Il nostro amico cane tollera poco i rumori forti, in particolare quelli improvvisi e repentini come i suoni
prodotti da un temporale. Tuoni, fulmini, saette agitano l’animo anche del cane più placido e rilassato,
costringendolo a rimanere in allerta e sull’attenti. Tutta colpa dei sensi super sviluppati del quadrupede di affezione, che tendono ad amplificare i suoni e i frastuoni. Inoltre, l’olfatto allerta sul cambio del meteo,
perché i profumi scatenati da un acquazzone in arrivo sono inevitabilmente captati dal tartufo del cane.
L’aria si carica di elettricità, favorendo una reazione di tensione. È necessario supportarlo nel modo
giusto, ecco perché e come farlo.
Cani, perché hanno paura del temporale
Cani e temporali un binomio che non sempre riesce a convivere, molti esemplari subiscono il cambio del meteo con ansia e paura. Alcuni sviluppano vere e proprie reazioni di terrore o fobie profonde, condizioni che non vanno assolutamente minimizzate o trascurate. La paura dei temporali è legata al timore dei rumori forti, come ad esempio gli stessi fuochi d’artificio o l’aspirapolvere in azione. Ma vi siete mai chiesti cosa produce questa risposta, a volte estrema? I veterinari concordano sul fatto che la responsabilità sia da imputare alla presenza di un mix di fattori, non solo il rumore ma anche lampi e cambi di pressione.
Un insieme di elementi amplificati dall’estrema sensibilità del cane stesso, in particolare dall’olfatto e
dall’udito che sono sviluppatissimi. Tutto risulta accentuato e scatena nel quadrupede una reazione di allerta, che appare sul chi va là e sull’attenti. Tanto da vivere la situazione come un pericolo e per questo
mettendosi in guardia, aumentando uno stato di ansia personale che non riesce a placare. Mettendo in atto una serie di comportamenti precisi, come:
- cercare un luogo nascosto o riparato dove nascondersi come l’angolo di una stanza, la parte inferiore di un mobile o del tavolo;
- correre per casa senza pace, cercando una via di fuga e per questo grattando porte e mobili;
- abbaiare in modo continuativo e spaventato;
- mordere le zampe, la coda o leccarsi il corpo attuando un atteggiamento ossessivo-compulsivo;
- ansia estrema con respirazione affannosa e casuale, con rilascio di urina e feci;
- cercare di saltare tra le braccia del proprietario.
Nei casi più estremi l’ansia sovrasta il comportamento consueto e il cane non ascolta i comandi, ma si
spinge a cercare un riparo oppure la fuga. In questi casi è importante supportarlo e aiutarlo evitando
sgridate inutili, oppure di coccolarlo eccessivamente nutrendo così la sua ansia. Senza lasciarlo da solo o
mostrando un comportamento preoccupato.
Cani, come aiutarli se hanno paura dei temporali
Quando scatta il momento temporale è importante supportare il vostro quadrupede di casa, mettendo in pratica una serie di accorgimenti utili per la sua serenità emotiva. Ad esempio, evitando di lasciarlo a casa da solo, ma comportandovi in modo normale e il più pacifico possibile. Chiudendo anche le finestre e abbassando le tapparelle, per poi accendere la televisione o la radio così da ridurre il rumore dei tuoni, anche se solo in parte.
Distraendolo con un giochino o con un’attività che possa catturare la sua attenzione. E se invece preferisce nascondersi create un angolino comodo e riparato, dove possa intrufolarsi e sentirsi protetto: la panic room! Che ovviamente è meglio scelga da solo ma potete aiutarlo a identificarla. Spesso vanno bene sgabuzzini, la base della doccia, un angolo sotto il tavolo, l’interno di una cabina armadio o la parte inferiore di un mobile, solo per citarne alcuni.
Evitate carezze e coccole di troppo che potrebbero solo nutrire la sua ansia, ma premiatelo con un biscottino quando si mostra sereno e calmo. E se tutto questo non dovesse bastare chiedete consiglio all’ educatore di fiducia che potrà suggerire il prodotto più adatto, magari un calmante naturale perfetto per rasserenarlo.
Amare il vostro quadrupede significa prendersene cura anche nei momenti di massima ansia, affrontando
insieme la fobia del temporale così da guidarlo correttamente verso la tranquillità emotiva.
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