Punto di vista

Dal clima alla salute animale: conosciamo il Pianeta con le interviste di Ecocentrica On Air


Tessa Gelisio, interviste Ecocentrica on Air

Cambiamenti climatici, crisi energetica, siccità, inquinamento e tanto altro: sul fronte della tutela dell’ambiente, e anche della salute, quello che stiamo vivendo è un decennio tutt’altro che semplice. E mentre appare sempre più evidente come il tempo sia ormai agli sgoccioli per poter salvare il Pianeta, per noi comuni cittadini è spesso difficile sia comprendere che agire. Quando cerchiamo di informarci ci troviamo spesso intrappolati in un ginepraio di fake news, soprattutto sui social, tra fitte discussioni e pareri spesso discordati. E come muoversi, all’interno di una simile confusione?

È proprio per questa ragione che, nel corso degli ultimi mesi, ho deciso di avviare un nuovo progetto: “Ecocentrica On Air”, una serie di interviste in diretta con esperti qualificati, ricercatori e docenti universitari per capire cosa stia accadendo davvero al Pianeta e cosa dovremmo fare per ridurre il nostro impatto ambientale. In attesa della nuova serie di interviste, in arrivo a partire da gennaio 2023, rivediamo alcuni degli interventi più interessanti.

Eventi climatici estremi: cosa dobbiamo attenderci per il futuro?

Ormai anche i più scettici si stanno ricredendo: il clima sta cambiando e il primo effetto tangibile di questo processo sono, purtroppo, degli eventi climatici sempre più estremi. Nel corso del 2022, ad esempio, dopo un’estate torrida e con siccità record ci siamo dovuti confrontare con il dramma delle alluvioni e delle frane. E, se ampliamo la visione a livello globale, le prospettive sembrano essere tutto fuorché rassicuranti: scioglimento dei ghiacciai, allagamenti, innalzamento del livello dei mari, desertificazione.

Ma cosa sta accadendo e quali strategie si possono attuare per ridurre questi fenomeni così violenti? Ne ho parlato con Paolo Corazzon, meteorologo e divulgatore scientifico di 3B Meteo.

Siccità, l’emergenza continua

Come già accennato, l’estate del 2022 verrà probabilmente ricordata come una delle più aride di sempre: la siccità ha raggiunto livelli record e, per farvi fronte, le autorità locali hanno imposto un cambiamento delle nostre abitudini. Dal divieto di annaffiare giardini e orti, fino a un vero e proprio contingentamento dell’acqua a nostra disposizione, i mesi estivi sono stati difficili da gestire.

Ma questo periodo di siccità si è esaurito con il ritorno delle piogge autunnali oppure si tratta di un problema con cui dovremo sempre più convivere? L’ho chiesto a Stefano Mariani, ricercatore dell’ISPRA.

Le energie di domani

Dalla siccità estiva alla crisi energica: questo 2022 non ci ha lasciato davvero tregua. Tra i problemi di approvvigionamento delle fonti fossili come il gas – anche per via delle tensioni internazionali – mai come quest’anno è apparsa evidente la necessità di pensare a nuovi modelli energetici. E, in un modello che porti a un’energia dal sempre minore impatto ambientale, le risorse rinnovali sono al centro.

Ma quali tecnologie rinnovabili ci attendono per il futuro, saranno davvero in grado di sostituire l’attuale dipendenza dai combustibili fossili e, soprattutto, come deve cambiare il nostro stile di vita? Ne ho parlato con Giorgio Graditi, Capo Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA.

Fusione nucleare: quanto manca?

La notizia è di pochi giorni fa: negli Stati Uniti, seppur per pochi secondi, è stato possibile ricavare dalla fusione nucleare più energia rispetto a quella necessaria per realizzarla. Eppure, per quanto questo traguardo sia importantissimo, affinché il “nucleare pulito e sicuro” ia disponibile a tutti serviranno ancora diversi decenni. Vi sono molte sfide da superare, sia dal punto di vista tecnologico che energetico, e gli ostacoli di percorso non sono pochi.

Alessandro Dodaro, direttore Fusione e Sicurezza Nucleare dell’ENEA, ci ha illustrato tutte le sfide di una forma di energia che, una volta raggiunta, potrà davvero cambiare le sorti del Pianeta.

Microplastiche: un problema invisibile

Siamo sicuri di conoscere davvero il problema dei rifiuti in plastica? Alla mente balzano le immagini di bottiglie e scatolame abbandonato sulle spiagge, o le preoccupanti immagini di tartarughe impigliate in sacchetti di plastica o lenze da pesca. Tuttavia, la questione della contaminazione ambientale di questo materiale è estremamente più ampio, tanto che risulta del tutto invisibile. Sì, perché ormai ogni luogo del mondo è invaso dalle microplastiche: frammenti microscopici di questo materiale che, oltre a essere difficili da recuperare, possono addirittura contaminare il nostro organismo.

Per saperne di più, ho richiesto l’aiuto di Maria Sighicelli, del Laboratorio Biodiversità e Servizi Ecosistemici dell’ENEA.

Alla scoperta delle auto del futuro

lettriche, ibride e a idrogeno: quella del futuro sarà una mobilità che, finalmente, dirà addio agli ormai vetusti e inquinanti motori termici. Eppure, per quanto queste tecnologie si rivelino certamente entusiasmanti, sono ancora molti i nodi da sciogliere. Ad esempio, a che punto si trova lo stato dell’arte di queste tecnologie? E quali sono i loro problemi intrinsechi, dall’estrazione di litio per le batterie al problema delle ricariche, passando per l’accesso alle colonnine? E, ancora, l’idrogeno sarà davvero una risorsa che potremo sfruttare su larga scala?

Ne ho parlato con Paolo Orecchini, docente dell’Università G. Marconi, ingegnere ed esperto di mobilità del futuro.

Le conseguenze dell’inquinamento sulla nostra salute

Spesso non ne siamo nemmeno pienamente consapevoli, ma l’inquinamento – sia ambientale che atmosferico – sta fortemente danneggiando la nostra salute. L’OMS rivela che circa il 24% di tutte le patologie moderne deriva dall’esposizione a fattori ambientali, mentre solo in Italia si registrano 80.000 morti connesse all’inquinamento atmosferico. Contaminazione dell’aria, dell’acqua, del cibo e degli ambienti domestici: ormai, sono sempre meno i luoghi di vita salubri.

Con Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana Medicina Ambientale (SIMA) ho parlato delle fonti di inquinamento più pericolose per la salute e di tutte quelle esposizioni di cui spesso non ci rendiamo nemmeno conto.

Cani e gatti: alla scoperta dell’alimentazione naturale

Siamo davvero sicuri che croccantini e cibo umido di origine industriale, con cui da decenni alimentiamo cani e gatti, siano davvero sicuri e corretti per le loro necessità nutrizionali? E perché questi preparati si discostano così tanto dalla dieta che i nostri amici a quattro zampe seguirebbero in natura, introducendo ingredienti che non sempre sono utili al loro benessere? Se si considera come ormai un cane su quattro in età adulta

sviluppi forme tumorali, quello dell’alimentazione animale diventa un tema centrale: bisogna tornare a una dieta più equilibrata, sana e naturale. È quanto ci ha spiegato il medico veterinario Alessandro Prota.

Abbiamo imparato davvero tanto da queste interviste ecocentriche e il 2023 ci attende con tanti nuovi e interessanti interventi: l’appuntamento è quindi a gennaio, con la nuova stagione di “Ecocentrica On Air”.

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