Il capo d’abbigliamento più diffuso e amato ora diventa sostenibile, ecco i marchi da scegliere!
«Il jeans invecchia integrando in sé il cambiamento dell’età, impregnandosi di avventura, della vita di chi li indossa, ogni lavaggio è una pagina girata». Forse Daniel Friedmann, pronunciando questa frase nel libro «Una storia di blue jeans», non era perfettamente consapevole del complesso – e altamente inquinante – procedimento tessile dal quale nascono i calzoni blu più famosi al mondo.
Allora diamo qualche dato. Per farne un solo paio servono ben 1.100 litri d’acqua. Per avere una idea più chiara dei consumi, basti pensare che il lago d’Aral, in Uzbekistan, cinquant’anni fa tra i più grandi del mondo, è scomparso da quando l’Unione Sovietica ha deciso di trasformare le pianure uzbeke in piantagioni di cotone per la produzione di jeans.
Un’ulteriore parte della filiera avviene principalmente in Cina, a Xintang – ribattezzata «la capitale mondiale del denim» – dove i corsi d’acqua sono ormai di un blu innaturale, dovuto ai pericolosi coloranti chimici sversati in quantità abnormi. E, poi, mercurio, cadmio e piombo, dilavati durante le varie fasi di lavorazione e immessi nell’ambiente senza alcuno scrupolo.
Un’indagine di Greenpeace del 2010 ha rilevato che l’acqua di Xintang è caratterizzata da un livello di pH pari a 11,95 (l’acqua potabile dovrebbe essere compresa tra 6-8,5) e i livelli di cadmio superano di ben 128 volte il limite di sicurezza per la salute umana.
Per non parlare del trattamento riservato ai lavoratori: sono spesso ingiuste e terribili le condizioni di lavoro della manodopera impiegata per la produzione di massa.
Esistono filiere ecosostenibili per la creazione della stoffa più modaiola e più robusta del mondo? Ebbene si, ormai molte aziende hanno virato sul green, rendendo i jeans ecologici, eco-compatibili e amici dell’ambiente.
Ecco per voi le mie proposte ecocentriche, in Italia e nel mondo, ora non abbiamo più scuse!
Il loro motto non lascia dubbi: facciamo pochi jeans ma buoni! Tutta green la filiera produttiva di Ecogeo, azienda 100% italiana. E, infatti, le loro soluzioni ecologiche sono una garanzia per l’ambiente e per la salute: i fiocchi di cotone organico vengono prima filati e poi tinti di blu usando soltanto puro indaco vegetale. Il trattamento di lavaggio viene eseguito solo con trattamenti e prodotti ecologici. Solo produzione locale, rispettando rigorosamente i diritti dei lavoratori. E i modelli? Originali, rivoluzionari e impossibili da distruggere. Bravi!
Un brand virtuoso ideato da due ragazze bergamasche che hanno reso il jeans ufficialmente green trasformando il denim in un tessuto ecologico in tutte le fasi della sua produzione. Il progetto si chiama Par.co Fashion e si tratta di un’intera linea di abbigliamento sostenibile il cui capo di punta sono i jeans ecologici, tra pantaloni e camicie. Realizzati sempre con un occhio alla moda e alle ultime tendenze, questi capi in jeans sono confezionati in cotone biologico, affidandosi a tecniche di lavaggio ecologiche per il processo di sbiancamento. La produzione sta attualmente lavorando all’inserimento di nuovi filati nel tessuto come lino, canapa e bambù, che richiedono un consumo ancora minore di acqua rispetto al cotone, per aumentare sempre di più la sostenibilità!
E’ il più importante produttore italiano di Denim e, insieme al Gruppo Canepa, ha sottoscritto un accordo per l’utilizzo di un brevetto internazionale «SAVEtheWATER-Kitotex», che prevede l’utilizzo di una sostanza altamente innovativa: il Chitosano. Il nuovo composto è di origine naturale, atossico, biocompatibile e biodegradabile, ed è ottenuto dalla chitina contenuta nello scheletro esterno dei crostacei. Il nuovo procedimento consentirà di ridurre i consumi fino al 90% di acqua e al 60% di energia elettrica, oltre a ridurre le emissioni di CO2 ed eliminare totalmente i danni ambientali derivanti dall’alcool polivinilico, il composto chimico inquinante abitualmente usato per compattare al meglio il filo durante la tessitura.
Tutti i jeans by @AMENDI sono realizzati in cotone biologico certificato 100% GOTS, che garantisce il benessere della biosfera e dei contadini nelle aree di raccolta del cotone. La filiera è altamente controllata e sostenibile, per un prodotto di grande qualità e pochissimo impatto ambientale. Materie prime naturali, sistemi di produzione a basso consumo di acqua ed energia, emissioni di gas serra ridotte. E, per finire, niente sostanze chimiche di sintesi, solo pigmenti biologici. Ve li consiglio!
Un’azienda davvero all’avanguardia, che ha progettato impianti di lavorazione del denim in grado di riciclare il 98% dell’acqua impiegata per la creazione dei jeans. Inoltre, vengono utilizzate soltanto fonti di energia rinnovabili e pulite, come il solare. Tanti i modelli Everlane degni delle più importanti passerelle di moda, con uno stile originale e versatile. Da ordinare online con un semplice click, per una consegna direttamente a casa tua!
Durano più di un decennio e sono indistruttibili. E’ la promessa di RevTown, marchio internazionale pluripremiato per i loro capi in jeans ecologico. I rifiuti della produzione vengono riciclati al 100% per produrre altri indumenti, borse e accessori. Buccie di arancia, gusci di noce ed esoscheletro di crostacei vengono lavorati con metodi naturali per produrre tinture ecosostenibili. Totalmente chemichal free e sicuri per la salute e per l’ambiente, i jeans RevTown sono una garanzia di stardard altissimi ed elevata qualità. Mi sono molto piaciuti!
I jeans sono l’esatto contrario della moda effimera: durano una vita e migliorano invecchiando. Purtroppo la globalizzazione e le logiche dell’economia di consumo li hanno resi insostenibili, inquinanti e tossici, sia per l’ambiente che per la nostra salute. Anche qui, però, le alternative ecologiche esistono, sta a noi la scelta!
I contenuti di questo post non sono legati a nessun tipo di operazione commerciale.
Le aziende e i prodotti segnalati sono stati recensiti di mia iniziativa e in base ai miei gusti e valori.
Tessa Gelisio
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