Gennaio è da sempre il mese dei buoni propositi: con l’arrivo dell’anno nuovo, ci ritroviamo infatti a pensare a tutti i traguardi che vorremmo raggiungere, magari anche con un cambio importante di stile di vita. E per quanto non sempre nei mesi successivi riusciamo a realizzare gli obiettivi che ci siamo posti, l’occasione rimane comunque utile per una piccola rivoluzione ambientale. Proprio così: perché non approfittare dell’anno nuovo per rendere la nostra vita più ecocentrica, modificando delle abitudini quotidiane che possono però fare la differenza per la tutela dell’ambiente?
Di fronte a problematiche macroscopiche come quelle che stiamo vivendo – dalla crisi energetica ai cambiamenti climatici – spesso dimentichiamo l’importanza dei piccoli passi. Quelle abitudini quotidiane a cui non prestiamo troppa attenzione, o che addirittura possono sembrare banali, ma che in realtà possono davvero aiutare l’ambiente. Per questa ragione, ho voluto preparare per voi alcuni consigli per rendere questo 2023 più ecocentrico e più sostenibile, partendo proprio dalle nostre consuetudini domestiche.
Risparmiare energia e gas: un buon proposito irrinunciabile
Non è di certo un segreto: uno dei problemi maggiori che abbiamo sperimentato nel 2022, e che probabilmente ci accompagnerà per gran parte del 2023, è quello della grave crisi energetica che ha colpito l’Europa. Tra tensioni internazionali e scarsità di materie prime fossili, i prezzi delle forniture – sia dell’energia che del gas – sono saliti alle stelle. E questo ci impone una riflessione non solo a livello economico, con utili consigli per ridurre la spesa, ma anche sul fronte ambientale: fin quanto potremmo proseguire, senza affrontare con serietà la questione della decarbonizzazione?
Nel nostro piccolo, possiamo però fare tanto. Gli sprechi di energia all’interno della casa sono davvero molti e, oltre a pesare sulla bolletta, hanno un impatto non indifferente sull’ambiente. Ma cosa fare per risparmiare energia e gas?
- Evitare i consumi fantasma: spesso non ce ne accorgiamo, ma le nostre case vivono letteralmente di consumi fantasma. Basti pensare ai dispositivi in stand-by che, giusto per regalarci la possibilità di accendere un elettrodomestico senza troppe attese, consumano energia 24 ore su 24;
- Migliorare l’efficienza degli elettrodomestici: il vecchio frigorifero che utilizziamo da decenni può sembrare indistruttibile, ma è davvero utile sul fronte dei consumi? Cerchiamo di scegliere apparecchi sempre di classe “A+++”, sostituiamo le vecchie lampadine con soluzioni LED e favoriamo l’illuminazione naturale: potremo risparmiare anche il 25% dei nostri consumi annui;
- Abbassare il termostato: indipendentemente si possegga una caldaia elettrica oppure a gas, mantenere una temperatura troppo elevata in casa non fa bene né a noi, né all’ambiente. Ridurre il termostato anche solo da 21 a 19 gradi ci permette di consumare il 7% di gas e quasi il 10% di energia in meno. Non ci accorgeremo praticamente della differenza, eppure per l’ambiente sarà un grande regalo;
- Usare le tende termiche: come gestire il freddo d’inverno e il caldo in estate, senza continuamente tenere a livelli folli sia il riscaldamento che il condizionatore? Un aiuto ci arriva dalle tende termiche, delle soluzioni pratiche che ci aiutano ad aumentare l’isolamento termico della casa. Nelle stagioni fredde ci aiutano a evitare di disperdere il calore dagli ambienti e massimizzano l’irrorazione solare. In quelle calde, per contro, evitano il surriscaldamento delle stanze;
- Aggiornare gli impianti: per coloro che ne hanno la possibilità, aggiornare gli impianti – magari approfittando anche di qualche bonus statale – permette di ridurre i consumi anche del 40%. In particolare con l’installazione di moderne caldaie a condensazione, dall’emissione ridotta di fumi, o meglio ancora con le pompe di calore;
Scegliere fonti rinnovabili: se non si ha la possibilità di produrre autonomamente energia, magari con un piccolo impianto fotovoltaico, si può optare per forniture da fonti al 100% rinnovabili. Per un’energia davvero a basse emissioni.
Sprecare meno acqua, per evitare gli errori del 2022
Mai come nel 2022 abbiamo dovuto fare i conti con il problema della siccità, una grave carenza di acqua potabile che ci ha coinvolti dalla primavera inoltrata fino all’autunno. E per quanto sia forse presto per fare previsioni per questo 2023, è bene giocare d’anticipo per evitare di commettere gli stessi errori. Certo, la nostra rete idrica è un vero e proprio colabrodo – si perde il 39% d’acqua a livello nazionale, quasi il 70% in alcune regioni del sud – e questo è un problema su cui il singolo cittadino ha ben poco potere. Ma anche i buoni propositi domestici possono fare la differenza:
- Riutilizziamo l’acqua di cottura: non tutti forse ne sono al corrente, ma l’acqua di cottura di molti cibi può essere riutilizzata per altri scopi. L’acqua della pasta, ad esempio, è ricca di amido che facilita la pulizia delle stoviglie. Quella ricavata dalla bollitura delle verdure – purché non salata – è invece ricca minerali e principi nutritivi utili alle nostre piante, un vero e proprio fertilizzante di riciclo;
- Recuperiamo l’acqua inutilizzata: quante volte apriamo i rubinetti della doccia e attendiamo lunghi minuti l’arrivo dell’acqua calda? Così facendo, sprechiamo anche 15 litri di questa preziosa risorsa: raccogliamola in un catino e utilizziamola per le pulizie domestiche oppure per annaffiare le piante. Ancora, sapete che l’acqua che si accumula nel serbatoio del condizionatore è demineralizzata e può essere usata per lavare i pavimenti, l’automobile e tutte le altre superfici dure della casa?
- Catturiamo la pioggia: se si dispone di un piccolo giardino, ma anche di una grande terrazza, perché non approfittarne per “catturare” la pioggia? Basta un contenitore sufficientemente capiente, come un vecchio barile, e avremo a disposizione tanta acqua per irrigare l’orto o annaffiare le piante anche nei periodi di grande siccità.
Plastica? Solo quando è indispensabile
La plastica rappresenta uno dei rifiuti ambientali più diffusi e, purtroppo, anche più difficile da gestire. Può impiegare anche 600 anni per degradarsi nell’ambiente, senza nemmeno contare il problema delle microplastiche, ormai ubiquitarie su tutto il Pianeta. Un buon proposito di questo 2023, di conseguenza, è quello di farvi ricorso solo quando strettamente indispensabile:
- Scegliere le bottiglie giuste: innanzitutto, con l’anno nuovo è utile cambiare le nostre abitudini sulla scelta dell’acqua. Anziché comprarla in bottiglia, affidiamoci all’acqua del rubinetto, riempiendo caraffe e borracce: è un’acqua controllata, sicura e garantita. Il alternativa, riforniamoci dalle varie “casette dell’acqua” ormai disponibili in molti comuni e, se proprio ci troviamo nella condizione di doverla acquistare, preferiamo le bottiglie di vetro con il sistema del vuoto a rendere;
- Prestare attenzione al packaging: compriamo davvero una miriade di prodotti a uso quotidiano dal packaging poco sostenibile. Vaschette di plastica, strati in polistirolo, involucri in pellicola: alcuni produttori davvero esagerano. E allora siano i consumatori a invertire questa tendenza, preferendo l’acquisto di alimenti e beni distribuiti in confezioni di carta, cartone e altri materiali riciclati;
- Riutilizzare il più possibile: tutti in casa abbiamo decine di oggetti e contenitori in plastica che possono essere riutilizzati, magari con qualche progetto di riciclo creativo. E quando non è possibile, acquistiamo prodotti riutilizzabili: di recente, ad esempio, sui miei canali social ho mostrato dei comodissimi sacchetti frigo riutilizzabili: comodi e amici dell’ambiente;
- Fare la raccolta differenziata: quando la plastica non ci serve più, e dobbiamo gettarla, prestiamo attenzione alla raccolta differenziata. È l’unico modo per sperare che venga riciclata, se possibile, anziché finire in una discarica o bruciata.
Evitare sprechi alimentari: uno dei buoni propositi più importanti
In media, ogni italiano spreca circa 157 chilogrammi di cibo perfettamente commestibile all’anno. Si tratta di una cifra enorme, se moltiplicata per tutta la popolazione dello Stivale: non solo un vero e proprio sfregio alla povertà, con milioni di persone che nel mondo soffrono la fame, ma anche un danno ambientale non da poco. Questo perché, per produrre questi alimenti, si impiegano risorse naturali ingenti e si immettono in atmosfera grandi quantità di CO2. E sapete che, nella maggior parte dei casi, il cibo viene gettato solo per ragioni estetiche?
Un buon proposito per il 2023 appena iniziato, allora, è sicuramente quello di evitare il più possibile gli sprechi alimentari. Innanzitutto, non gettando nell’umido ingredienti più che commestibili, ad esempio la classica banana un po’ annerita. Poi, impegnandoci a fare la spesa in modo più oculato: spesso acquistiamo molto più di ciò che davvero ci serve e, così, ci troviamo con la dispensa piena di prodotti che non verranno consumati prima della scadenza riportata sulle confezioni.
Fatto non meno importante, per limitare gli sprechi alimentari dobbiamo imparare a riciclare gli avanzi. La verdura non consumata della cena prima, quelle porzioni troppo abbondanti di pasta rimaneste nella pentola, pane raffermo e prodotti da forno: tutto si può recuperare per creare delle nuove e gustose ricette. E anche quello che normalmente consideriamo scarto, come ad esempio le bucce di frutta e verdura, può essere facilmente recuperato per ottenere sane centrifughe ed estratti. Una cucina a sprechi zero è possibile, facile e gratificante.
La moda più glamour? Quella naturale e che dura a lungo
Il miglior proposito per il 2023? Dire finalmente addio al fast fashion, alla moda “usa e getta” a cui le grandi catene di abbigliamento ci hanno abituato. Con la scusa di offrirci un’enorme varietà di capi – spesso di bassa qualità e realizzati con fibre sintetiche – a prezzi vantaggiosissimi, non ci accorgiamo dei danni ambientali di questa tendenza. Nella maggior parte dei casi, gli indumenti sono prodotti sottocosto in luoghi lontani del mondo: oltre alla questione etica, quella delle condizioni di lavoro non consone, vi è anche il problema dei costi ambientali dovuti al trasporto e alla loro produzione. E una volta che sono nelle nostre mani, i vestiti sintetici rappresentano i primi responsabili della produzione di microplastiche: ben 700.000 a ogni ciclo di lavaggio.
Ma è davvero necessario cavalcare dei trend di moda che, nella migliore delle ipotesi, non sopravvivono nemmeno sei mesi? Dobbiamo allora capire che la moda più glamour non è quella che dura soltanto una stagione, ma quella che dura a lungo. Capi che superano la prova del tempo, mantenendo la loro eleganza in ogni occasione e anche in distanza di anni, realizzati in fibre completamente naturali e, per questo, anche biodegradabili. E magari provenienti da aziende che hanno fatto di una maggiore sostenibilità dei processi produttivi un loro cardine, anche utilizzando fibre di riciclo o scarti industriali.
A volte basta anche solo fantasia e creatività: nell’armadio tutti conserviamo abiti ormai considerati vintage che, con un po’ di “mix and match” possono trovare una nuova vita e permetterci di essere sempre alla moda.
Mobilità verde, il traguardo è vicino
Il 2021 si era concluso con segnali estremamente positivi sul fronte della mobilità verde, con una forte crescita del settore delle auto elettriche e tante innovazioni in fatto di trasporto pubblico. Il 2022 non ha purtroppo seguito questa strada, sia per la crisi dei microchip a livello internazionale che per le tensioni dovute ai conflitti in nazioni indispensabili per una vera transizione verde. E così ci ritroviamo a parlare nuovamente di carburanti fossili per le auto di domani, magari anche ipotizzando un posticipo del divieto di introduzione sul mercato di nuove vetture termiche a partire dal 2035. Ma cosa possiamo fare?
- Approfittare del trasporto pubblico ogni volta sia possibile, sia per brevi che per lunghi spostamenti;
- Utilizzare mezzi di trasporto alternativi, come la classica bicicletta, per le tratte di strada più brevi;
- Evitare giudizi troppo frettolosi sul mercato della mobilità elettrica, un settore che sta diventando sempre più economico e il più possibile a basse emissioni climalteranti.
Pensando proprio all’auto elettrica, si può dire che la mobilità verde si sta sempre più avvicinando al suo primo traguardo. Quello di una tecnologia matura, scalabile, dai bassi costi di ricarica, accompagnata da una rete sempre più nutrita delle colonnine per la ricarica veloce.
Stare in forma, in modo naturale: il buon proposito per noi stessi
Infine, il 2023 può anche rappresentare l’occasione di prendersi maggiormente cura di noi stessi, in modo naturale e a basso impatto per l’ambiente. A partire dalla forma fisica e dal movimento: per un organismo sempre sano, un po’ di movimento quotidiano è essenziale. A volte basta anche solo concedersi una passeggiata di 30 minuti a passo sospinto, così come una pedalata in campagna, per aumentare il nostro benessere fisico e mentale.
Dobbiamo poi ritornare a mangiare in modo sano, seguendo i dettami della dieta mediterranea e del chilometro zero, magari preferendo cibi di autoproduzione. D’altronde, creare un piccolo orto – si tratti di uno spazio in giardino oppure di un orticello da balcone – stimola il nostro umore, ci mantiene in movimento e abbassa sensibilmente il nostro peso sull’ambiente. Il tutto conoscendo alla perfezione quel che si porta in tavola, senza pesticidi chimici di cui spesso ignoriamo non solo la composizione, ma anche l’esistenza.
Spazio quindi anche alla cosmesi, con prodotti rigorosamente naturali e biologici, dal packaging riciclabile e dal bassissimo – o nullo – contenuto di sostanze impattanti. Dalle tinte naturali per capelli fino allo shampoo solido, passando per ciprie e make-up a basso impatto, le alternative non mancano di certo. E sempre sul fronte dei rimedi naturali, scegliamoli per trattare piccoli disturbi quotidiani o di stagione, ovviamente dopo aver vagliato il parere del medico.
Insomma, in questo 2023 dobbiamo dimostrare di avere davvero a cuore le sorti della Terra, anche partendo da piccoli cambiamenti in ambiente domestico, delle nuove e più sostenibili abitudini che non solo possono fare la differenza, ma ci rendono la vita anche più facile.
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