Quanti ancora usano candeggina e ammoniaca per le pulizie domestiche? Per quanto questi prodotti siano pericolosi e davvero nefasti per l’ambiente, l’abitudine di farvi ricorso è dura a morire. Ad esempio, mi ha sempre incuriosito come molte persone nel tempo si convincano a passare ai prodotti ecologici per le pulizie, ma sull’uso di ammoniaca e candeggina rimangono irriducibili.
Per quanto le loro problematiche siano ampiamente note, queste sostanze rimangono per molti dei “must-have” delle pulizie (tossiche): il loro uso su pavimenti, superfici, sanitari e bucato è davvero molto diffuso. Forse perché si confonde tra disinfezione e pulito: per quanto si tratti di soluzione altamente disinfettanti, non hanno granché utilità contro lo sporco..
Ne ho parlato anche con Fabrizio Zago, chimico industriale e fondatore del portale EcoBioControl, che ha confermato la mia impressione: «Il concetto del bianco e del pulito è un meccanismo psicologico tipico degli italiani almeno dagli anni ’50; basti dire che siamo i maggior consumatori di prodotti a base di Sali d’ammonio, vedi i vari “Formio” (avete presente la pubblicità, “Uccide il 99,99% dei batteri”?).»
Peccato che queste idee così radicate siano dannose, perché ammoniaca e candeggina sono tra le sostanze più diffuse ma anche tra le più nocive, e non abbiamo nessuna giustificazione reale per utilizzarle. «L’ipoclorito di sodio, il principio attivo della candeggina, ad esempio è ottimo per sanificare l’acqua o disinfettare frutta e verdura nei Paesi più poveri come l’Africa. Nella nostra società abbiamo il problema contrario: disinfettiamo troppo, con la conseguenza che i bambini non riescono a sviluppare le difese immunitarie. Insomma, questi prodotti andrebbero utilizzati solo in casi eccezionali.»
Dello stesso parere è l’Istituto Superiore di Sanità, che raccomanda di fare attenzione ai prodotti per la pulizia, preferendo gli ingredienti naturali e utilizzando quelli più aggressivi solo se davvero necessario.
Vediamo allora, sempre insieme a Fabrizio Zago, quali sono i principali effetti negativi su salute e ambiente di ammoniaca e candeggina.
Ammoniaca: cos’è e pericoli
L’ammoniaca è una delle soluzioni tutt’ora più diffuse per le pulizie domestiche. Eppure è tossica e inquinante e potrebbe essere facilmente sostituita con altri prodotti. Vediamo con Zago quali sono i fattori a cui prestare attenzione.
Cos’è e perché si usa
L’ammoniaca è un composto di azoto diluito in acqua. Potete trovarla come componente di molti detersivi per vetri e specchi: sull’etichetta, verrà riportata con la dicitura “Ammonium hydroxide”.
Conosciuta sotto forma di sali di ammonio già in tempi antichissimi, molti la scelgono per le pulizie perché rappresenta un buon sgrassatore. «È sicuramente efficace già a piccole dosi», dice Zago. «Peccato sia anche molto tossica per uomo e ambiente».
Danni all’ambiente e pericoli per la salute
Quando si usa l’ammoniaca – e spesso se ne fa un vero e proprio abuso – ci dimentichiamo delle sue conseguenze sull’ambiente e sulla salute. Ad esempio, questa soluzione è tossica per gli organismi acquatici e per gli ecosistemi marini.
Non è però tutto: può infatti interagire con le micropolveri generando un particolato molto pericoloso. È una conseguenza negativa di cui si discute da tempo: qualche anno fa, ad esempio, un’intervista de La Stampa ai meteorologi del Centro Epson evidenziava che l’ammoniaca, contenuta in grandi quantità in alcuni fertilizzanti agricoli, rappresenta una delle principali fonti di inquinamento da polveri sottili della Pianura Padana.
E se i danni all’ambiente non fossero sufficienti per convincervi a scegliere alternative detergenti più sostenibili, basti pensare ai problemi per la salute. L’ammoniaca è infatti irritante per le vie respiratorie e, in casi gravi, può inasprire l’asma e causare anche edemi polmonari. Oltretutto, se in forma concentratata, al contatto con la pelle può provocare ustioni e, se entra negli occhi, può determinare lesioni alla cornea. e con gli occhi, perché può causare lesioni alla cornea. Una ricerca di EWG (Environmental Working Group) sottolinea, inoltre, come l’esposizione continuativa possa determinare danni al cervello.
Alternative green all’ammoniaca
Fortunatamente, esistono moltissime alternative più sostenibili con cui sostituire definitivamente l’ammoniaca. Anche nel suo uso più frequente, ovvero la pulizia di vetri, specchi e altre superfici dure della casa.
In questo articolo, ad esempio, vi propongo cinque consigli per pulire i vetri in modo naturale e senza conseguenze sull’ambiente e la salute: dall’acido citrico all’acqua demineralizzata, le alternative di certo non mancano!
Candeggina: cos’è e pericoli
Cos’è e perché si usa
Conosciuta anche come ipoclorito di sodio o varechina, la candeggina è il sale di sodio dell’acido ipocloroso. Sulle etichette la troviamo riportata con la dicitura “Sodium hypochlorite”: la soluzione che si trova in commercio non è pura ma sciolta in acqua, con una percentuale massima del 25%. Come spiega Zago, «è il disinfettate più potente, può distruggere anche il virus dell’HIV».
Usata soprattutto come disinfettante e come sbiancante, è contenuta in molti detersivi per il bucato o per le superfici, come i prodotti per i pavimenti. Da sfatare però il mito che sia un detergente: non è un tensioattivo, quindi non ha la capacità di rimuovere lo sporco; semmai lo disintegra, grazie al suo potente effetto ossidante. Attenzione, poi, perché rovina molti tipi di superfici e scolorisce i tessuti.
Danni all’ambiente e pericoli per la salute
Non è di certo un segreto, la candeggina è uno dei composti più dannosi per l’ambiente. «È molto inquinante, soprattutto per le acque e pericolosa per gli organismi acquatici.» Inoltre, i composti cloro-organici che si formano con il suo uso sono molto persistenti.
Come facile intuire, la candeggina è anche tossica per la salute, in particolare quando viene inalata: l’esposizione può causare irritazioni a occhi, bocca, asma e problemi respiratori. È dannosa soprattutto per i bambini, con cui si è dimostrata in grado di indebolire il sistema immunitario e, di conseguenza, spianare la strada alle infezioni come tonsillite, sinusite, otite e anche polmonite. In più è anche corrosiva: se può rovinare l’acciaio, figuriamoci cosa può fare sulla pelle!
Alternative green
Anche in questo caso, le alternative alla candeggina per le pulizie domestiche non mancano di certo. Dal percarbonato di sodio per smacchiare, fino agli sgrassatori ecobio per rimuovere l’unto dalle superfici della cucina, c’è l’imbarazzo della scelta: ve ne ho già parlato, peraltro, in questo articolo.
In alternativa, si può fare come consiglia Zago: «Si può scegliere la candeggina gentile, a base di acqua ossigenata. Disinfetta e sbianca come la candeggina classica ma senza inquinare».
In definitiva, non abbiamo davvero ragione di utilizzare senza sosta ammoniaca e candeggina per le pulizie domestiche: preserviamo l’ambiente, e la nostra salute, con proposte naturali, biodegradabili e a bassissimo impatto ambientale!
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