Avevo avuto dubbi sul tè. Adesso ce li ho sugli scontrini… Scegliere il contenitore giusto è fondamentale per salvaguardare il nostro pianeta, permettere il riciclo delle materie prime, ridurre l’inquinamento e i costi di smaltimento. Ormai siamo abituati a differenziare carta, plastica o umido. Ma ci sono oggetti e rifiuti ancora un po’ misteriosi. Vogliamo vedere insieme come si fa a non sbagliare?
1) Quasi tutti abbiamo l’abitudine di buttare gli scontrini insieme alla carta: gli scontrini, però, sono realizzati con un tipo di carta, chiamata termica, che non può essere riciclata. Sperando che presto producano scontrini con carta riciclata e riciclabile, per il momento dobbiamo metterli insieme agli altri rifiuti indifferenziati.

3) Spesso buttiamo nel bidone della carta o in quello della plastica il sacchetto vuoto dei biscotti; è sempre meglio controllare prima i simboli sulla confezione: se è presente un triangolo con simbolo 07, significa che il sacchetto è composto da materiali misti, quindi non riciclabile.


6) Tra i materiali che, al contrario, pensiamo non possano essere recuperati, c’è il tetrapak: gettato spesso nel bidone della raccolta indifferenziata, può invece essere riciclato se raccolto insieme alla carta o alla plastica; verificate le norme del vostro Comune.
7) Nell’indifferenziata, poi, molti di noi buttano i contenitori di polistirolo: vaschette e vassoi vanno invece nel bidone per la plastica.

9) Molti dubbi nel caso delle lattine: indifferenziata, plastica o vetro? Anche in questo è meglio controllare le disposizioni del Comune, ma solitamente lattine e altri barattoli vanno raccolti insieme al vetro.
10) Non tutti sanno che piatti e bicchieri di plastica sono riciclabili dal 1° maggio 2012 e devono essere buttati nella raccolta per la plastica. Vanno nell’indifferenziato invece le posate e i bastoncini per mescolare il caffè, perché non possono essere considerati imballaggi.
Insomma: non riposiamo sugli allori di plastica, vetro e indifferenziato. Valgono inoltre come regole generali quelle di leggere sempre le etichette dei prodotti, che solitamente forniscono indicazioni per il riciclo, e informarsi sui regolamenti del proprio Comune. (Grazie alla collaborazione di Ilaria Palmeggiani)




7 Comments
Ilaria
9 Ottobre 2014 at 12:26Prego è stato un piacere!! 🙂
rosi
1 Maggio 2016 at 13:38perchè non c’è modo di raccogliere l’olio delle fritture domestiche?
Tessa Gelisio
1 Maggio 2016 at 20:25si, bisogna portarlo nelle isole ecologiche dei comuni. ci sono anche dei supermercati virtuosi che lo raccolgono nei propri punti.
Maria rosa
9 Dicembre 2016 at 10:20Discorso simile per la carta sporca di sostanze chimiche, come vernici e solventi: dal momento che i veleni contaminerebbero gli altri materiali, non va buttata nella raccolta per la carta, ma nel secco indifferenziato.Se invece dovesse capitare di smaltire nella plastica bottiglie di plastica in cui si è diluito un concime o un prodotto chimico che succede ? le bottiglie in cui beviamo ( o altri prodotti) che poi verranno dal riciclo saranno tossiche?o comunque esiste una fase di decontaminazione?
Jolyn
20 Gennaio 2017 at 10:15Ppl like you get all the brisan. I just get to say thanks for he answer.
Massimiliano
14 Gennaio 2018 at 18:29I vassoi da pasticceria dove si buttano?
daniele
31 Agosto 2019 at 12:07Innanzitutto questo reload di questo sito è fastidioso, con pubblicità e con catcha non visibile.
Perchè i bastoncini (di plastica) del caffè non possono essere gettati nella plastica? Invece i bicchieri SI. Mi sembra assurdo.
Mi sembra che ci siano comunque troppe regole per la differenziazione con conseguenza chee alla fine le persone perdono la pazienza.