Green Fashion

Le più belle infradito ecologiche per l’estate


Modelli, per il giorno e per la sera, o per una vacanza al mare all’insegna della sostenibilità

Nella valigia per il mare, le ciabattine non mancano mai. Quest’anno però, non solo si confermano indispensabili in spiaggia, ma sono una vera e propria tendenza in fatto da calzature, da utilizzare anche in città: secondo le riviste di moda, hanno addirittura battuto sandali e sneakers!

Non c’è in realtà da stupirsi, visto che infradito e simili hanno qualche vantaggio in più, ovvero essere molto più comode e leggere, perfette anche per i giorni più caldi, tanto che sono già state “sdoganate” anche dalle celebrities di tutto il mondo. Gli abbinamenti migliori? Con i vestitini di media lunghezza, le gonne e gli shorts, oppure in tinta con la borsa.

Non dimentichiamo però l’aspetto più importante quando si deve fare un nuovo acquisto: qualità e sostenibilità. La maggior parte delle infradito che si trovano in vendita sono in PVC, un materiale plastico ricavato dal petrolio, quindi ben poco sostenibile. E se consideriamo che spesso queste ciabattine resistono sì e no una stagione estiva prima di finire in discarica… il danno ambientale è chiaro.
I prezzi dei prodotti etici ed ecologici sono spesso più alti se paragonati alla cosiddetta “fast fashion”, ma questo va considerato come un investimento per qualcosa che duri nel tempo; avete mai pensato quanto avete speso finora per articoli di abbigliamento usa e getta, che costano poco ma che sono quasi subito da buttare? Riflettendoci, sono sicura che giungerete alla conclusione che acquistarne solo un paio, buoni, che possano accompagnarvi per molti anni, convenga anche alle vostre finanze, oltre che al pianeta.

Ho fatto una ricerca sui modelli di sandali e infradito sostenibili: sono rimasta piacevolmente stupita, perché le proposte (anche italiane) non mancano.
Ecco le ciabattine ecologiche che ho scelto per voi, in gomma e in altri materiali molto particolari, per il mare ma anche per la vita in città.

SCHOLL, la linea Greeny in materiali riciclati

Foto: Scholl, Greeny Flip Flop (€ 59,99)

Quelle che indosso nella foto di copertina sono una novità recente: è uno dei 3 modelli della linea Greeny di Scholl, che si compone, oltre a queste infradito, delle loro classiche ciabatte a doppia fascia e un paio di scarpe con il cinturino, con stampe e fantasie ottenute senza l’utilizzo di coloranti. Sono tutte realizzate in materiali di riciclo: la tomaia è in plastica raccolta dagli oceani (per ogni paio viene usata la quantità di quasi 4 bottiglie d’acqua), così come le fibbie metalliche e la suola, in parte in gomma organica naturale e in parte recuperata da altre calzature. Il plantare è anatomico, come tutte le scarpe di Scholl.
Anche il processo di produzione è più sostenibile: il 50% dell’energia utilizzata è da fonti rinnovabili!

 

REEF, le infradito senza PVC completamente biodegradabili

Foto: Reef, Escape Lux (€ 26,00)

Escape è una linea di infradito da spiaggia e sandali, lanciata la scorsa estate, che si compone di modelli realizzati solamente in gomma, senza PVC, e per questo biodegradabili al 100% a differenza delle ciabatte tradizionali; in più, sono trattate con Eco-One®, un particolare additivo organico che accelera i tempi di degradazione.
La scelta di colori e modelli è molto vasta, si va dalle tinte unite alle fantasie, ai modelli Lux +, con plantare più largo, a quelli chiamati Lux T, con cinturino regolabile e utilizzabile anche al di fuori della spiaggia.

 

ECOALF, dal riciclo delle gomme

Foto: EcoAlf, Flip Flop For Woman (€ 38,00)

Vi avevo parlato di questo marchio spagnolo nel post sulle sneakers sostenibili: la filosofia dell’azienda è di ridurre il consumo di risorse naturali, sfruttando quei materiali di seconda mano che normalmente non vengono recuperati. Così, se le scarpe da ginnastica sono realizzate in plastica, raccolta dal mare, le infradito sono invece in gomma, al 100% da pneumatici usati, senza colle o sostanze chimiche aggiunte, completamente fatte a mano in Spagna.
Disponibili per uomo e donna, in diversi colori.

 

ALLBIRDS, le scarpe di Leonardo DiCaprio fatte con la canna da zucchero

Foto: Allbirds, Sugar Zeffers (55 $)

E sempre nel post sulle sneakers vi avevo parlato anche di Allbirds, un’azienda californiana specializzata in scarpe ecosostenibili che sta sperimentando (con successo) l’utilizzo di particolari materiali naturali, come la polpa del legno di eucalipto o, nel caso di queste infradito, della canna da zucchero (solo gli scarti della lavorazione). Sembra fantascienza, eppure hanno avuto un riconoscimento come una delle migliori invenzioni del 2018 proprio grazie a questo polimero, che sono pronti a mettere a disposizione del settore calzaturiero per sostituire i materiali derivati da fonti fossili.
Non è un caso che uno degli investitori dell’azienda sia l’attore Leonardo Di Caprio, famoso anche per avere a cuore le sorti del pianeta!

 

BEACHERS, in juta riciclata

Foto: Wood & Rock, Beachers® Yellow Flowers (€ 29,90)

Wood & Rock, negozio di abbigliamento sportivo di Merano (BZ), propone quelle che definisce “le prime flip flop a impatto zero”: sono costituite da iuta riciclata, hanno la suola in gomma e il plantare anatomico. Sono disponibili in 20 fantasie diverse, e oltre ai modelli da donna ci sono anche quelli per uomo e per bambino.
Gli acquisti della linea Beachers® sostengono anche Pump Aid, un’associazione che si occupa di fornire acqua nei Paesi più poveri dell’Africa. Un motivo in più per acquistarle!

 

REFORMATION, per la sera: pelle conciata al vegetale senza sostanze tossiche

Foto: Reformation, Jeanne Sandal ( 158 $)

Infine, voglio proporvi un paio di scarpe che potete utilizzare tutto il giorno, dalla mattina alle serate estive. Il brand è Reformation, azienda di Los Angeles, impegnata nel settore green fashion: prediligono materiali naturali oppure di riciclo, e hanno bandito le sostanze tossiche (sono certificati Oeko-Tex®, standard che vieta l’utilizzo di materiali pericolosi per salute e ambientale).
Le loro scarpe sono in pelle, ma conciata al vegetale, un sistema molto famoso anche tra gli artigiani toscani: viene trattata solo con tannini naturali, niente sostanze chimiche. Le scarpe di Reformation, tra l’altro, sono prodotte con il 52% in meno di emissioni di CO2, il 70% in meno di acqua e il 65% di rifiuti prodotti rispetto ai marchi di scarpe più famosi degli Stati Uniti, come si legge sul sito dell’azienda.

 

Naturalmente, con sandali e infradito è fondamentale che la pedicure sia impeccabile e i piedi morbidi e lisci: a questo link trovate le creme bio per piedi che mi sono piaciute di più. Talloni screpolati, vade retro!

 

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1 Comment

  • Reply
    giulia
    2 Luglio 2019 at 9:42

    LE SECONDE SONO LE MIE PREFERITE

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