Tra i mille impegni quotidiani, spesso ci dimentichiamo della manutenzione della lavatrice: un’abitudine fondamentale che, oltre a garantire un bucato sempre pulito e profumato, ci permette di ridurre il nostro impatto ambientale. Sì, perché un elettrodomestico ben tenuto dura di più, con tutto quello che ne consegue in termini di salvaguardia dell’ambiente. Ma cosa bisogna fare e secondo quali tempistiche?
Innanzitutto, è necessario consultare attentamente il manuale del produttore del proprio apparecchio, poiché ogni lavatrice potrebbe presentare necessità e tempistiche specifiche. Dopodiché, basta seguire alcuni facili consigli.
Lavatrice: cosa fare dopo ogni lavaggio
Il primo fronte a cui prestare attenzione, per una lavatrice sempre funzionale e dalla lunga durata, è la piccola manutenzione dopo ogni lavaggio. Vi sono infatti delle facili abitudini che, se eseguite correttamente e con costanza, possono essere di sicuro aiuto per estendere il ciclo di vita dell’apparecchio.
Innanzitutto, terminato il lavaggio ed estratto il bucato, è sempre utile lasciare aperto l’oblò della lavatrice. Così facendo si facilita la circolazione dell’aria e l’evaporazione dell’umidità residua che si è formata nel cestello, prevedendo la formazione di muffe e cattivi odori.
Dopodiché si può procedere con:
- asciugare le guarnizioni, ovvero la gomma protettiva posta sia sull’oblò che all’entrata del cestello, con un panno morbido, sempre per evitare la formazione di muffa e odori;
- sciacquare il cassetto del detersivo, per rimuovere i residui più grossolani di polvere o detergenti liquidi;
- staccare la presa, se facilmente raggiungibile, così da evitare inutili consumi di stand-by.
La manutenzione ciclica della lavatrice
Oltre alle piccole azioni da mettere in pratica dopo ogni singolo lavaggio, la lavatrice deve essere sottoposta a una manutenzione ciclica. Le tempistiche e le modalità possono variare a seconda del produttore, ma generalmente sono simili per tutti gli apparecchi.
La pulizia del filtro
Ogni lavatrice è dotata di un apposito filtro, che raccoglie residui di sporco o altri oggetti che, se raggiungono la pompa dell’acqua, potrebbero danneggiarla. In commercio, sono presenti due tipologie di lavatrici:
- quelle con cassettino accessibile per la pulizia del filtro, solitamente posizionato sulla porzione inferiore della superficie frontale dell’apparecchio;
- quelle con filtro autopulente, in questo caso non sarà necessaria alcuna opera di manutenzione, anche perché il filtro stesso risulterà inaccessibile.
La pulizia del filtro deve essere effettuata ogni 1 o 3 mesi e, di norma, farlo è facilissimo. È infatti sufficiente:
- spegnere l’apparecchio, scollegando anche la presa;
- posizionare una piccola bacinella sotto al vano del filtro, per raccogliere l’acqua residua;
- aprire il cassetto e svitare il filtro;
- sciacquare il filtro sotto acqua corrente, per rimuovere tutti i detriti, e riposizionarlo nell’apposito vano.
Se il filtro risulta molto sporco, ci si può aiutare con un po’ di sapone di Marsiglia liquido o, ancora, lasciandolo in ammollo in un paio di litri di acqua calda, a cui aggiungere un cucchiaino di percarbonato di sodio.
In caso il proprio apparecchio fosse dotato di apposito filtro per le microplastiche, anche questo dovrà essere pulito regolarmente, secondo le modalità previste dal produttore.
La pulizia profonda del cassetto del detersivo
Il cassetto del detersivo è una delle componenti della lavatrice che si sporca di più, poiché spesso si accumulano residui di polvere o detergente, soprattutto sulle sue griglie posteriori. Almeno una volta al mese è quindi necessario pulirlo:
- estraendo l’intero cassetto dall’apparecchio;
- sciacquando con acqua corrente i residui più grossolani, aiutandosi anche con un vecchio spazzolino;
- lasciando in ammollo in acqua calda il cassetto, eventualmente aggiungendo un cucchiaio di percarbonato di sodio.
Pulizia interna della lavatrice e decalcificazione
Anche la pulizia interna della lavatrice è di fondamentale importanza, anche perché detriti di sporco, grumi di detersivo e accumulo di calcare sono tra le primissime cause dei guasti meccanici all’apparecchio. Alcune componenti dell’elettrodomestico – le resistenze per scaldare l’acqua, il motore e le relative spazzole, le pompe dell’acqua – possono infatti essere molto delicate, per questo serve una cura specifica.
Innanzitutto, è bene effettuare un trattamento mensile per rimuovere gli odori e l’eventuale proliferazione della muffa, a causa dell’eccessiva umidità che si accumula nella lavatrice. Per farlo, è sufficiente:
- versare due cucchiai di percarbonato di sodio nel cassetto del detersivo;
- avviare un ciclo di lavaggio a vuoto, a 60 gradi.
Per rimuovere il calcare in eccesso, invece, il rimedio migliore è l’acido citrico: l’anticalcare più potente ed ecologico che ci sia. È sufficiente, sempre a cadenza mensile:
- versare 150 grammi di acido citrico direttamente nel cestello;
- avviare un ciclo a vuoto, impostando una temperatura di almeno 50 gradi.
In definitiva, seguendo pochi e semplici consigli – sia per la manutenzione quotidiana che per quella ciclica – potremo mantenere la lavatrice in condizioni perfette, pronta a durare a lungo, garantendo un bucato sempre perfetto con un ridotto impatto ambientale!
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