Lavare il cane in casa è possibile, ne so qualcosa anch’io vista la routine da tempo impostata con Jack. A
differenza di Viola, che ancora fatica a farsi manipolare e spazzolare, l’adorabile Jack è un cane molto
equilibrato e per questo si sottopone al bagno casalingo senza troppe storie. Ovviamente prima
di ogni lavaggio mi procuro per tempo tutti gli accessori necessari, non solo gli asciugamani di rito e i
prodotti per la detersione. Ma passo del tempo a spazzolare il pelo prima di ogni bagnetto, così da
eliminare tutto il manto ormai morto e parte integrante della muta stagionale.
Alleggerendo il mantello dalla polvere e dalla sporcizia, eliminando anche eventuali nodi presenti, e creando anche un momento di coccole. Lavare in casa il proprio amico a quattro zampe è un’operazione utile e facile ed economica. Ma prima di affrontare il tutto è importante considerare alcuni fattori come ad esempio la lunghezza del pelo, la presenza di uno spazio adeguato, oltre a utilizzare i giusti prodotti per la detersione. Senza dimenticare l’indole stessa del vostro amico, se gli piace l’acqua, se può sopportare il bagno, se ama farsi manipolare e spazzolare, oppure se è meglio utilizzare un asciugacapelli o un asciugamano.
Come preparare il cane al bagnetto
Per prima cosa è importante preparare il cane al rituale del bagno casalingo e, come accennato, mi occupo personalmente di spazzolare il manto di Jack. Così da rimuovere la presenza di sporcizia, polvere, fango e terriccio secco, eliminando anche tutto il pelo morto frutto della muta stagionale. Questo facilita
l’operazione stessa del lavaggio, e agevola anche una crescita sana del sottopelo.
Per effettuare l’operazione è fondamentale considerare il carattere del quadrupede di casa, se come Jack
ama farsi manipolare e spazzolare. Se non disdegna la presenza dell’acqua e accetta di buon grado il rituale del bagno casalingo, perché è un cane dall’indole serena e ben bilanciata. Prima di effettuare il lavaggio procuratevi anche tutta l’attrezzatura necessaria, magari disponete tanti asciugamani e tappetini
direttamente sul pavimento così da proteggerlo quando si scrollerà a fine lavaggio.
Accessori, prodotti e attrezzatura per il bagno
Procuratevi tutti gli accessori e l’attrezzatura per il lavaggio, partendo dallo spazio dedicato
all’operazione come la vasca o la doccia di casa con tanto di base antiscivolo. Oppure acquistando
una vasca per cani che possa risultare resistente e adeguata al formato stesso del vostro amico, in
particolare se il cane è molto vivace e ama saltare. Il momento del bagno deve risultare come un
rituale familiare, positivo, che lo faccia a sentire bene e senza procurargli stress. Per questo è bene
accompagnare il tutto con coccole e parole dolci, evitando così che il cane si agiti.
Versate l’acqua a una temperatura adeguata, tendente al tiepido, preparando anche i prodotti per la detersione. Sceglierli è facile, basta rivolge l’attenzione a detergenti eco-bio realizzati con ingredienti naturali, privi di sostanze chimiche nocive per loro e per l’ambiente. Possibilmente senza profumo, dato che i cani sentono molto di più e diventa troppo aggressivo per loro che vivono di odori. È possibile utilizzare anche prodotti per l’utilizzo umano, ma solo delicati e naturali, il cane ha un pH cutaneo alcalino mentre l’uomo uno leggermente acido, per questo è importante che Fido possa contare sulla presenza di prodotti specifici per la sua cute.
Come lavare il cane in casa: regole e consigli
A questo punto si passa al prodotto per la detersione, che si può applicare con le mani oppure con uno spruzzino dopo aver diluito il tutto con acqua. Massaggiandolo e distribuendolo lungo il corpo ma evitando di bagnare il muso, per non innervosirlo e causare fastidio a occhi e orecchie. Quando sarà ben insaponato passate al risciacquo con l’aiuto di una ciotola, delle mani e di una spazzola, o anche con il doccino impostato su un getto delicato, ma solo se il cane tollera il tutto.
Lavato e pulito il vostro amico andrà asciugato con un buon asciugamano, così da tamponare l’umidità in eccesso per poi consentirgli di completare il tutto rotolandosi su quelli stesi per terra. Ovviamente ogni cane reagisce in modo differente, alcuni amano il tepore e il getto minimo di un asciugacapelli, altri preferiscono le coccole e le strofinate di un morbido asciugamano. Potete completare il tutto passando il muso e le orecchie con un panno umido, così da detergerlo senza bagnarlo eccessivamente.
Lavare il vostro cane diventerà un’abitudine positiva aumentando e rinforzando l’interazione e il legame
tra voi. Non esiste una tempistica standard, la frequenza del lavaggio può variare in base alla razza, alla
lunghezza del pelo, alle caratteristiche della cute, all’età o alla presenza di patologie e allergie e a quanto si sporcano ! Ma la regola vorrebbe che i cani fossero lavati solo con il cambio di stagione ovvero 4 volte
all’anno, questo perché lavare troppo spesso il cane, o con i detergenti sbagliati, può alterare il film lipidico che protegge la sua pelle, provocando dermatiti o infiammazioni.
Ricordate che il cane non si lava mai se ha mangiato da poco, ovvero prima delle 3 ore necessarie per la digestione, oppure se è stato trattato con antiparassitari. In questi ultimi due casi è meglio attendere dai 7 ai 15 giorni. E nel caso dei cuccioli il bagnetto non va fatto prima dei sei mesi.
Lavare il cane in casa è un’esperienza importante perché gli consente di affrontare il tutto in un ambiente
familiare, riducendo al minimo ansia e stress. Non esagerate con i lavaggi per non ridurre il naturale strato di grasso che protegge la cute del cane stesso e non forzatelo se non ne ha voglia, o se non ama l’acqua. In particolare se non adora farsi manipolare, perché non è abituato, perché magari proviene da una situazione di disagio e randagismo. Come la mia Viola. Prima di pensare al bagno pensate al benessere emotivo del vostro cane, domandandovi perché non ama il contatto e l’acqua, e consultando un educatore o un esperto di comportamento canino. Un aiuto utilissimo che potrà guidarvi verso la serenità reciproca.
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