Con l’arrivo delle più torride temperature estive, capita di assistere a una scena molto frequente, sia in città che in spiaggia: decine di proprietari di cani che, per concedere un po’ di refrigerio, offrono all’amico a quattro zampe abbondanti porzioni di gelato. Ma è davvero una buona idea? A meno che non si tratti di un gelato specificatamente pensato per le esigenze dell’animale, la risposta è negativa: i freschi dessert per l’alimentazione umana non solo non sono adatti ai cani dal punto di vista nutritivo, ma possono essere anche dannosi per la salute.
Gelato: un alimento problematico per i cani
Per quanto i più agiscano assolutamente in buona fede, convinti di poter donare un po’ di ristoro ai loro animali domestici, il gelato rappresenta un alimento davvero problematico per i cani. Non solo non è adatto alle loro necessità alimentari, ma potrebbe avere degli effetti tutt’altro che piacevoli sull’organismo.
Troppo lattosio per la digestione canina
Il primo problema è rappresentato dall’abbondante quantità di lattosio presente normalmente nel gelato, a meno che non si scelgano alternative unicamente vegetali. La maggior parte dei cani non produce infatti quantità sufficienti di lattasi, l’enzima appunto necessario per digerire il lattosio, e di conseguenza l’assunzione può portare a pesanti fastidi digestivi.
Dopo lo svezzamento, infatti, la maggior parte dei cani, come quasi tutti i mammiferi, perde la possibilità di digerire il latte, sviluppando quindi intolleranza. L’ingestione di latticini e di altri derivati, come appunto il classico gelato, può portare a sintomi importanti quali:
- gonfiore e dolore addominale;
- vomito e diarrea;
- flatulenza e coliche;
- letargia.
Si stima che tra il 20 e il 50% dei cani soffra di intolleranza grave al lattosio, con la porzione rimanente con sintomi meno gravi, ma comunque evidenti.
Il rischio degli zuccheri
Oltre al lattosio, non bisogna dimenticare che il gelato è ricco di zuccheri, come il saccarosio e il fruttosio, poco adatti alle necessità nutrizionali dei cani. Poiché prevalentemente carnivori, questi animali non sono fisiologicamente predisposti a metabolizzare grandi quantità di zucchero. Di conseguenza, un consumo eccessivo può portare a effetti di lungo periodo, in particolare a:
- problematiche dentali;
- sovrappeso e obesità;
- diabete mellito, se l’assunzione è eccessivamente regolare.
È indispensabile prestare attenzione ai cosiddetti gelati “senza zucchero”, che potrebbero contenere altri dolcificanti non adatti ai cani. Lo xilitolo, in particolare, può avere degli effetti tossici, causando ipoglicemia e danni epatici anche in piccole quantità.
Gli ingredienti pericolosi del gelato
Non ultimo, bisogna sempre prendere in considerazione i rischi di alcuni ingredienti presenti nel gelato, assolutamente tossici per i cani. Il cioccolato, ad esempio, contiene teobromina: una sostanza del tutto pericolosa per gli amici a quattro zampe, tale da poter determinare vomito, diarrea, convulsioni e, nei casi di intossicazione più grave, anche portare alla morte.
Anche gli ingredienti che possono contenere caffeina o teina sono pericolosi per i cani, così come il gelato con uva e uvette, che possono causare insufficienza renale acuta. Inoltre, non si deve pensare che sia sufficiente scegliere gelati alla frutta che non contengono questi ingredienti, perché potrebbero essere presenti in tracce, per contaminazione durante i processi produttivi.
Il mal di testa da gelato nei cani
Infine, è utile sapere che anche i cani possono soffrire di ganglioneuralgia sfenopalatina, ovvero il classico mal di testa da gelato. Per i nostri amici a quattro zampe il disturbo può essere anche particolarmente doloroso, anche perché abituati a mangiare con una certa voracità.
Il cane potrebbe lamentarsi e guaire, abbaiare senza sosta, agitarsi e, nei casi più gravi, anche perdere momentaneamente i sensi.
Come rinfrescare il cane senza gelato
A meno che non si abbia la possibilità di acquistare gelati specifici per cani, la somministrazione di questo alimento è sempre da evitare. Ma come garantire comunque un po’ di refrigerio con l’alimentazione?
Le soluzioni alimentari di certo non mancano e, ancora, sono alla portata di tutti:
- offrire sempre grandi quantità di acqua fresca, anche quando ci si trova fuori casa, affinché il cane possa sempre rimanere idratato;
- nelle giornate più afose, si possono offrire cubetti di verdure e carne congelati – carote, piselli, carne di manzo – come snack rinfrescante e stimolante. Il cane si divertirà nel giocare con il cubetto, in attesa che si sciolga, e potrà subito contare su una ricarica di sali minerali e vitamine. Attenzione, però, perché anche in questo caso non si può escludere il mal di testa da cibo freddo;
- modificare la normale dieta, su consiglio del veterinario, per includere più acqua, magari prediligendo un cibo umido più acquoso rispetto al solito.
In definitiva, il gelato non è adatto né per le necessità nutrizionali né per la salute del cane: integrando correttamente liquidi e sali minerali, si potrà garantire all’animale un corretto refrigerio, senza influenzare negativamente il suo organismo.
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