Punto di vista

10 sostanze cancerogene con cui entriamo in contatto ogni giorno


Dai cosmetici ai cibi allo smog, le sostanze pericolose ma non ancora vietate

sostanze cancerogene - il fatto alimentare GRAF

Cosmetici, detersivi, arredamenti, cibi, materiali da costruzione… siamo circondati da sostanze pericolose, e ci entriamo in contatto facilmente nella vita di tutti i giorni. Tossiche, interferenti endocrini, cancerogene: i loro effetti nocivi sulla salute sono ormai noti da tempo, eppure non ci sono ancora divieti o restrizioni.

L’idea di questo post nasce da una chiacchierata con gli amici proprio sull’argomento, durante la quale mi hanno chiesto “Ma se questa sostanza è cancerogena, non dovrebbe essere vietata? Perché è ancora permesso utilizzarla?”

Domande legittime a cui mi piacerebbe rispondere, ma la verità è che mi chiedo la stessa cosa anche io. Di sostanze già classificate da IARC come cancerogene, certe, probabili o possibili, con cui abbiamo comunque a che fare ogni giorno, ce ne sono davvero tante; ne ho scelte 10, che mangiamo, beviamo o respiriamo costantemente tutti. Nell’attesa (e nella speranza) che vengano definitivamente messe al bando, iniziamo a cercare di evitarle.

FORMALDEIDE

formaldeide

Foto: www.geometri.cc

Abbiamo citato anche la formaldeide tra le sostanze più inquinanti in casa: questo perché non solo si trova quasi ovunque, ma è molto persistente, rilascia emissioni costanti anche per diversi anni. Viene utilizzata in varie lavorazioni industriali, perciò sono facilmente contaminati i mobili o vernici, ma si trova spesso anche nei deodoranti per ambiente, nei cosmetici e negli alimenti come conservante (la sigla è E240).
Inserita nel gruppo 1 dal 2004, è cancerogena per inalazione: fondamentale perciò fare attenzione ai prodotti che si acquistano per la casa e controllare periodicamente la qualità dell’aria, ad esempio utilizzando un dispositivo come Nuvap come ho fatto io.

SMOG

smog

Foto: www.affaritaliani.it

Quante volte lo scorso inverno abbiamo sentito nominare l’allarme smog? Ne abbiamo parlato anche qui: in assenza di piogge, che spazzano via l’inquinamento prodotto dagli scarichi dei mezzi di trasporto, i livelli di Pm 2,5 e Pm 10 hanno superato anche di 15 volte il limite giornaliero. Si tratta delle polveri sottili più pericolose, nel gruppo 1 dal 2013 perché responsabili di causare il cancro ai polmoni.
La soluzione? Iniziare a usare tutti un po’ meno l’auto e più spesso la bici o i mezzi pubblici!

CARNE LAVORATA

carne

Foto: www.greenme.it

Nonostante sia ancora onnipresente sulle tavole, la carne trasformata come salsicce o affettati nel 2015 è stata inserita nella lista 1 (quella dei cancerogeni certi): 50 g al giorno sono sufficienti per aumentare del 18% il rischio di cancro a colon, retto e intestino. Anche la carne rossa semplice comunque andrebbe consumata con moderazione: si trova nel gruppo 2A, quello dei cancerogeni probabili.
Insomma, meglio pesce e proteine vegetali come i legumi, come suggerisce la famosa dieta mediterranea.

AMIANTO

amianto

Foto: www.gonews.it

Uno degli inquinanti più pericolosi, e a detta degli esperti la sostanza cancerogena più diffusa nell’ambiente. Fino agli anni 80 è stato usato come materiale edile praticamente ovunque, per case, scuole, treni, navi, veniva usato anche per filtrare il vino ed era nei forni per il pane; in Italia la produzione e la lavorazione di amianto sono state vietate nel 1992, quando si è scoperto che provocava il cancro alla pleura: la sua esposizione causa ancora la morte di 1.200 persone l’anno. Ci sono ancora 32 milioni di tonnellate di amianto che aspettano di essere bonificate.

NICHEL

nichel

Foto: www.tantasalute.it

È un metallo usato quasi per tutto, come sa bene chi è allergico; il nichel e i suoi composti però sono anche cancerogeni. La contaminazione avviene soprattutto per via orale, perché si trova nell’acqua di rubinetto e negli utensili da cucina (che poi rilasciano particelle ai cibi), ma viene anche respirato, senza contare il contatto con la pelle: gioielli, cosmetici, perfino le monete. In questo caso, l’Unione Europea ha posto dei limiti sulla quantità di nichel (anche se uno studio ha dimostrato che le monete non lo rispettano); ma tutto il resto?

AFLATOSSINE

aflatossine

Foto: www.repubblica.it

Non si tratta di sostanze chimiche, ma sono ugualmente pericolose. Sono delle micotossine prodotte da specie fungine, che possono contaminare alimenti come cereali, legumi e frutta secca: cancerogene per il fegato (sono nel gruppo 1 dal 1993), sono anche tossiche, e possono provocare sia crisi acute che avvelenare un po’ alla volta se assunte continuamente, anche in basse quantità.
Si sviluppano in ambienti umidi e quando i cibi non vengono conservati correttamente; se in Italia i controlli non mancano, non si può dire lo stesso degli altri Paesi: nella lista dei cibi più pericolosi secondo Coldiretti, comparivano nocciole dalla Turchia, arachidi dalla Cina e pistacchi dall’Iran, tutti con livelli di aflatossine oltre i limiti.

OLIO DI PALMA

olio_di_palma

Foto: www.greenme.it

Se ne parla da anni e anche io ho detto la mia sull’olio di palma. Non mi piace per diversi motivi: prima di tutto, queste piantagioni stanno causando la distruzione delle ultime foreste tropicali in Indonesia. E non è il massimo neanche per la salute: si tratta sempre di grassi saturi e di un prodotto di scarsa qualità.
Il rischio cancerogeno è dato dal processo di raffinazione: se si superano i 200°, si sviluppano sostanze tossiche come il glicidolo, inserito da IARC nel gruppo 2A (cancerogeni probabili). Il problema con l’olio di palma è che basta veramente poco per superare la dose consigliata; il mio suggerimento perciò è di cercare prodotti alternativi.

BHT e BHA

bht

Foto: www.amando.it

Se leggete spesso Ecocentrica, forse queste sigle vi suoneranno famigliari. Il Butylated hydroxytoluene (BHT) e il Butyladet hydroxyanisole (BHA) sono due conservanti di sintesi utilizzati spesso nei cosmetici; vengono però usati anche come conservanti alimentari (E320 e E321): li abbiamo trovati nelle gomme da masticare.
Il BHT è ancora nel gruppo 3, dei sospetti cancerogeni, mentre il BHA nel 2B, quello dei cancerogeni possibili; intanto però molti Paesi li hanno già messi al bando perché accusati di essere anche interferenti endocrini. Noi cos’aspettiamo?

PFOA

teflon

Foto: www.tuttasalute.net

Abbiamo parlato da poco di utensili come pentole e padelle: in quelle antiaderenti, c’è il rischio che il rivestimento in Teflon® rilasci PFOA (ad esempio se si graffia o se si cuoce ad alte temperature).
Al momento si trovano nel gruppo 2B, ma in America gli operai della DuPont, azienda che ha brevettato il Teflon®, hanno appena vinto una causa ottenendo risarcimenti milionari per essersi ammalati di cancro sul lavoro. Ne riparliamo insomma tra qualche anno…

COCAMIDE

cocamide

Foto: salute.pourfemme.it

In questo caso il pericolo arriva dai cosmetici, soprattutto quelli schiumogeni come shampoo o bagnoschiuma: la cocamide è usata come tensioattivo. È classificata come possibile cancerogena, ma questo è bastato al California Office of Environmental Health Hazard Assestment per metterla al bando e vietare il suo impiego. In Europa ancora nulla, perciò sta a noi consumatori: cercate nell’inci voci come cocamide DEA, MEA e TEA.

 

Non c’è nessuna volontà di creare allarmismo: solo di conoscere i potenziali “nemici”. Se li conosci, li eviti!

Foto copertina: www.ilfattoalimentare.it

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