Salvano la nostra vita e quella degli altri, ma sappiamo esattamente come usarle?
Altruiste, egoiste, intelligenti. Chirurgiche, FFP2 e FFP3 con o senza filtro. In giro ci sono tanti, troppi tipi diversi di mascherine! La confusione regna sovrana, in un momento in cui noi tutti dovremmo aver ben chiaro come utilizzare questi fondamentali dispositivi individuali di sicurezza, vitali per la nostra salute e per quella degli altri.
Quali sono le più diffuse tipologie di mascherine e come possiamo usare al meglio le protezioni anti Coronavirus? Ecco, cosa mi è stato spiegato da vari esperti del settore.
Con la classica chirurgica siamo certi di non infettare gli altri, ma veniamo potenzialmente raggiunti da gran parte delle particelle virali. Ecco perchè queste protezioni sono state ribattezzate “altruiste”.
Poi ci sono le FFP 2 e 3 con la valvola frontale – i cosiddetti dispositivi a comportamento egoista – ci proteggono ampiamente dal virus ma non creano una barriera sicura per gli altri nel caso fossimo positivi al COVID19 senza saperlo.
Quelle intelligenti? Le FFP senza filtro, in cui le percentuali di contagiarsi e contagiare gli altri praticamente si azzerano! Una buona strategia: sovrapporre la chirurgica alla FFP con valvola, in modo da garantire piena sicurezza sia a noi che agli altri!
Un pò complicato? Ecco uno scheda che riassume tutto:
Certo, se tutti usassimo le mascherine chirurgiche il problema sarebbe ampiamente risolto, diventeremmo tutti contemporaneamente altruisti e il rischio contagio sarebbe debellato. Ma, si sa, l’unanimità non è mai stato il nostro forte…
Dovremo convivere con le mascherine per mesi e, appena sarà passata la grande emergenza, dovremo certamente pensare anche al corretto smaltimento di milioni di dispositivi usati, per evitare che il Day After COVID19 si trasformi in una globale disastro ambientale!
Presidi di protezione, guanti e mascherine: purtroppo se ne vendono già in grande quantità abbandonati ai bordi delle strade, fuori dai supermercati o nelle aiuole. Uno spettacolo che non avremmo voluto vedere. Non abbiamo veramente nessuna scusante perché tutti siamo consapevoli dei danni che i nostri comportamenti sconsiderati stanno causando all’ambiente, alla flora, alla fauna e di conseguenza all’uomo stesso.
Fonte: Veneziani
E’ prima di tutto un problema di maleducazione e inciviltà, ma in questo caso c’è anche una aggravante. I presidi di sicurezza usati e abbandonati rappresentano non solo un danno ambientale ma anche un attentato diretto alla salute pubblica, essendo rifiuti potenzialmente infetti e per questo in grado di diffondere ulteriormente il contagio, se maneggiati in modo scorretto e irresponsabile.
Per questo medici ed esperti avvisano: le mascherine chirurgiche sono MONOUSO, quindi vanno chiuse ermeticamente in un sacchetto di plastica e gettate nell’indifferenziata, perchè devono finire rigorosamente nell’inceneritore.
Stesso discorso per le FFP, tenendo però conto che hanno una durata di circa 8 ore cumulative e che, tra un utilizzo e l’altro, possiamo tenerle in un luogo sicuro – balcone, sgabuzzino, etc – lontano dalla portata dei nostri famigliari. Niente lavaggi, disinfezioni o sanificazioni, perchè con prodotti troppo aggressivi rischiamo di intaccare i film protettivi e renderle meno efficaci!
E’ bene essere precisi fino in fondo. In alcune regioni d’Italia la Protezione Civile sta distribuendo ai cittadini mascherine filtranti in tessuto, utilizzabili più volte e lavabili.
E’ fondamentale capire esattamente di quale materiale sono composte: cotone, tessuto misto, Elastam, etc. Questo consentirà di intervenire con la sanificazione più efficace. Molto chiaro e ben dettagliato, questo tutorial, che vi consiglio di vedere se avete dei dubbi!
Coprire bene sia naso che bocca con la mascherina, indossare sempre anche i guanti protettivi, rispettare la distanza di almeno un paio di metri e lavarsi frequentemente le mani. Poche, semplici mosse che ci aiuteranno a vincere questa drammatica guerra. Perchè possiamo farcela solo insieme!
3 Comments
Sara
28 Aprile 2020 at 14:47Ciao! Cosa ne pensi della ditta Verdevero? Puoi darmi qualche consiglio? È davvero naturale come dice?
Grazie mille. Sara
Tessa Gelisio
28 Aprile 2020 at 15:37Ciao Sara ne ho parlato in vari articoli qui: https://ecocentrica.it/?s=Verdevero&lang=it
Fabiana
30 Aprile 2020 at 17:36Molto utile e chiaro. Grazie!