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Quando la Stella di Natale vi manda dal veterinario


eva e stella di Natale 2

E’ una delle piante più amate nel periodo natalizio. Ma il suo splendido rosso nasconde una brutta esperienza per i vostri amici a 4 zampe. 

In questo periodo nelle case di molti italiani (moltissimi direi) fanno bella mostra di sé le Stelle di Natale che danno un tocco di colore con il loro straordinario rosso, vero simbolo botanico delle festività da decenni. Attirano lo sguardo degli ospiti, senza dubbio, ma anche dei nostri coinquilini non umani. Chi divide la propria esistenza e abitazione con un cane o un gatto sa benissimo che sono curiosi, simpatici ficcanaso e sa benissimo che hanno la mania di assaggiare le novità. Ed è quello che a volte accade con la Stella di Natale… d’altronde come resistere alla tentazione di azzannarne foglie e rami? Guardo Eva che gironzola per casa. Passano gli anni ma la sua vocazione all’esplorazione rimane la stessa. Provo a interpretare il suo gattopensiero di fronte a una Stella di Natale: “Ehi! Se mi diverto tanto a masticare i fili e le decorazioni dell’albero di Natale perché con questa pianta così colorata dovrei fare diversamente?”

Se potessi parlarle da donna a gatta le direi: “Perché se l’azzanni poi vedrai come ti senti!”

Stelladinatale

Già l’Euphorbia pulcherrima o poinsettia, al secolo Stella di Natale, è tossica per cani e gatti (lo sarebbe anche per noi, però raramente sono tentata dal masticarla, non so voi…).

Le sue foglie, rami e tronco contengono esteri del forbolo decisamente irritanti per le mucose dei nostri amici a quattro zampe, da quelle di naso e bocca a quelle dello stomaco e dell’intestino. Attenzionedi solito non è mortale, però è mooolto fastidiosa e i sintomi di un cane o un gatto intossicati possono essere anche severi: si va da una intensa salivazione (scialorrea) a una tosse insistente, fino alla dispnea (respiro affannoso e pesante, come se mancasse il fiato), al vomito, alla diarrea, dolori addominali, tremori, convulsioni, immobilità e persino cecità temporanea…

Prendo la pianta e l’allontano dalle zampe e dalle fauci curiose di Eva. Così dovremmo fare tutti. Ora, i cani in genere non saltano sui mobili e non si arrampicano, i mici sì e con gioia. Se non avete trovato un posto veramente inaccessibile a un felino, il mio consiglio è: chiudete la Stella di Natale in una stanza off limits per il vostro micio, almeno quando non ci siete e non potete fare la voce grossa se si avvicina con fare minaccioso alla pianta. In caso il quadrupede dovesse riuscire ingerire la pianta sotto i vostri occhi partite senza indugio pulendogli la bocca con tanta acqua. Se poi non dovesse vomitare non farebbe certo male un po’ di carbone attivo che ha il potere di assorbire il grosso delle tossine ingerite.

E se per caso un furfantello dovesse riuscire a mangiare abbastanza pianta da stare male male? Mah, i veterinari mi dicono che non ci sono farmaci ad hoc. L’unica è curare i sintomi e il solo che può farlo in sicurezza e per bene è il vostro veterinario che sotto i vostri occhi preoccupati somministrerà gastroprotettori, disintossicanti, sedativi in caso di convulsioni e nel caso di diarrea e vomito importanti attaccherà il vostro amichetto una bella flebo  per reintegrare liquidi ed elettroliti.

Ora, guardatevi attorno. E cercate di mettere nello stesso campo visivo Stella di Natale e micio. Padroni avvisati… Cuccioli salvati!

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2 Comments

  • Reply
    Ilaria
    27 Dicembre 2014 at 18:52

    non lo sapevo… anche se il mio cane punta più le lasagne della mamma che le piante 😛

    • Reply
      tessa
      3 Gennaio 2015 at 12:11

      immagino!!! bacioni e tantissimi auguri

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