Una volta si scrivevano libri su come risparmiare preparando ottimi piatti con gli avanzi di cucina. Oggi forse stiamo un po’ meglio, ma siamo più consapevoli dal punto di vista etico di cosa significhi “sprecare” il cibo trasformandolo in montagne di rifiuti.. Vogliamo iniziare una miniserie che ci dia il piacere di riutilizzare e sfruttare meglio tutto ciò che abbiamo avanzato sulla tavola o nel frigo?
Inutile dire che il pane è il re di tutti gli avanzi, anche se quello secco proprio un avanzo non si può definire perché, in realtà, talvolta è buono anche così. Per le nostre nonne buttare via il pane vecchio era, più che un peccato, un vero e proprio sacrilegio. Loro conoscevano mille modi per riutilizzare il “re della tavola” quando era diventato secco e raffermo, creando pietanze di antica tradizione contadina: vediamone un po’
PANGRATTATO. Il modo più “banale”, ma utilissimo, per utilizzare il pane secco, è grattugiarlo. Tra l’altro, acquistandolo già imbustato, spendi molto di più rispetto al prezzo del pane fresco… e la qualità e il sapore non sono certo gli stessi. Metti il pane a 200 °C nel grill fino a quando non diventa croccante .Poi con mixer trasforma in pangrattato. Perfetto per gli spaghetti con le alici.
PANBAGNATO. Ridotto a pezzettini, a caldo (anche in questo caso in zuppa con il brodo) oppure a freddo con verdure, acciughe, capperi, olive. È il caso della celebre panzanella, una tradizione che viene dal Sud.
BRUSCHETTA. Puoi affettare pagnotte e sfilatini, passarli per 10 minuti nel forno preriscaldato e quindi condirli con olio, aglio, pomodoro, origano, crema di carciofi o di olive e ogni altro ingrediente ti suggerisce la tua fantasia culinaria
CROSTINI. Qualsiasi taglio di pane può essere ridotto in tocchetti e poi ripassato in forno, in modo che diventi croccante e dorato. Quindi condisci il tutto con sale, olio e origano.
I più golosi, invece del forno, possono friggere direttamente i tocchetti in una padella con olio extravergine di oliva. Il risultato sarà quello di avere dei crostini sfiziosissimi da sgranocchiare come stuzzichini o da intingere nel brodo, nella zuppa di pesce, nel minestrone o nella crema di asparagi.
POLPETTE. Un sistema un po’ più elaborato, ma sempre molto apprezzato. In questo caso, oltre al pane raffermo, ti servono latte, uova, mezzo spicchio di aglio, prezzemolo, formaggio grattugiato, sale e pepe. Il tutto in quantità proporzionale al pane utilizzato (tieni come parametro le dosi usate per le normali polpette di carne). Riduci il pane in pezzettini e lascialo ammorbidire dentro al latte per una mezz’ora, quindi strizzalo bene e riponilo in una ciotola. Aggiungi l’uovo, il formaggio, il sale, il pepe, aglio e prezzemolo tritati. Amalgama l’impasto con le mani e infine forma piccole polpettine da riporre in frigo per almeno un’ora. Quindi friggile in immersione con olio di semi ben caldo.
PIZZA DI PANE. Ungi di olio una teglia. Metti il pane raffermo privato della crosta in un piatto e bagnalo con il latte (o acqua). Quando è morbido strizzalo e cerca di ricreare la pasta di pane aggiungendo un po’ di farina se risulta troppo bagnata. Disponila nella teglia come base da condire come una tradizionale pizza. Aggiungi un filo di olio, i pomodori e la mozzarella, l’origano, le olive. Inforna a 180 °C per 15 minuti e servi.
TORTA.DI PANE. Oltre al pane raffermo, servono un uovo, un po’ di latte, due cucchiai di zucchero e frutta a piacere. Disponi il pane spezzettato in una terrina, riscalda il latte e versaglielo sopra, mescola, aggiungi l’uovo e i due cucchiai di zucchero e infine la frutta tagliata a tocchetti. Amalgama tutto con un cucchiaio di legno e versa il composto in una teglia. Infine inforna a temperatura medio-alta per circa 30 minuti.
La torta va servita a temperatura ambiente. Il successo è assicurato e il risparmio garantito
A proposito: quello che sto facendo io lassù in cucina è preparare tocchetti di pane raffermo per arricchire una vellutata! PH Meriggi @decadenzanobile
5 Comments
Ilaria
2 Ottobre 2014 at 15:22Una delle mie ricette preferite con il pane raffermo? i canederli, il piatto tipico dell’alto adige!!
Stefano
2 Ottobre 2014 at 16:29Pane secco…suscita in me ricordi di bambino quando aspettavo che il pane si seccasse per poterlo mangiare come un topino!
Anche ora che son meno bimbo confesso che il pane secco non lo butto mai via, lo intingo in qualche goccia di buon olio che lo rende leggermente morbido e me lo gusto fino in fondo…secco & mangiato! 🙂
Laura
2 Ottobre 2014 at 19:47Ciao Tessa, il pane raffermo è anche l’ingrediente principale di un piatto tipico dell’alto Lario, che si chiama “matuscia”. Anche in questo caso, il pane viene ammorbidito con il latte, poi si aggiunge un bicchiere di farina gialla, qualche pezzetto di formaggio nostrano e una manciata di riso bollito o cotto nel minestrone. Quaranta minuti di forno a 180 ed è pronto…più svuota-frigo di così! Naturalmente, ogni famiglia ha la sua variante: questa è di mia suocera Anita, e le mie figlie ne vanno matte. Un abbraccio, comunichi tantissima energia e positività…è un piacere seguirti.
rosy
7 Ottobre 2014 at 15:33Ciao,a parte che a me il pane del giorno dopo mi piace col burro e zucchero,ma non tutti i pani,ma quelli grossi,con la mollica fissa!!!
Comunque col pane faccio un dolce che si fa in Spagna!
Predi due filoni ,li lasci venire vecchi,li tagli e metti in amollo nel latte con cannella,li strizzi bene,passi nel uovo poi farina e friggi in olio di semi vari,li togli,posi in un piatto con carta perche lascino olio in più, cospargi di zucchero e gnam…un delizia!!!!
Tessa Gelisio
7 Ottobre 2014 at 17:39si lo conosco! ottimo e goloso
baci