Che meraviglia il mare cristallino, ma sapete che ogni volta che facciamo le pulizie lo inquiniamo? Avete mai controllato la lista degli ingredienti dei detersivi che usate quotidianamente, in quelle che sono delle vere e proprie pulizie tossiche?
Qui su Ecocentrica più volte vi ho svelato le sostanze chimiche pericolose – sia a livello ambientale, che per la salute – che spesso sono contenute nei prodotti per la pulizia. Dal potere inquinante e irritante di candeggina e ammoniaca, fino all’ormai accertato potenziale cancerogeno della formaldeide: un vero e proprio killer silenzioso, inodore e incolore, rilasciato da detersivi e disinfettanti. E che dire, poi, di tensioattivi di sintesi, trielina, conservanti tossici, ethanolamine, allergeni del profumo e solventi?
Per questa ragione, è molto importante imparare a leggere le etichette dei prodotti, dove troviamo l’INCI – ovvero gli ingredienti scelti dal produttore – così da ridurre i rischi. Ma a quali composti dobbiamo prestare maggiore attenzione?
Le pulizie tossiche in casa: la lista degli ingredienti
Come vi ho già accennato, nei detergenti che utilizziamo quotidianamente sono presenti numerosi composti non propriamente salutari e, purtroppo, dannosi anche per l’ambiente. Nella maggior parte dei casi, si tratta infatti di contaminanti marini: una volta finiti negli scarichi, rischiano di alterare gli ecosistemi acquatici, con effetti a dir poco devastanti.
E sul fronte della salute non va di certo meglio: ci sottoponiamo ogni giorno a un mix di veleni, che contamina gli ambienti interni e può rivelarsi pericoloso per il nostro benessere. Non a caso, il Centro Antiveleni di Milano spiega come un terzo degli avvelenamenti domestici sia proprio causato dall’abuso – o dall’utilizzo scorretto – di prodotti per la pulizia.
Ho già accennato in apertura a candeggina, ammoniaca, formaldeide e tensioattivi di sintesi. Tutti questi prodotti vengono normalmente proposti al pubblico in modo rassicurante – ad esempio puntando sul fatto siano in grado di “sterminare il 99.9% dei batteri” – ma a quale costo? Certo, i microrganismi verranno debellati (anche quelli buoni che fanno bene alla nostra salute) ma, al loro posto, ci ritroveremo con le superfici contaminate da una grande quantità di sostanze chimiche tossiche e aggressive, che inaliamo e ingeriamo.
Per difenderci dall’avvelenamento domestico, ho quindi voluto preparare per voi una lista dei più comuni e pericolosi ingredienti chimici contenuti nei prodotti per la pulizia della casa, affinché sia semplice controllare l’INCI al momento dell’acquisto.
Tensioattivi di derivazione petrolchimica
tensioattivi sono delle sostanze – sia naturali che di sintesi – pensate per ridurre la tensione superficiale dei liquidi e, in questo modo, rendere più semplice il distacco dello sporco. Possono essere ionici, neutri oppure anfoteri: nei prodotti per la pulizia sono maggiormente presenti i primi, divisi in anionici e cationici. Ma come riconoscerli?
- INCI dei tensioattivi: in genere quelli con il suffisso -eth (come Laureth) sono etossilati, ovvero di derivazione petrolchimica.
Formaldeide
Nota anche come formalina, la formaldeide è una sostanza chimica dalle elevate proprietà antibatteriche e antimuffa. Si tratta di un composto tossico, che deve essere maneggiato con cura, e che può essere presente anche nei detersivi, sotto forma di conservanti.
- INCI della formaldeide: in genere sono presenti dei conservanti cessori di formaldeide, normalmente indicati in etichetta come Imidazolidinyl urea e Diazolidinyl urea, Benzyl Hemiformal, DMDM Hydantoin, Quaternium-15, 2-Bromo-2-Nitropoane-1,3-Diol (Bronopol), Sodium hydroxymethyl glycinate.
Candeggina e ammoniaca
Candeggina e ammoniaca sono due elementi molto diffusi nelle soluzioni per la pulizia della casa, anche se non sempre hanno una precisa utilità pulente. La candeggina, in particolare, non rimuove lo sporco, ma è un potentissimo disinfettante. Entrambe hanno effetti irritanti per le vie respiratorie, possono danneggiare pelle e mucose e non vanno mai utilizzate insieme, poiché potrebbero rilasciare delle esalazioni davvero pericolose. Ma come vengono riportati in etichetta?
- INCI della candeggina: la troviamo come Sodium hypochlorite;
- INCI dell’ammoniaca: viene riportata come Ammonia o Ammonium Hydroxide.
Profumi
I profumi di sintesi utilizzati all’interno dei detergenti per la casa possono avere effetti allergizzanti. Purtroppo, sotto una certa quantità vengono identificati in etichetta semplicemente come Parfum, quindi non è sempre possibile comprendere quale sostanza sia stata utilizzata. Tuttavia, vi sono 26 sostanze – sia sintetiche che naturali – note per poter scatenare allergie:
- Alpha-isomethyl ionone, Amyl cinnamal, Amylcinnamyl alcohol, Anise alcohol, Benzyl alcohol, Benzyl benzoate, Benzyl cinnamate, Benzyl salicylate, Butylphenyl methylpropional, Cinnamal, Cinnamyl alcohol, Citral, Citronellol, Coumarin, Eugenol, Evernia furfuracea, Evernia prunastri, Farnesol, Geraniol, Hexyl cinnamal, Hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyde, Hydroxycitronellal, Isoeugenol, Limonene, Linaool, Methyl 2-octynoate.
Triclosan
Il triclosan è un derivato del fenolo, usato ormai da decenni nella produzione di detergenti per la casa e per il corpo, compresi i dentifrici. Questo perché ha un potere estremamente antibatterico. Sembra che questa sostanza possa avere effetti negativi sulla salute – se impiegata però in grandi quantità – anche se gli studi non sono ancora conclusivi. Al momento, però, è emerso che la sua azione è talmente potente da inibire addirittura gli antibiotici.
- INCI: Triclosan.
La lista delle sostanze tossiche è certamente più estesa, tuttavia questi rappresentano i composti che più frequentemente sono presenti in detersivi e prodotti analoghi. Controlliamo quindi sempre le etichette e, per le nostre pulizie domestiche, affidiamoci sempre a rimedi naturali oppure soluzioni ecobio!
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