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Cani e cuccioli, come educarli a non sporcare in casa


Chi non si è mai trovato a dover fare i conti con i bisogni fisiologici del proprio cane, magari un amico
adottato dal canile e non più giovanissimo. Oppure con le necessità di un tenero e adorabile cucciolo, pieno di energie e pronto a scoprire le novità del mondo circostante. Abituare l’amico a quattro zampe a non sporcare in casa è una necessità importante per salvaguardare l’igiene dell’area domestica, ma anche per il benessere dell’animale stesso. Aiutarlo ed educarlo a non sporcare è un evergreen di sempre che può sfruttare l’indole abitudinaria del cane stesso, supportata da un’adeguata routine giornaliera. Di seguito vi spiego come interpretare i segnali e i comportamenti messi in atto dal quadrupede, ma anche quali le strategie più utili per educarlo nel modo giusto.

Il cane sporca in casa, cosa sapere

Cucciolo sul tappeto di casa
Cagnolino educarlo a non sporcare

Che sia cucciolo, adulto o senior, il cane deve poter contare sulla presenza di molte uscite per poter
espletare i suoi bisogni fisiologici e non solo
. In particolare, quando è molto piccolo e l’impellenza risulta
particolarmente frequente e anche improvvisa. Il vostro compito sarà quello di imparare a
riconoscere i segnali e i comportamenti
, così da attuare un percorso educativo mirato e benefico per il cane stesso. Sfruttando la sua indole del tutto abitudinaria così da introdurre una routine giornaliera, oltre a un’interazione che permetta la comprensione reciproca.

Portare il cane a passeggio appena sveglio

Il momento migliore per abituare il cucciolo ad espletare correttamente i suoi bisogni è quando si sveglia al mattino, ovvero quando è certa l’impellenza fisiologica così come accade quando gioca, mangia o si risveglia in ogni momento della giornata. Per questo è bene accompagnarlo subito in giardino, se presente, o verso la traversina che avrete predisposto in un’area strategica della casa. Se il cucciolo è vaccinato e pronto per il mondo esterno, ecco che portarlo a passeggio potrà risolvere ogni problematica. Sia appena si sveglia che dopo pasti e bevute, quando è più facile che abbia lo stimolo. Senza dimenticare il fattore emotivo e l’entusiasmo verso le cose nuove, che potrebbero spingerlo a rilasciare i suoi bisogni sul pavimento di casa. Durante i primi tempi un cucciolo deve poter uscire più volte durante il giorno, anche ogni due ore, per questo dovrete farvi trovare sempre pronti con guinzaglio e pettorina o fornire una traversina per ogni situazione.

Routine, coerenza e segnali

Sono gli ingredienti più importanti per permettere al cane di abituarsi alla quotidianità fatta di giochi, cibo, ma anche uscite e bisogni fisiologici. Rispettare gli orari legati alle sgambate è fondamentale perché il cucciolo interiorizzi la routine quotidiana, prestando attenzione ai segnali che anticipano il rilascio dei bisogni e la necessità di uscire. Il cane solitamente gira per casa con trepidazione annusando supporti e spazi, ma anche girando in tondo per cercare l’angolo più adatto. Per questo si prende in braccio il cagnolino e lo si accompagna verso la traversina o il giardino, attendendo pazientemente che faccia i suoi bisogni. La strategia dovrà risultare sempre uguale a se stessa perché il cane colleghi il luogo alla sua necessità fisiologica.

Area toilette dentro e fuori casa

Come vi avevo accennato è importante dedicare uno spazio domestico per i bisogni del cucciolo, creando con una traversina un’area toilette. Un elemento utile durante le prime fasi di crescita e che gradualmente andrà sostituita con il giardino o con la sgambata d’ordinanza. La traversina è utile durante i primi mesi dall’adozione del cucciolo, perché velocemente raggiungibile, ma andrà gradualmente spostata verso l’ingresso di casa, o fuori dalla stessa o verso il giardino. In questo modo il cucciolo capirà la necessità di espletare i bisogni al di fuori dell’ambito casalingo e durante le uscite quotidiane. E nel caso fosse presente un giardino potrà fare affidamento su di un’area a lui dedicata, una zona di preferenza per i bisogni fisiologici, magari recintata e coperta con scaglie di corteccia o truciolato. Rimuovendo sempre i bisogni così da incoraggiarlo a utilizzare nuovamente lo spazio, dove potrà riconoscere il suo odore.

Educazione, rinforzo positivo e comandi

Per supportare il cucciolo durante questa fase di apprendimento è importante anticiparne i movimenti,
come vi ho spiegato, affiancando il tutto con una corretta educazione. Se la routine è fondamentale come la possibilità di riconoscere il proprio odore, anche comandi e rinforzi positivi risultano essenziali. Ogni volta che il piccolo sporcherà sulla traversina, o durante la sgambata all’aperto, andrà immediatamente premiato con una crocchettina o un bocconcino. E successivamente con un elogio vocale, come i classici “bravo, bene” sempre accompagnati da coccole e carezze. Questa è nota come tecnica del rinforzo positivo perché il cagnolino assocerà l’azione al premio, introiettando così la routine dell’uscita e dei bisogni fisiologici fuori casa come un momento positivo. Per aumentare il livello di comprensione si può definire il tutto con una serie di comandi vocali, delle parole speciali che il cucciolo potrà riconoscere come ad esempio: “andiamo a fare la pipì” oppure semplicemente “pipì”, “presto”, “usciamo” o “veloce”.

Cosa accade se il cane è adulto

Anche un cane adulto può fare propria la ruotine legate alle uscite e ai bisogni, così da capire dove e
quando espletarli
. Esattamente come accade per un cucciolo anche il cane adulto invierà segnali specifici
legati al momento dei bisogni fisiologici, che andranno compresi e interpretati. Non siate impazienti ma
concedetegli tutto il tempo necessario per affrontare tutti i passaggi legati all’apprendimento di questa
nuova routine, dalla traversina al giardino o alla sgambata in esterna. Ricordando che la traversina svolgerà solo un ruolo temporaneo e non potrà mai sostituirsi all’uscita in giardino o alle sgambate fuori casa. Un cane adulto impara molto più velocemente di un cucciolo e, in entrambe i casi, presto potrete stabilire un linguaggio comune fatto di comprensione reciproca dei segnali e delle tempistiche.

Imprevisti e pulizia

Durante tutto questo percorso conoscitivo potranno capitare anche piccoli inconvenienti domestici, come ad esempio trovare qualche macchia sul pavimento o i bisogni sul tappeto di casa. Il cane potrebbe non riuscire a trattenersi, magari durante le lunghe ore di assenza lavorativa o non aver ancora capito il ruolo della traversina. La reazione è fondamentale, dovrete mostrarvi calmi senza enfatizzare la cosa o sgridare il cane, ignorate. È sbagliato punirlo o urlare verso il quattro zampe, ma è bene pulire senza che lo stesso assista così che non interiorizzi il tutto in modo negativo. E nel caso il cucciolo fosse in procinto di sporcare lo si può bloccare con il comando “no”, ma con un tono di voce deciso ma calmo. Accompagnandolo verso la traversina o la zona dedicata alla toilette personale, elogiandolo quando avrà rilasciato il tutto nello spazio più consono e riportandolo con frequenza nella stessa area così che riconosca il suo odore. Per eliminare lo sporco dalle superfici è meglio evitare ammoniaca e candeggina, che non faranno altro che fissare ulteriormente il tutto. Ma preferendo prodotti specifici come l’acido citrico e l’aceto, così da pulire correttamente.

Quando consultare un esperto

Nel caso il cane non riuscisse a interiorizzare la corretta routine legata alle uscite e ai bisogni corporali è
bene coinvolgere un educatore, così da farvi supportare adeguatamente durante questa fase così delicata. Mentre se i bisogni dovessero risultare troppo frequenti e anomali è bene consultare il veterinario di fiducia, per qualche consiglio mirato e magari un controllo di routine.

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