A tavola

Cibo confezionato in ufficio? Fa male alla salute e riduce la produttività


Il cibo confezionato anche in ufficio? Una pessima idea per la salute, il Pianeta e, fatto non meno importante, anche per la nostra produttività. Con ritmi quotidiani sempre più veloci e giornate ricolme di impegni, non rimane molto tempo per la preparazione della classica “schiscetta”. E così molti cedono al cibo già pronto, così da non perdere troppo tempo in pausa pranzo. Ma quali sono le conseguenze?

Purtroppo, per quanto soluzione comoda, gli alimenti processati rappresentano un’abitudine che dovremmo imparare ad abbandonare, dedicandoci maggiormente al nostro benessere e alla cura del Pianeta. Di seguito, tanti consigli per un pranzo in cucina più sostenibile.

Gli effetti sulla salute del cibo confezionato da ufficio

Cibo per l'ufficio e diabete

Il primo fattore da prendere in considerazione, quando si scelgono alimenti confezionati per l’ufficio, è il loro peso sulla salute. Nella maggior parte dei casi, ci si trova infatti a consumare cibo:

  • ipercalorico, anche perché la porzione di carboidrati – in particolare, zuccheri ad alto indice glicemicoè solitamente sproporzionata sul totale;
  • preparato con ingredienti di scarsa qualità, come ad esempio grassi altamente idrogenati oppure oli poco pregiati;
  • ricco di aromi artificiali e conservanti, sia perché la scarsa qualità degli alimenti non aiuta di certo il sapore, sia perché i preparati sono pensati per rimanere per parecchio tempo – a volte mesi – sugli scaffali della grande distribuzione.

Secondo uno studio apparso sul British Medical Journal, condotto su oltre 300.000 persone negli Stati Uniti, il continuo consumo di cibo processato è alla base di un incremento del 30% circa nella probabilità di sviluppare tumori al colon-retto. Inoltre, è la principale causa di patologie come l’obesità, il diabete, l’eccesso di colesterolo e trigliceridi. Ed è sufficiente consumarlo una volta al giorno, quindi in ufficio.

Gli effetti sul Pianeta del cibo confezionato per l’ufficio

Cibo per l'ufficio e plastica

Non solo salute, il cibo preconfezionato per l’ufficio è anche alla base di serie conseguenze per il Pianeta. Innanzitutto, a causa del packaging: le confezioni, come sacchetti e vaschette, sono quasi completamente realizzati in plastica. E perché preferire questo materiale inquinante – e poco amico della salute, poiché può rilasciare sui cibi microplastiche e altri contaminanti chimici – quando si può scegliere una “schiscetta” riutilizzabile in metallo?

Non è però tutto: secondo una ricerca dell’Università di Oxford, gli alimenti confezionati sono altamente impattanti in termini di emissioni di gas climalteranti, sfruttamento del suolo, spreco idrico e distruzione degli habitat naturali. Questo perché gli ingredienti provengono non solo da coltivazioni e allevamenti intensivi, ma anche per il massiccio ricorso a sostanze chimiche di sintesi per aumentarne la produzione. In particolare, il peso maggiore è dovuto alla carne ai formaggi. Basti pensare che per ogni chilogrammo di manzo prodotto per i cibi processati, si emettono ben 59,6 chilogrammi di CO2 equivalente, contro i soli 0,3 chilogrammi dei legumi, anche quando coltivati senza seguire linee guida biologiche.

Gli effetti sulla produttività del cibo confezionato in ufficio

Cibo in ufficio e produttività

Infine, non bisogna dimenticare che il consumo di cibo confezionato durante la pausa pranzo può, nella maggior parte dei casi, ridurre enormemente la produttività lavorativa.
Innanzitutto, proprio per l’elevata concentrazione di carboidrati e la scarsità di fibre, questi alimenti tendono ad appesantire la digestione, con il risultato di sentirsi poco energici e assonnati subito dopo la pausa pranzo. Non ultimo, l’eccesso di calorie annebbia il ragionamento, riducendo enormemente la capacità di concentrazione.

Secondo uno studio condotto nel Regno Unito dalla Brigham University, l’Health Enhancement Research Organization e l’Healthways Center for Health Research, coloro che consumano cibo poco salutare in ufficio hanno il 66% di probabilità in più di sperimentare un calo di lucidità e performance, rispetto a chi consuma alimenti sani e di origine vegetale.

Ricette per un pranzo in ufficio sostenibile

Dalla teoria, alla pratica: per superare i limiti del cibo confezionato sul lavoro, perché non realizzare qualche gustoso manicaretto a casa, sa portare in ufficio? D’altronde, per molte ricette bastano davvero pochi minuti di preparazione.

Insalata di ceci

Insalata di ceci

Ingredienti:

  • 1 scatola di ceci (150 gr)
  • 1 scatola di mais (200 gr)
  • 1 costa di sedano
  • 150 gr di tonno
  • 3 uova
  • b. di olio EVO
  • b. di curcuma
  • b. di sale e pepe

Procedimento:

Scolate bene i ceci, aggiungete il sedano a dadini, il mais, il tonno, le uova sode, la curcuma, l’olio, il sale e il pepe e infine un po’ di cipolla di Tropea. Se si desidera rendere l’insalata ancora più fresca aggiungete una spruzzata di succo di limone.

Guarda il video della ricetta.

Insalata di orzo al pesto

Insalata di orzo al pesto

Ingredienti per 2 persone:

Per il pesto

  • 10 gr di pinoli
  • 60 gr di basilico fresco
  • 6 cucchiai di formaggio grattugiato
  • 2 cucchiai di pecorino
  • 1\2 bicchiere di olio Evo
  • 1\2 aglio

Per l’insalata

  • 100 gr di orzo perlato
  • 100 gr di mozzarella
  • 30 gr di pomodori secchi sott’olio
  • b. di sale grosso
  • 20 gr di pinoli

Procedimento:

Lessate per 25/30 minuti l’orzo perlato, salate alla fine e scolate. Per il pesto unite le foglioline di basilico fresco, l’olio Evo, il formaggio grattugiato, il pecorino, l’aglio (se lo gradite), i pinoli lasciandone da parte 20 gr, qualche grano di sale grosso e frullate il tutto alla velocità minima e a scatti per non surriscaldare il preparato.

Una volta terminato, potete surgelare l’eventuale quantità in eccesso. Per completare la ricetta aggiungete all’orzo cotto il pesto, i pinoli rimasti interi, la mozzarella,  i pomodori secchi sott’olio lavati e tagliati a striscioline e le foglie di basilico.

Guarda il video della ricetta.

Polpette alla siciliana

Polpette alla siciliana

Ingredienti per 4 persone:

Per le polpette

  • 2 spigole sfilettate o altro pesce bianco (500 gr polpa )
  • 2 uova
  • 100 gr di pecorino
  • 20 gr di prezzemolo tritato
  • 1 spicchio di aglio
  • 15 gr di sale
  • 5 gr di pepe nero
  • 5 gr di paprica dolce

Per la salsa agrodolce

  • 1 peperone rosso
  • 10 pomodori secchi
  • 100 gr di pomodorini pachino
  • 1 cipolla bianca
  • b. di aceto di riso
  • b. di zucchero

Procedimento:

Per le polpette tritate la polpa del pesce, incorporate le uova intere, il prezzemolo tritato, l’aglio tritato piccolo, il sale, il pepe, la paprika, il formaggio e impastate. Aggiungete una spolverata di farina bianca, impastate e date la classica forma a palla. Friggete in padella in abbondante olio.

Per la salsa agrodolce frullate la cipolla bianca. Pulite il peperone e tagliatelo a cubetti, stessa cosa per i pomodorini ciliegini e secchi. In una padella scaldate un filo d’olio Evo, mettete la cipolla a soffriggere e aggiungete i peperoni e i pomodorini. Aggiustate di sale e cuocete per 5 minuti. Sfumate con aceto di riso ed un cucchiaio di zucchero. Frullate tutto e filtrate con un colino. Impiattate a piacere.

Guarda il video della ricetta.

Medaglioni di verdure

Medaglioni di verdura

Ingredienti per 6 medaglioni:

  • 140 g di carote
  • 140 g di piselli in scatola
  • 80 g di patate
  • 100 g di zucchine (o altra verdura)
  • 80 g di formaggio
  • 2 uova
  • timo
  • basilico
  • 4/6 cucchiai di pangrattato
  • olio evo

Procedimento:

Lessate le patate per 20 minuti e tuffate in acqua bollente zucchine e carote per una decina di minuti. Scolate le verdure e mettetele nel mixer con olio extravergine, uova, formaggio, basilico, timo e pangrattato. Tenete da parte del pangrattato per infarinare i vostri medaglioni e metteteli su carta forno. Infornate a 180° per 15 minuti girandoli a metà cottura.

Guarda il video della ricetta.

In definitiva, mangiare sano anche in ufficio è indispensabile per proteggere la salute, il Pianeta e anche la nostra produttività. Perché, allora, continuare a consumarlo? Con poco sforzo, si potranno realizzare facilmente ricette sane, leggere e ricche di gusto!

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1 Comment

  • Reply
    giulia
    1 Ottobre 2018 at 11:52

    ottime idee grazie

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