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Manutenzione del condizionatore: come farla in modo ecologico


Manutenzione del condizionatore

Con il grande caldo ormai alle porte, è tempo di pensare alla manutenzione del condizionatore. Si tratta di un elettrodomestico sempre più diffuso nelle case degli italiani, che richiede degli interventi ciclici sia per garantire la salubrità dell’aria, che per ridurne l’impatto energetico. Il condizionatore è infatti decisamente energivoro e, se non sottoposto a regolare pulizia, rischia di consumare addirittura più del dovuto.

Ma come procedere? Innanzitutto, bisogna seguire le indicazioni fornite dal produttore, poiché ogni modello potrebbe presentare necessità specifiche. Dopodiché, ci si può aiutare con alcune soluzioni del tutto ecologiche.

Perché è importante effettuare la manutenzione del condizionatore

Condizionatore in salotto

Procedere alla manutenzione ciclica del condizionatore è fondamentale per garantirne il corretto funzionamento. A differenza di altri elettrodomestici, questo dispositivo può influenzare sensibilmente sia la salubrità degli ambienti che il peso sulla bolletta. La manutenzione regolare assicura infatti:

  • il massimo dell’efficienza energetica, poiché un condizionatore sempre pulito, privo di detriti che potrebbero causarne il surriscaldamento, consuma meno energia;
  • un’elevata qualità dell’aria, riducendo la diffusione di allergeni, batteri e polveri;
  • una maggiore durata, riducendo l’usura dei componenti;
  • un grande risparmio, perché un minor consumo e una più estesa durata influiscono di certo sul proprio investimento.

La manutenzione ordinaria del condizionatore

Per la manutenzione ordinaria del condizionatore bisognerebbe procedere almeno due volte l’anno, salvo diverse specifiche dal produttore. In linea generale, si procede poco prima dell’estate e, poi, alla fine della stagione calda. Se si vive in ambienti fortemente polverosi, tuttavia, è utile procedere con tempistiche più frequenti.

La pulizia dei filtri

Manutenzione del condizionatore a parete

Il primo e fondamentale vantaggio riguarda la pulizia dei filtri, operazione indispensabile per evitare che vengano diffusi allergeni, polveri e batteri in casa, durante l’accensione dell’apparecchio.

Si procede a condizionatore spento, seguendo le istruzioni di smontaggio relative al modello in propria dotazione. In linea generale, sarà necessario accedere all’unità interna – lo split – sollevando il pannello frontale, quindi rimuovendo delicatamente i filtri.

Con un panno morbido in cotone, leggermente inumidito, si rimuovono i residui più evidenti di polvere e sporco. Se il produttore lo consente, i filtri possono essere anche lavati, semplicemente:

  • preparando una soluzione di 2-3 litri d’acqua calda, con circa 50 grammi di percarbonato di sodio, che aiuta a rimuovere lo sporco accumulato e a sbiancare gli stessi filtri. Se sono presenti dei residui incrostati, si può provare anche con dell’acido citrico, tuttavia è bene testare preventivamente la resistenza del filtro;
  • mettendo in ammollo i filtri per circa una ventina di minuti, rimuovendo con una spugna morbida lo sporco accumulato;
  • risciacquando abbondantemente i filtri con acqua fredda, attendendo poi la completa asciugatura prima di rimontarli nell’apparecchio.

Se il filtro presenta elementi in plastica dura macchiati o ingialliti, si può provare a immergerlo sempre in una soluzione di un cucchiaio di percarbonato di sodio ogni 500 ml di acqua ad almeno 40 gradi. Non sempre, però, questa operazione si rivela pienamente efficace.

La manutenzione dell’essiccatore

Oltre ai filtri, bisogna prestare attenzione anche all’essiccatore – o condensatore, a seconda dell’apparecchio. Si tratta di quella componente interna che presenta delle alette, che permettono appunto lo scambio di calore con l’aria, per raffreddarla.

In questo caso, è più che sufficiente rimuovere la polvere con un panno morbido in cotone oppure con un panno antistatico. Se lo sporco è incrostato, si può procedere inumidendo lievemente un panno, mentre è meglio evitare di utilizzare liquidi direttamente sulle componenti, soprattutto se non smontabili.

La pulizia dello scarico della condensa

Tubo del condizionatore

Spesso è necessario procedere anche alla pulizia dello scarico della condensa poiché, a causa di possibili ostruzioni, può comportare perdite d’acqua oppure cattivi odori. Per farlo si procedere:

  • localizzando il tubo di scarico, che può essere presente sia sul retro dell’unità esterna che sul retro dell’esterna, a seconda della tipologia di condizionatore;
  • piegandolo per far uscire tutta l’acqua eventualmente presente, aiutandosi con un secchio o una bacinella;
  • se il tubo è smontabile, come nella gran parte degli apparecchi di ultima generazione, è sufficiente sempre ricorrere a una soluzione di circa un cucchiaio di percarbonato ogni due litri d’acqua o, se sono presenti dei residui particolarmente incrostati o calcarei, con dell’acido citrico. Quest’ultimo aiuterà a rimuovere i detriti, liberando il tubo dalle ostruzioni.

La manutenzione della scocca esterna

Infine, per pulire la scocca esterna del condizionatore, è possibile procedere con un panno in cotone leggermente inumidito d’acqua, prestando attenzione alle griglie di aerazione, affinché non vi siano accumuli di polvere.

Se la plastica dovesse apparire ingiallita – evenienza frequente, considerando come i condizionatori siano normalmente bianchi – si può provare con un panno inumidito di acqua calda e percarbonato di sodio, verificando prima la residenza dei materiali. Non sempre si ottengono i risultati sperati perché, per quanto il percarbonato rilasci ossigeno dall’effetto sbiancante, molto dipende dalla tipologia di plastica.

La manutenzione straordinaria del condizionatore

Manutenzione straordinaria del condizionatore

La manutenzione straordinaria dell’apparecchio deve invece avvenire in presenza di un tecnico qualificato. In genere si procede al bisogno o, ancora, secondo le tempistiche definite dal produttore.
Il professionista procederà con:

  • la pulizia profonda delle componenti interne dell’apparecchio, quelle che non possono essere gestite direttamente dall’utente;
  • la verifica del gas refrigerante, perché eventuali perdite o malfunzionamenti possono ridurre l’efficienza dell’apparecchio;
  • il controllo delle condizioni delle componenti elettriche;
  • la verifica del normale funzionamento dell’unità esterna.

In definitiva, procedere regolarmente alla manutenzione del condizionatore permette sia di approfittare di un’aria sempre pulita e sana, che di ridurre sensibilmente le spese: l’apparecchio consuma di meno e dura di più, a tutto vantaggio del portafogli e dell’ambiente.

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