Green lifestyle

Detergenti ecologici e fai da te per vetri brillanti


Tessa Gelisio, pulizia vetri

Pulire i vetri è una delle attività domestiche che richiede più pazienza e dedizione: per ottenere delle superfici davvero brillanti, e rimuovere impronte e residui di sporco, serve infatti tanta pazienza e altrettanto olio di gomito. Ovviamente si può rendere questa operazione più veloce utilizzando dei detergenti per vetri, ma quelli commerciali sono davvero sicuri per l’ambiente?

È una domanda da porsi soprattutto negli ultimi anni, considerando come moltissimi produttori abbiano scelto la strada del greenwashing per piazzare i loro detergenti sul mercato. Sulle etichette spopolano infatti dichiarazioni come “con ingredienti naturali” o “sostenibile”, eppure se si controllano le etichette la realtà è ben diversa. Tra tensioattivi non biodegradabili al 100% e altre sostanze non propriamente amiche della salute e della natura, il consumatore rischia di essere tratto in inganno. La soluzione? Scegliere prodotti con formulazioni davvero green (bisogna però saper leggere l’INCI) come quelli che vi ho già consigliato o preparare dei detersivi ecologici e fai da te, con soluzioni naturali dalla dimostrata sicurezza per l’ambiente: ecco i miei consigli.

Pulire i vetri con l’acido citrico

Pulire vetri, acido citrico

Per pulire i vetri a bassissimo impatto ambientale, una delle soluzioni più valide è certamente l’acido citrico: un alleato irrinunciabile per le nostre necessità domestiche. Permette infatti di ottenere delle superfici perfettamente sgrassate senza pessime conseguenze sugli ecosistemi e, fatto non meno importante, in modo del tutto economico. Un chilogrammo di acido citrico lo si trova infatti in vendita tra 5 e 10 euro, attenzione però a quei rivenditori che cercano di approfittarsi dei consumatori più attenti al Pianeta e quindi esagerano con i prezzi.

Ma come si utilizza l’acido citrico per ottenere vetri splendenti e brillanti? Basta seguire questa facile ricetta:

  • Riempire un contenitore spray – meglio se riciclato, come ad esempio quello di un vecchio detersivo – con un litro d’acqua;
  • Aggiungere 1 cucchiaino di acido citrico;
  • Aggiungere 1 cucchiaino di sapone liquido ecobio oppure di detersivo per i piatti, sempre ecobio.

Dopo aver mescolato per bene il detergente fai da te, basta spruzzarlo sui vetri e passare un panno morbido, in microfibra oppure in cotone, per eliminare sporcizia e aloni al primo tentativo.

Pulire i vetri con l’acqua demineralizzata

Pulire i vetri, acqua demineralizzata

Forse non tutti sanno che l’acqua demineralizzata è perfetta per ottenere dei vetri brillanti, abbinata a pochissimo sapone ecobio. Ed è anche perfettamente sostenibile, poiché possiamo recuperare una delle tante fonti presenti in casa, evitando così gli sprechi idrici: l’acqua di condensa prodotta dai condizionatori, quella di sbrinamento dei frigoriferi o, ancora, l’acqua filtrata di origine piovana.

Ma come realizzare una ricetta fai da te, per una pulizia dei vetri senza stress?

  • Riempire un contenitore di mezzo litro di acqua demineralizzata, si può utilizzare anche un erogatore spray di riciclo, come un vecchio flacone di detersivo;
  • aggiungere un cucchiaino di detersivo per i piatti eco-bio.

Anche in questo caso, è più che sufficiente mescolare adeguatamente la soluzione, per poi spruzzarla direttamente sui vetri: in una sola passata, si toglieranno residui e aloni. E vi è anche un utile suggerimento per l’inverno, quando è più difficile asciugare i vetri: basta aggiungere un altro mezzo bicchiere d’acqua alla ricetta riportata poc’anzi.

Gli strumenti più adatti per lavare i vetri

La perfetta pulizia dei vetri non dipende unicamente dal detergente scelto, sempre fai da te oppure ecobio, ma anche dagli strumenti utilizzati. Sono infatti diverse le soluzioni che ci permettono di rendere non solo l’operazione più veloce, ma anche di ottenere vetri sempre splendenti e più a lungo puliti.

Panno in microfibra oppure in cotone

Panno vetri in cotone

Innanzitutto, per finestre e vetrate sempre splendenti è necessario utilizzare panni che siano al contempo assorbenti e lucidanti, senza però graffiare le superfici. La soluzione migliore è sicuramente quella del panno di microfibra che, data la sua struttura, è in grado di assorbire grandi quantità d’acqua, trattenere efficacemente lo sporco e lucidare il vetro. Poiché la microfibra è normalmente sintetica, tuttavia, è necessario scegliere produttori che impiegano fibre di riciclo.

Allo stesso modo, anche il cotone si rivela un ottimo alleato per la pulizia dei vetri. In particolare quello morbido e a trama stretta, che in casa possiamo recuperare creando degli scampoli da vecchie t-shirt o altri indumenti non troppo ruvidi. Assorbe egregiamente l’acqua ed è insuperabile nel rimuovere dai vetri ditate e aloni.

Il tergivetri per pulire le finestre

Tergivetri

Niente di più rapido che pulire grandi finestre e generose vetrate con un tergivetri, uno strumento che davvero velocizza tutte le operazioni di pulizia. Molto comune per detergere il parabrezza delle auto, lo si può utilizzare in casa in abbinato al proprio detergente fai da te.

L’efficacia di questo strumento è dovuta a una guaina in gomma che, aderendo perfettamente al vetro, raccoglie tutti i residui di sporco e impedisce il gocciolamento di acqua e detergenti. Basta una sola passata per ottenere superfici perfettamente pulite e, fatto non da poco, si tratta di uno strumento decisamente duraturo: lo si può riutilizzare centinaia di volte, finché il profilo in gomma non risulterà consumato.

Carta di giornale per pulire i vetri

Carta di giornale

Infine, si può recuperare un vecchio rimedio della nonna: la carta di giornale per pulire i vetri. Perché questo metodo sembra essere così efficace?

La carta comunemente utilizzata per stampare quotidiani è leggermente ruvida e altamente assorbente: questo vuol dire che, utilizzandola come se fosse un panno per pulire i vetri, non solo verrà raccolto sia lo sporco che il detersivo, ma non rimarranno nemmeno pelucchi come spesso accade con il cotone o la microfibra.

Sono però necessarie alcune precisazioni: innanzitutto, la carta di quotidiano degli anni delle nostre nonne era più spessa e grezza e, di conseguenza, risultava più indicata per assorbire acqua e sporco. Oggi invece si utilizza una carta più sottile, quindi conviene ripiegarla più volte su se stessa prima di utilizzarla sui vetri. Poi, si valuti il valore del riciclo: una volta a contatto con i detergenti, anche se naturali, difficilmente la carta potrà essere recuperata poiché tenderà a sbriciolarsi. Quindi si consiglia di ricorrere a questo metodo quando i vetri appaiono eccessivamente sporchi e le altre soluzioni non hanno funzionato: i quotidiani, infatti, è meglio consegnarli alle adeguate strutture di riciclo per ottenere nuova carta.

In definitiva, bastano davvero pochi accorgimenti per ottenere vetri brillanti e perfettamente puliti, con poco sforzo e a bassissimo impatto sull’ambiente!

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1 Comment

  • Reply
    giulia
    17 Gennaio 2018 at 16:09

    interessante quasi quasi le provo:D

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