Non si può dire che i luoghi comuni sulle auto elettriche non si stiano moltiplicando a vista d’occhio, soprattutto sui social network. E dopo le fake news sull’impatto ambientale delle batterie, di cui vi ho parlato in un precedente aggiornamento qui su Ecocentrica, è arrivato il momento di discutere di emissioni. Sì, perché gli utenti online – complice anche una serrata opera di disinformazione – si sono convinti che, a conti fatti, l’auto elettrica emetta più CO2 rispetto alle comuni vetture endotermiche. Ma è davvero così?
Dati alla mano, lo scenario è ben diverso da quello preventivato dai social: procediamo, di conseguenza, al confronto delle emissioni tra elettriche ed endotermiche, sia durante l’uso che a monte, ovvero nella produzione di energia elettrica o combustibile.
Le emissioni delle auto durante l’uso o la ricarica
Per comprendere quali effettivamente siano le emissioni delle auto elettriche e delle vetture endotermiche, è necessario partire dalla CO2 prodotta durante l’uso. In altre parole, quante emissioni inquinanti comportano queste diverse motorizzazioni, se si percorrono 100 chilometri?
Innanzitutto, bisogna specificare cosa si intenda in termini di gas climalteranti emessi durante l’uso:
- per le auto a combustibile, si considera la quantità di CO2 equivalente – quindi, il dato comprensivo di tutti gli inquinanti – che viene emessa dal tubo di scarico quando il veicolo è in moto;
- per le auto elettriche, poiché sono virtualmente a emissioni zero quando sono su strada, si considera invece la quantità di CO2 equivalente relativa ai consumi di energia, e quindi di ricarica, necessari per compiere i medesimi chilometri.
Allo scopo di effettuare questo confronto, ci si può avvalere dei dati elaborati dall’ICCT – l’International Council of Clean Transportation – in uno specifico report pubblicato nel 2021. In questo senso, si prenderanno in considerazione:
- le emissioni “well-to-tank”, ovvero dalla produzione di energia alla ricarica delle batterie per le auto elettriche;
- le emissioni “tank-to-wheel”, ovvero dal serbatoio alle ruote, per le vetture endotermiche.
100 chilometri di emissioni per le auto elettriche
Quando si parla delle emissioni delle auto elettriche durante l’uso, ci si riferisce più propriamente alla produzione dei gas climalteranti relativi al consumo di energia per ricaricare le batterie. In altre parole, si valuta la produzione di gas climalteranti “well-to-wheel”, cioè dalla produzione di energia alla ruota.
In uno scenario ipotetico perfetto, dove l’auto elettrica è alimentata unicamente da fonti al 100% rinnovabili, le emissioni durante l’uso sono pressoché assenti. Non si può dire siano zero, poiché una minima parte di CO2 viene comunque prodotta per il trasporto e l’emissione di energia, ma si tratta di qualche decina di grammi al chilometro.
Naturalmente, affinché il confronto con le endotermiche abbia senso, bisogna considerare la produzione di energia secondo mix europeo che, al 2024, risulta indicativamente del 48% di fonti rinnovabili, del 28% di combustibili fossili, del 24% di nucleare e altre fonti. Ci si trova, quindi, di fronte a due diverse situazioni, considerando un consumo tra i 15 e i 20 kWh per 100 chilometri:
- nello scenario medio, ovvero con un’auto ricaricata con il mix energetico di riferimento europeo, per percorrere 100 chilometri si emettono dai 2,7 ai 3,6 chilogrammi di CO2 equivalente. Il dato è variabile in base all’efficienza del veicolo, cioè dal suo consumo di kW per chilometro percorso, indicativamente di 15-20 kW;
- nello scenario peggiore – ad esempio, la Polonia, dove fino ad almeno il 2020 l’84% dell’energia è stata prodotta con il carbone – per 100 chilometri si emettono tra i 12,6 e i 16,8 chilogrammi di CO2 equivalente.
È però necessario sottolineare che è ormai improbabile che lo scenario peggiore si verifichi in pressoché tutta Europa poiché, Polonia a parte, la quasi totalità delle nazioni del Vecchio Continente sta aumentando sia la quota di rinnovabili che di nucleare che, per quanto produca scorie molto pericolose, non comporta l’emissione di gas climalteranti.
100 chilometri di emissioni con le auto endotermiche
Mentre per le auto elettriche la grande differenza è stabilita dal mix energetico, per le vetture endotermiche bisogna prendere in considerazione la tipologia di motorizzazione. Infatti:
- la benzina ha emissioni maggiori, tra i 120 e i 250 grammi di CO2 equivalente emessi al chilometro, a seconda del segmento del mezzo, dell’età del veicolo e della sua efficienza;
- il diesel ha emissioni leggermente più ridotte, dai 100 ai 150 grammi di CO2 equivalente al chilometro, sempre in base al segmento, all’età del veicolo e della sua efficienza.
A questo scopo, la produzione media di gas climalteranti è fornita dall’EEA, l’Agenzia Europea dell’Ambiente, in un report del 2023. Di conseguenza, per percorrere 100 chilometri:
- con la benzina, per un’utilitaria o una segmento C dall’efficienza media, si emettono dai 12 ai 25 chilogrammi di CO2 equivalente;
- con il diesel, sempre per un’utilitaria o una segmento C dall’efficienza media, si emettono dai 10 ai 15 chilogrammi di CO2 equivalente.
Le emissioni delle auto a monte
Le emissioni durante l’uso e la ricarica, tuttavia, non forniscono un dato completo sulla produzione di gas climalteranti per percorrere 100 chilometri. Ci sono infatti dei costi ambientali a monte, che si traducono in emissioni di CO2 equivalente:
- per l’estrazione, la raffinazione e la distribuzione del petrolio;
- la distribuzione e la manutenzione della rete, la predisposizione delle colonnine di ricarica, le perdite di linea e altro ancora, per le auto elettriche.
Partiamo dalle elettriche, in base al già citato report dell’ICTT, e dalle ricerche LCA di Transport & Environment, per il mix energetico europeo bisogna considerare:
- circa 7 grammi di CO2 equivalente al kWh per la distribuzione dell’energia e la manutenzione della rete;
- circa 11 grammi di CO2 equivalente al kWh per le perdite di linea;
- circa 50 grammi di CO2 equivalente al kWh per altri costi, come la predisposizione delle colonnine o altri interventi simili.
Per 100 chilometri, si può quindi considerare una forbice tra gli 1,02 e gli 1,36 kg di CO2 equivalente, a seconda dell’efficienza sia dell’auto che della rete di distribuzione. Uniti ai precedenti dati sul consumo durante l’uso, si raggiungono tra i 3,6 e i 4,9 chilogrammi di CO2 per 100 chilometri. Nello scenario peggiore, quello della Polonia, la cifra raggiunge tra i 13,6 e i 18,1 chilogrammi di CO2 equivalente.
In merito alle auto endotermiche, vi sono invece numerosi studi, che permettono di arrivare a una media di:
- tra gli 0,9 e i 3,4 chilogrammi di CO2 equivalente per litro di benzina prodotta;
- tra gli 0,8 e i 2,7 chilogrammi di CO2 equivalente per litro di diesel prodotto.
I dati in questione non considerano pienamente i costi di estrazione del petrolio, perché difficilmente quantificabili sul singolo litro di benzina, così come quelli di distribuzione del greggio da una zona all’altra del Pianeta. Considerando che un’auto endotermica media consuma 6-10 litri di carburante ogni 100 chilometri, si ottiene:
- per la benzina, tra i 5,4 e i 34 chilogrammi di CO2 equivalente di emissioni a monte per 100 chilometri;
- per il diesel, tra i 4,8 e i 27 chilogrammi di CO2 equivalente di emissioni a monte.
Sommati alle emissioni durante l’uso viste in precedenza, diventano:
- dai 17 ai 59 chilogrammi di CO2 equivalente totali per 100 chilometri con la benzina;
- dai 14,8 ai 42 chilogrammi di CO2 equivalente totali per 100 chilometri con il diesel.
Appare quindi evidente che l’auto elettrica è più vantaggiosa in termini di emissioni in qualsiasi scenario – anche in quello con un mix energetico dominato dal carbone – rispetto alle auto endotermiche. Certo, bisogna considerare anche l’intero impatto LCA di queste due tipologie di vetture, come vedremo in un futuro aggiornamento.
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