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Errori nelle pulizie domestiche: ecco i più comuni!

Vi siete convertiti ai detergenti eco? Attenzione a non commettere questi errori, perché correte il rischio di non pulire efficacemente o di inquinare l’ambiente.

Se siete lettori abituali di Ecocentrica, sapete che ormai da diversi anni mi sono convertita alle pulizie ecologiche: ho messo al bando detergenti chimici, che troppo spesso contengono sostanze inquinanti per l’ambiente e per l’aria di casa che respiriamo ogni giorno, nonché nocive per la salute. Le alternative ormai non mancano, tra le ottime referenze della detergenza ecologica e la possibilità dell’autoproduzione (che permette anche un bel risparmio!).

Niente mi renderebbe più felice di sapere che, anche grazie a questo blog, avete fatto delle pulizie domestiche a basso impatto ambientale una sana abitudine. Come in tutte le cose, però, il rischio di commettere qualche sbaglio è sempre dietro l’angolo: un vero peccato, perché un risultato non soddisfacente potrebbe convincere qualcuno che i detergenti naturali non sono all’altezza di quelli “classici”. Così, ho deciso di dedicare un post ai falsi miti più diffusi, in rete ma anche per sentito dire, e vedere insieme perché sono credenze senza fondamento.

Ecco 5 errori nelle pulizie domestiche, e come correggerli subito!

L’aceto come ingrediente per le pulizie ecologiche? Dipende

Un ingrediente economico, sempre presente nelle case, e multiuso: può essere utilizzato per pulire molti tipi di pavimenti, i vetri, le superfici… ma qualche difetto ce l’ha. Uno su tutti, è corrosivo, quindi non può essere utilizzato su alcuni materiali: anche se ha azione anticalcare, meglio evitare di applicarlo sui metalli come la rubinetteria. Non solo per non rovinarli, ma anche perché potrebbe liberare Nichel, responsabile di allergie e dermatiti da contatto in caso di esposizione prolungata!
Il famoso chimico Fabrizio Zago, all’uso dell’aceto, preferisce l’acido citrico, anche per un altro motivo: è meno inquinante e meno tossico per gli organismi acquatici.

Il miglior ammorbidente naturale non è il bicarbonato

Il bicarbonato impedisce la proliferazione batterica (non a caso è anche un ottimo deodorante naturale!), quindi può essere utile aggiungerne un paio di cucchiai direttamente nel cestello della lavatrice per igienizzare il bucato. Non ha però nessun potere come ammorbidente!
Il miglior ingrediente per questo scopo è senza dubbio l’acido citrico: utilizzatene 10 g, da sciogliere in 100 ml di acqua, per ogni lavaggio.

Errori da evitare nelle pulizie dei vetri

È una delle operazioni più difficili, perché bastano una ditata o un po’ di pioggia per lasciare antiestetici aloni e rovinare così il lavoro fatto. Resistete alla tentazione di utilizzare i classici detergenti per vetri, che promettono pulizia e azione antistatica con poca fatica: questi prodotti sono quelli che contengono la più alta percentuale di COV (Composti Organici Volatili), un insieme di inquinanti che comprendono anche sostanze nocive per l’uomo. Meglio evitare anche l’ammoniaca, spesso considerato l’ingrediente di elezione per vetri e specchi, ma che può invece segnare le superfici, oltre ad essere irritante per le vie respiratorie.
In questo post trovate i miei consigli per le pulizie ecologiche dei vetri: degli ottimi detergenti completamente naturali e una semplice ricetta fai da te, a base di alcol e aceto. Solo un altro paio di raccomandazioni per evitare errori durante le pulizie dei vetri: mai lavarli in una giornata di sole battente (farebbe asciugare il detergente troppo in fretta, e gli aloni sarebbero inevitabili) e non utilizzare spugnette abrasive; l’ideale è un panno in microfibra, ma anche una classica t-shirt in cotone può andare bene, nonché i fogli di giornale!

Acido citrico per pulire i pavimenti. Ma non tutti…

L’acido citrico è un ottimo alleato delle pulizie ecologiche, e può essere utilizzato in moltissimi modi: come ammorbidente, anticalcare, brillantante, cura lavatrice e lavastoviglie, aiuta a disincrostare e liberare gli scarichi otturati, è ottimo per sostituire l’aceto ad esempio per le pulizie dei vetri o dei pavimenti. Sulle piastrelle o sul gres porcellanato, ad esempio, potete strofinare un panno imbevuto in una soluzione al 15% di acido  citrico (15 g di polvere e 850 ml di acqua calda).
Come tutti gli acidi, però, è da evitare sui pavimenti in materiali delicati, come marmo e granito: su queste superfici potete invece utilizzare un detergente fai da te a base di sapone di Marsiglia. Versate 3 litri d’acqua in un secchio, aggiungete 2 cucchiai di bicarbonato, 10 cucchiai di alcol (meglio se alimentare e biologico) e 2 cucchiai di sapone di Marsiglia in scaglie.

No ai detergenti aggressivi e inquinanti (neanche occasionalmente)

“Va bene le pulizie ecologiche, ma in alcuni casi la candeggina ci vuole per forza…”
Quante volte l’ho sentito dire? Sfatiamo questo mito: non abbiamo bisogno di sanificare casa come se fosse in ospedale, neanche di questi tempi! Senza contare che troppo spesso la candeggina viene utilizzata a sproposito, come detergente, quando in realtà non ha nessuna efficacia sullo sporco. Tanti rischi, non giustificabili: oltre ad essere molto inquinante per gli ambienti acquatici, è una delle sostanze più pericolose che possiamo avere in casa, come mi ha raccontato il Dirigente del Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano (leggete tutto nel post sugli avvelenamenti domestici). Nel 90% dei casi, le richieste di aiuto che ricevono sono per intossicazioni in ambito casalingo, e un terzo di queste sono causate proprio dai prodotti per la pulizia.
Ecco perché non posso non consigliarvi, ancora una volta, di abbandonare detergenti chimici aggressivi e orientarvi verso i prodotti naturali al 100%!

Vi state chiedendo come riconoscere un detergente davvero ecologico? Se ha una certificazione come Ecolabel, AIAB Detergenza Pulita, ICEA Eco Bio Detergenza, andate sul sicuro; attenzione a non farvi attrarre da quelle che chiamo “eco-furbate”, come etichette dipinte di verde e ingredienti naturali pubblicizzati in bella mostra, ma poca sostanza. Per i prodotti di pulizia non c’è una norma stringente come quella dei cosmetici, i quali devono avere sempre l’INCI in etichetta; i produttori sono però obbligati a riportare la composizione su un sito web: se riuscite a trovarla (la trasparenza non è così scontata), potete analizzare gli ingredienti tramite EcoBioDizionario di Fabrizio Zago, che ha una sezione apposita per i detergenti.
A breve comunque approfondiremo anche il tema dei detersivi solo apparentemente naturali: imparare a riconoscerli è la regola n.1 per evitare errori nelle pulizie ecologiche!

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