
Non si può dire che la friggitrice ad aria non sia un elettrodomestico sempre più diffuso nelle cucine italiane. Comoda e versatile, per molte ricette è diventata l’alternativa ideale al classico forno ventilato, garantendo ottime prestazioni in cottura e, soprattutto, un risparmio energetico non indifferente. Eppure, quando si tratta di passare alla sua pulizia, l’operazione non è sempre agevole: alcune porzioni sono difficili da raggiungere, altre delicate se presentano rivestimenti antiaderenti. Ma come procedere, magari ricorrendo unicamente a metodi ecologici, dal più basso impatto ambientale possibile?
La preparazione alla pulizia
Innanzitutto, è necessario preparare la friggitrice ad aria alla pulizia. A seconda del modello in proprio possesso, potrebbero esservi delle porzioni smontabili o rimovibili, mentre altre fisse. In linea generale, bisognerà procedere estraendo:
- il cestello;
- se presente, il vassoio interno.
Alcuni modelli avanzati possono inoltre presentare dei vani posteriori, ad esempio gli alloggi per eventuali filtri per polvere e odori. Ovviamente, poiché ogni modello è differente, per lo smontaggio di queste componenti occorre rifarsi alle istruzioni presenti nel manuale del costruttore.
Dopodiché, è necessario capire quali parti non rimovibili richiedano pulizia. In linea generale, si tratta della serpentina di riscaldamento interna, accessibile tramite il vano frontale, e la ventola. Quest’ultima è solitamente posta dietro alla serpentina stessa.
La pulizia delle parti rimovibili della friggitrice
Il passaggio più semplice è rappresentato dalla pulizia delle componenti rimovibili della friggitrice ad aria, proprio perché maneggevoli e facilmente accessibili. Prima di procedere, però, è necessario accertarsi della resistenza dei materiali: di norma, le più comuni friggitrici ad aria presentano sia componenti in plastica che in metallo, spesso rifinite con strati antiaderenti. Ancora, i modelli più avanzati possono presentare anche finestre in vetro termico.
La pulizia del cestello e del vassoio

Il cestello e il vassoio rappresentano le due porzioni della friggitrice ad aria più frequentemente a diretto contatto con il cibo e, per questa ragione, possono presentare accumuli di grassi, oli e altri residui.
Si parte con una prima rimozione dei residui più grossolani, semplicemente procedendo con una spugna morbida imbevuta in acqua tiepida. Se vi sono superfici antiaderenti, bisogna prestare attenzione a non utilizzare panni o attrezzi eccessivamente abrasivi.Dopodiché, poiché la friggitrice ad aria è di fatto un piccolo forno ventilato, si può ricorrere a un classico metodo ecologico per la pulizia di questo elettrodomestico:
- il carbonato di sodio – ovvero la comune soda, da non confondersi con la soda caustica – davvero efficace contro lo sporco grasso o oleoso. È sufficiente creare una soluzione da un cucchiaio di soda e un cucchiaino di detersivo per piatti ecobio, da sciogliere in circa mezzo litro d’acqua.
Dopo la fase d’ammollo, sarà sufficiente rimuovere lo sporco – ormai ammorbidito – con una spugna non abrasiva, procedendo poi con un abbondante risciacquo. Naturalmente, se il cestello e il vassoio non sono eccessivamente sporchi, può anche semplicemente bastare una passata con il detersivo per piatti ecobio.
Se il cestello presenta una finestrella in plastica trasparente, può capitare che si formi una lieve condensa: non vi è motivo di preoccuparsi, perché sparirà in breve tempo con l’asciugatura. Il problema è meno frequente con il vetro, che tuttavia tende a formare maggiori aloni.
La pulizia delle componenti non rimovibili
Decisamente più complessa è la pulizia delle componenti non rimovibili della friggitrice ad aria. Così come accade per i più classici forni, anche in questo elettrodomestico grasso e unto tendono a depositarsi nelle porzioni superiori dell’apparecchio, per effetto dei vapori che si sprigionano durante la cottura che, naturalmente, della circolazione forzata dell’aria causata dalla ventola. Ma come si procede?
La rimozione dello sporco più evidente

Il primo passaggio consiste nella rimozione dello sporco più evidente. Se la forma del proprio apparecchio lo consente, è utile capovolgere la friggitrice, affinché le componenti superiori – quali serpentina e ventola – siano più accessibili.
A questo punto, si procede con un panno morbido rimuovendo lo sporco più grossolano, aiutandosi con uno spray casalingo, realizzato con circa 750 ml di acqua tiepida e poco detersivo per piatti ecobio. Questo ingrediente, sebbene non abbia proprietà particolarmente igienizzanti, è perfetto per ammorbidire lo sporco incrostato, favorendone poi una rimozione meccanica.
Come facile intuire, l’operazione dovrà essere ripetuta su tutte le pareti interne dei vani. Non bisogna però insistere sullo sporco ostinato, magari ricorrendo a strumenti abrasivi, perché si rischia di rovinare i metalli interni o eventuali coperture antiaderenti.
Serpentina e ventola della friggitrice: il trattamento profondo
Purtroppo, può capitare di frequente che serpentina e ventola non siano facilmente raggiungibili e, nonostante gli sforzi, rimangano impregnate di unto. In questo caso, serve un trattamento più profondo.
Bisogna infatti sfruttare la capillarità di distribuzione del vapore, affinché possa raggiungere anche queste componenti e favorire lo scioglimento del grasso. Per farlo, è sufficiente inserire nel vano cottura una bacinella riempita con giusto un paio di dita d’acqua, a cui aggiungere mezzo cucchiaio di carbonato di sodio.
A questo punto, si accende la friggitrice ad aria su una media temperatura – tra i 150 e i 200 gradi – per circa 10 minuti, si lascia poi la bacinella all’interno per altri 5-10 minuti ad apparecchio spento e si controlla. Se l’operazione è andata a buon fine, si noterà che la gran parte dell’unto superiore si sarà sciolta, cadendo verso il basso: basterà quindi raccoglierla con un panno morbido.
Infine, si potrà risciacquare il vano interno della friggitrice con un panno imbevuto di acqua tiepida, aiutandosi con un erogatore spray sulle porzioni non facilmente raggiungibili con le mani.
In definitiva, la pulizia della friggitrice ad aria può rappresentare una sfida non da poco, ma con i giusti alleati ecologici può diventare un’attività veloce e priva di stress!

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