la mia colonna vertebrale urlava perché non supportata da muscoli tonici.

Mi sono lasciata consigliare ed ecco che ho cominciato a fare ginnastica, ginnastica posturale specialmente mirata a rinforzare glutei e addominali, i muscoli cioè che sorreggono tutta l’”impalcatura” dei lavoratori sedentari. Ovviamente ho cominciato facendomi seguire da un esperto, un trainer  (il mitico Christian Granata) che mi ha mostrato il modo corretto di fare gli esercizi. Dopo aver imparato ho alternato lezioni a far da sola e, miracolo, il mal di schiena è quasi sparito!

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E da quel punto è stato come ritrovare me stessa e la mia voglia di muovermi.  Dopo un’oretta di ginnastica ho aggiunto un’oretta di hata yoga, attività che avevo praticato tanto in passato ma che ora mi sembrava più che mai adatta a controbilanciare i brutti vizi fisici della quotidianità. Ho ripreso anche qui seguendo un maestro per rendermi conto, alla fine, che commettevo un sacco di errori. Adesso un’ora settimanale di yoga risistema le articolazioni, ma anche la testa. Imparare le tecniche di respirazione, a muovere correttamente il diaframma, non è cosa da poco se consideriamo la vita in apnea che conduciamo ogni maledetto giorno.

Ma non è finita qua. Mancava un’ora di sport settimanale no? Ed ecco il nuoto. Si sa, l’acqua ed io abbiamo un rapporto speciale. Nuotare in vasca non sarà certo appagante e affascinante come sbracciare in mare, ma fa taaaaanto bene! Tanti di quei muscoli che nemmeno sappiamo esistono fino a che non fanno male, in acqua si mantengono in allenamento. E poi diciamolo, seguire quella linea blu sul fondo della vasca per una cinquantina di vasche ha un che di ipnotico e, se non si incontra nessun lentone in corsia, nuotare è un’attività per il corpo, il cuore ma anche per la mente.

Con questi tre pilastri, ginnastica, yoga e nuoto mi è sembrato di rinascere. Di ritrovare il mio corpo che in anni di Pianeta Mare avevo un po’ bistrattato. Adesso andiamo d’accordo. Ogni tanto lo porto anche a pattinare e in bici nelle belle giornate di sole.

E voi? No, no, non cominciate con le scuse del tipo: “Eh, beata te che hai tempo… e chi ce l’ha?” oppure “Eh ma fare sport costa… co’ ‘sta crisi…” . No, tutte balle! Basta quella mezzoretta di marcetta al giorno anche andando e tornando al lavoro per guadagnare dai due ai nove anni di vita. Sapete quanta roba si può fare con 2-9 anni di vita in più? Quindi, ciao ascensore, benvenute scale; ciao macchina, benvenuta bici… Insomma lo sport si può fare ogni giorno e in ogni momento buono. E’ un fatto di amor proprio e disciplina.

PS: se iniziate a fare movimento cercate di imparare prima a farlo al meglio. Persino correre richiede un minimo di competenza per non rompersi schiena, ginocchia e caviglie!

 

 

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2 Comments

  • Reply
    Silvia
    23 Settembre 2015 at 18:45

    Bellissimo articolo. Basta trovare pochi minuti al giorno, per far rinascere la nostra muscolatura. Non ho più abbandonato l’ottimo consiglio del mio fisioterapista che mi ha seguito, nella “messa a nuova”.

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