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Errori nelle pulizie domestiche: ecco i più comuni


Quali sono gli errori più comuni nelle pulizie domestiche? Se siete lettori abituali di Ecocentrica, sapete che ormai da decenni mi sono convertita alle pulizie ecologiche: ho messo al bando detergenti chimici, che troppo spesso contengono sostanze inquinanti per l’ambiente e per l’aria di casa che respiriamo ogni giorno, nonché nocive per la salute. Le alternative ormai non mancano, tra le ottime referenze della detergenza ecologica e la possibilità dell’autoproduzione, che permette anche un bel risparmio!

Niente mi renderebbe più felice di sapere che, anche grazie a questo blog, avete fatto delle pulizie domestiche a basso impatto ambientale una sana abitudine. Comprensibilmente, il rischio di commettere qualche sbaglio è sempre dietro l’angolo: un vero peccato, perché un risultato non soddisfacente potrebbe convincere qualcuno che i detergenti naturali non siano all’altezza di quelli “classici”. Così ho deciso di raccogliere i falsi miti più diffusi, in Rete ma anche per sentito dire, e vedere insieme perché sono credenze senza fondamento.

I 5 errori nelle pulizie domestiche da correggere subito

Come ho già accennato, in fatto di pulizie domestiche ci sono falsi miti duri a morire. A volte perché consuetudini in famiglia, altre perché trovati online, questi sbagli non solo non portano al livello di pulizia sperato, ma in alcuni casi possono causare danni anche all’ambiente. Ecco, allora, i 5 errori più comuni.

Aceto per le pulizie ecologiche? Non sempre

Aceto per le pulizie

L’aceto è un ingrediente economico, sempre presente nelle case, e multiuso: può essere infatti utilizzato per pulire molte superfici. Eppure, ha anche qualche difetto. Uno su tutti: può essere corrosivo sui materiali più delicati. Non solo per non rovinarli, ma anche perché potrebbe liberare nichel, responsabile di allergie e dermatiti da contatto in caso di esposizione prolungata!

Il famoso chimico Fabrizio Zago, all’uso dell’aceto, preferisce l’acido citrico, anche per un altro motivo: è molto meno impattante e meno tossico per gli organismi acquatici.

Il miglior ammorbidente naturale? Non è il bicarbonato

Ammorbidente

Il bicarbonato impedisce la proliferazione batterica – non a caso, è anche un ottimo deodorante naturale.

Non ha però nessun potere come ammorbidente.In Rete spesso viene citato l’acido citrico come utile ammorbidente per i panni. In realtà, non presenza specifiche proprietà ammorbidenti, bensì aiuta a eliminare i residui di detersivo e di calcare dai capi, rendendoli indirettamente più morbidi e quindi va bene. Se lo si desidera un effetto ammorbidente – sarebbe più indicato il percarbonato di sodio – basta versarne un cucchiaio nella vaschetta dell’ammorbidente, aggiungendo un altro mezzo bicchiere di soluzione diluita al 15% se l’acqua è particolarmente dura.

Errori da evitare nella pulizia dei vetri

Errori nella pulizia dei vetri

Pulire i vetri è una delle operazioni più noiose e difficili: bastano una ditata o un po’ di pioggia per rovinare il lavoro fatto, con degli antiestetici aloni. Bisogna però resistete alla tentazione di utilizzare i classici detergenti per vetri, che promettono pulizia e azione antistatica con poca fatica: questi prodotti contengono la più alta percentuale di COV (Composti Organici Volatili), un insieme di inquinanti che comprendono anche sostanze nocive per l’uomo. Meglio evitare anche l’ammoniaca, spesso considerato l’ingrediente di elezione per vetri e specchi, ma che può invece segnare le superfici, oltre ad essere irritante per le vie respiratorie.

In un mio precedente articolo, trovate due facili ed ecologiche ricette per dei vetri sempre brillanti. La prima prevede l’utilizzo dell’acido citrico. È sufficiente mescolare in un contenitore spray riempito con un litro d’acqua:

  • un cucchiaino di acido citrico;
  • un cucchiaino di sapone liquido ecobio o di detersivo per piatti, sempre ecobio.

In alternativa, si può provare con l’acqua demineralizzata. Basta aggiungere un cucchiaino di detersivo per piatti ecobio a un litro d’acqua, da versare poi in un contenitore spray.

Per pulire finestre, specchi e altre superfici in vetro usiamo queste soluzioni approfittando di un panno morbido in microfibra o, ancora, di panni in cotone se non lasciano peli: possiamo scegliere anche tessuti riciclati, come una vecchia t-shirt.

Acido citrico per pulire i pavimenti? Non sempre è adatto

Errori di pulizia, pavimenti

L’acido citrico è un ottimo alleato delle pulizie ecologiche e può essere utilizzato in moltissimi modi: come anticalcare, “brillantante”, cura-lavatrice e lavastoviglie ed è ottimo per sostituire l’aceto, ad esempio per le pulizie dei vetri o delle superfici dure. Non sempre è però la migliore soluzione per lavare i pavimenti: poiché acido, potrebbe danneggiare materiali delicati, come marmo e granito.

In questi casi, vi consiglio delle facili ricette di cui vi ho già parlato qui su Ecocentrica. Per il marmo si può procedere con:

  • un bicchiere di alcol alimentare;
  • una tazzina di bicarbonato di sodio;
  • una o due tazzine di scaglie di sapone di Marsiglia;
  • tre litri d’acqua.

Per il granito e la pietra naturale, possiamo invece utilizzare:

  • 2 cucchiai di bicarbonato;
  • 10 cucchiai di alcol alimentare;
  • 2 cucchiai di scaglie di sapone di Marsiglia;
  • 3 litri d’acqua.

Mai usare detersivi aggressivi e inquinanti, nemmeno occasionalmente

Detersivi aggressivi

cologiche, ma in alcuni casi la candeggina ci vuole per forza…”. Quante volte l’ho sentito dire? Sfatiamo questo mito: non abbiamo bisogno di sanificare casa come se fosse in ospedale, neanche di questi tempi! Senza contare che troppo spesso la candeggina viene utilizzata a sproposito, come detergente, quando in realtà non ha nessuna efficacia sullo sporco. 

Tanti rischi, non giustificabili: oltre ad essere molto inquinante per gli ambienti acquatici, la candeggina è una delle sostanze più pericolose che possiamo avere in casa, come spiegato dal Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano. Nel 90% dei casi, le richieste di aiuto sono dovute ad avvelenamente domestici, un terzo per prodotti usati per le pulizie. Ecco perché non posso che consigliarvi, ancora una volta, di abbandonare detergenti chimici aggressivi e orientarvi verso i prodotti naturali al 100%.

Vi state chiedendo come riconoscere un detergente davvero ecologico? Se ha una certificazione come Ecolabel, AIAB Detergenza Pulita, ICEA Eco Bio Detergenza, andate sul sicuro. Ma attenzione a non farvi attrarre da quelle che chiamo “eco-furbate”, come etichette dipinte di verde e ingredienti naturali pubblicizzati in bella mostra, ma poca sostanza. 

Per i prodotti di pulizia non c’è una norma stringente come quella dei cosmetici, i quali devono avere sempre l’INCI in etichetta, i produttori sono però obbligati a riportare la composizione su un sito web: se riuscite a trovarla – la trasparenza non è così scontata -, potete analizzare gli ingredienti tramite EcoBioControl di Fabrizio Zago, che ha una sezione apposita per i detergenti. In altre parole, informarsi è il modo migliore per delle pulizie sempre amiche dell’ambiente e della salute!

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