Green lifestyle

Falsi miti su alimentazione, risparmio ed ecologia


Le credenze più diffuse e come smascherarle

Internet è una risorsa preziosissima. Io che spesso dico che si stava meglio una volta, quando la vita era forse meno “comoda” ma un po’ più semplice, ammetto che senza internet non saprei più stare: quando andavo a scuola, per fare le famose ricerche, passavo il pomeriggio sui libri in biblioteca; per avere un’informazione su qualche località, bisognava stare incollati a cartine e atlanti geografici. Vuoi mettere ora, che basta appena un clic su un qualunque motore di ricerca?

Se però internet tante volte ci viene in aiuto, spesso occorre anche fare attenzione e non prendere sempre per buone le informazioni che troviamo. Uno dei rischi principali della rete è proprio quello di incappare nelle cosiddette fake news, notizie false, a volte diffuse per semplice disinformazione, altre create a regola d’arte per attirare l’attenzione dei lettori. E non credete che sia un fenomeno poco comune: secondo il Rapporto Censis sulla comunicazione, più della metà delle persone che utilizza internet ha ammesso di aver “abboccato” almeno una volta a una notizia che si è poi rivelata falsa.

A volte però si tratta di bugie pericolose, specie quando si tratta di salute. Così, c’è chi corre ai ripari, come l’Istituto Superiore di Sanità che ha creato il portale ISSsalute con informazioni serie a attendibili per tutti coloro che cercando risposte sul web (hanno anche una sezione intitolata proprio “Falsi miti e bufale”!).
Un altro esempio è la campagna di Coldiretti, #stopfakeatavola, per smascherare tutte le notizie scorrette in tema di cibo e alimentazione, che vanno anche a danneggiare il Made in Italy e la nostra economia.

Foto: www.lettera43.it

Qualche esempio? Teorie come quella che il caffè faccia male al cuore, le uova alzino il colesterolo o che il glutine vada evitato da tutti, sono infondate ma comunque dure a morire (leggete qui gli alimenti che quasi tutti credono facciano male). Viceversa, esistono cibi considerati miracolosi, come il salmone, che conterrà sì i famosi Omega3, ma è un pesce dall’alto impatto ambientale, sia se proveniente da allevamento (a meno che non sia biologico), sia se selvaggio, visto che la pesca sempre più intensa sta portando i salmoni all’estinzione; altri problemi possono provenire dalle bevande light, che grazie alla dicitura a caratteri cubitali “senza zucchero” attraggono i consumatori, ma che spesso contengono edulcoranti di sintesi non proprio salutari, e dagli integratori, perché anche se vegetali, se le materie prime sono di dubbia provenienza, possono comportare pericolosi effetti collaterali.

Per smascherare qualche fake news, mi sono rivolta a un esperto: Giorgio Donegani è Tecnologo alimentare esperto in nutrizione, e insieme abbiamo preparato una lista delle 10 più famose bufale sul cibo che corrono sul web, rivedute e corrette.
Ad esempio, sapevate che il famoso sale rosa dell’Himalaya non ha nulla in più rispetto al comune sale da cucina? Oltre al costo ovviamente…
Le banane sono da sempre considerate il frutto migliore per fare il pieno di minerali come il potassio, e invece le albicocche disidratate ne contengono addirittura il triplo, così come la frutta secca; pure i kiwi le battono, e parliamo di prodotti che hanno in più il pregio di essere coltivati in Italia.
E a proposito, le bacche di Goji, famoso superfood che proviene dal Tibet, non è poi così miracoloso: male non fa, ma non ha nulla di più dei nostri mirtilli, anche se certamente fanno meno tendenza.
Vi suggerisco di leggere il post e scoprire quali sono gli altri cibi, perché sono sicura che avrete più di una sorpresa!

 

Certo, i falsi miti non corrono solo sul web: è vero che qui circolano più velocemente, a volte diventano addirittura virali, ma le leggende metropolitane esistono da che mondo è mondo. Quante volte si incappa in errori solo perché si è talmente sicuri di qualcosa da non metterla neanche in dubbio? Ci sono tanti falsi miti a cui la maggior parte delle persone crede ancora, e difficilmente si riesce a far loro cambiare idea.

Foto: www.greenstyle.it

Un esempio è l’eterna lotta tra lavastoviglie e lavaggio a mano dei piatti: con quale si risparmia? La risposta esatta è lavastoviglie. Questo elettrodomestico a pieno carico consuma appena 15 litri d’acqua per ciclo, contro gli oltre 100 litri d’acqua che scorrono lasciando il rubinetto aperto per un quarto d’ora; in altre parole, oltre che all’ambiente, fareste un favore anche al vostro conto in banca!
In tanti poi, nonostante passino la maggior parte della giornata fuori casa, lasciano il riscaldamento acceso, sostenendo che spegnerlo e poi riaccenderlo costi di più, come c’è chi in auto abbassa i finestrini invece di accendere l’aria condizionata: sono tra i falsi miti più diffusi in fatto di risparmio.

E anche chi si impegna a seguire la via ecocentrica non è immune dagli errori. I biocarburanti sono in realtà una bio-fregatura, perché non sono sempre a base di scarti agricoli, ma sottraggono materie prime all’alimentazione e la loro coltivazione spesso è causa di deforestazione.
Naturale poi non è sempre sinonimo di ecologico: basti pensare al cotone, che richiede un utilizzo massiccio di pesticidi chimici e un enorme consumo di acqua (circa 27mila L solo per una maglietta!).
Green washing e pubblicità ingannevoli poi sono sempre dietro l’angolo, pronte ad attrarre consumatori sensibili alle tematiche ambientali; attenzione quindi nel distinguere quello che è veramente ecologico dal falso green.

Foto: www.ambientebio.it

Una scelta che compiono in molti, quando decidono di ridurre il proprio impatto sull’ambiente, è quello di passare alle pulizie ecologiche: il fai da te e i rimedi della nonna sono spesso efficacissimi, e permettono di pulire casa senza inquinare e risparmiando, tanto che qui su Ecocentrica vi ho suggerito spesso molte ricette.

Foto: ilsalvagente.it

Ogni tanto però capita anche di leggere di consigli e soluzioni, che non solo non sono ecologici, ma possono essere anche dannosi: sapevate che l’alcol denaturato è nocivo per inalazione? Andrebbe utilizzato solo occasionalmente, facendo attenzione ad evitare contatto con occhi e pelle e aerando bene casa.
Una cosa poi che mi fa quasi ridere è l’utilizzo della Coca-Cola per sturare gli scarichi intasati: potrebbe pure funzionare, ma anche troppo, perché rischia di rovinare le tubature. E poi è anche una bella spesa, tutte quelle bottiglie per pulire il bagno! L’acido citrico costa meno, è innocuo e altrettanto efficace.
Esistono anche altri esempi: leggete qui gli irriducibili falsi miti delle pulizie domestiche.

 

E ora confessate: c’è una di queste cose a cui avete creduto anche voi?

 

Foto copertina: www.repubblica.it

 

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