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Risparmio energetico in cucina: friggitrice ad aria, forno e microonde a confronto 


Risparmio energetico in cucina, Tessa Gelisio

Quale elettrodomestico favorisce maggiormente il risparmio energetico tra forno tradizionale, friggitrice ad aria e microonde?

Chissà quante volte ci siamo posti questa domanda quando siamo alle prese con la preparazione del pranzo o della cena, oppure nel momento in cui decidiamo di fare nuovi acquisti ma non sappiamo proprio come orientarci…

Da una parte, infatti, c’è l’esigenza di cucinare in modo facile, veloce e sano, mentre dall’altra c’è il desiderio di risparmiare energia anche per evitare costi esorbitanti in bolletta.

È proprio pensando a questa duplice necessità che ho preparato breve guida per conoscere le caratteristiche e i consumi medi degli elettrodomestici che utilizziamo di più per cucinare, informazioni utili che aiutano a fare acquisti più consapevoli e, soprattutto, a ridurre gli sprechi energetici.

Per stimare il dispendio medio, in particolare, dobbiamo fare riferimento ai chilowattora, l’unità di misura che indica quanta energia è assorbita nell’arco di un’ora da un apparecchio con la potenza pari a 1 kW (se guardiamo la bolletta, infatti, la fatturazione dei consumi avviene proprio in euro/kWh).

Quanto consuma la friggitrice ad aria?

Friggitrice ad aria, risparmio energetico

Inutile negarlo: la popolarità della friggitrice ad aria cresce a dismisura e tra i suoi numerosi vantaggi rientra anche il risparmio energetico.

Sfruttando l’aria calda e la camera di cottura, questo piccolo elettrodomestico simula le funzionalità di un forno ventilato di piccole dimensioni, cucinando senza olio e utilizzando una quantità di grassi inferiore rispetto alla frittura

In termini di consumi, inoltre, la friggitrice ad aria calda vanta potenze e temperature anche molto elevate, ma il tempo per raggiungerle è molto breve e questo genera un ridotto dispendio di energia soprattutto rispetto a quello richiesto dal forno elettrico.

Facendo riferimento ai chilowattora, si parla di un consumo medio compreso tra 1,2 kWh e 1,7 kWh.

Forno statico, ventilato e multifunzione

Forno statico, risparmio energetico

Il forno tradizionale è forse l’elettrodomestico più versatile in cucina, considerando la varietà di piatti e di preparazioni che è possibile ottenere. Lato consumi, tuttavia, i tempi di preriscaldamento si allungano rispetto alla friggitrice ad aria, facendo lievitare proporzionalmente i consumi energetici.

Optando per un forno elettrico ventilato o multifunzione, però, è possibile velocizzare la cottura e limitare il dispendio energetico rispetto alla variante statica, sebbene a fare la differenza sia soprattutto la classe energetica indicata nell’etichetta. 

Un forno a basso consumo, ad esempio, rientra nella classe A (A+++ e, a scalare, A++, A+ e A), mentre l’efficienza energetica diminuisce gradualmente con le classi B, C e D. Il consumo medio si aggira intoro a 1 kWh, raggiungendo anche 1,5 kWh in base alla temperatura impostata.

Il dispendio energetico del forno a microonde

Microonde

Inizialmente usato solo per riscaldare e scongelare cibi e bevande, il microonde si è col tempo arricchito di numerose funzioni che permettono anche di cuocere diverse tipologie di cibi.

Pur non essendo uno degli elettrodomestici più energivori, il consumo può variare in funzione della funzionalità utilizzata e naturalmente del tempo impiegato.

È proprio in virtù della sua rapidità che il microonde consuma in media meno rispetto al forno tradizionale e alla friggitrice ad aria (circa 1,1 kWh), tuttavia allungando i tempi e utilizzando il grill o la funzione crisp presente in alcuni modelli, ad esempio, il dispendio di energia aumenta notevolmente.

Friggitrice ad aria, forno o microonde: quale scegliere?

Alla luce di quanto detto sopra, per scegliere quale tra i tre elettrodomestici utilizzare è indispensabile valutare diversi fattori, come il tipo di alimento e la modalità di cottura, il tempo necessario per ottenere un risultato ottimale e naturalmente le esigenze alimentari personali:

  • la friggitrice ad aria si presta bene per cucinare moltissimi cibi, dalla carne alle verdure fino ai dolci, tuttavia non è adatta agli impasti liquidi e agli alimenti interi di grandi dimensioni (meglio tagliare i cibi in pezzi più piccoli senza sovrapporli, per non correre il rischio di prolungare inutilmente il tempo di cottura);
  • il forno elettrico è perfetto per qualsiasi tipo di preparazione, soprattutto se le porzioni da ottenere sono numerose e se si desidera cucinare più di una pietanza contemporaneamente. Il consumo energetico principale è dato dalla fase di riscaldamento iniziale, quindi può essere utile approfittare del forno già acceso e caldo per cuocere più piatti di seguito;
  • il microonde, infine, è subito pronto per scaldare in pochi secondi senza dover accendere il forno tradizionale, per scongelare, tostare e disidratare ma anche per ottenere cotture semplici e rapide. È meglio non utilizzarlo, invece, se non si hanno a disposizione contenitori realizzati con materiali idonei (pyrex, ceramica, terracotta).

Semplici trucchi per risparmiare energia in cucina

Ognuno di noi può mettere in pratica quotidianamente piccole e semplici strategie per limitare i consumi energetici in cucina:

  • preriscaldare il forno elettrico solo quando l’alimento da cuocere è quasi pronto da infornare, per azzerare ogni possibile spreco di tempo;
  • utilizzando il microonde è sempre meglio impostare una potenza adeguata (per riscaldare, ad esempio, io seleziono una potenza media pari a 500 o 600 watt);
  • posizionare gli elettrodomestici lontano dalle fonti di calore, che possono causare surriscaldamento e di conseguenza generare consumi troppo alti.

Come abbiamo visto i tre elettrodomestici possono essere complementari ma non certo intercambiabili, ciascuno caratterizzato da funzionalità specifiche che possono realmente semplificare e ottimizzare il nostro modo di cucinare. Conoscerli un po’ più da vicino è il primo passo da compiere per sfruttarli al meglio risparmiando energia.

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