Trench, cappotto o piumino per affrontare l’ormai imminente freddo invernale? L’importante è che si tratti di capi il più possibile sostenibili. Con la stagione fredda ormai alle porte, non sempre ci è possibile recuperare i caldi indumenti che conserviamo gelosamente nell’armadio: a volte l’usura ha la meglio. Nel lanciarsi in nuovi acquisti, però, è meglio non dimenticare l’attenzione all’ambiente: è ideale scegliere fibre naturali, meglio se certificate o biologiche, oppure materiali di riciclo. Ma quali capi scegliere?
Per un inverno al riparo dal freddo, ma a basso impatto ambientale, sono diverse le alternative più sostenibili disponibili sul mercato. Di seguito, qualche mia proposta.
Da Bomboogie, un trench in Tencel dal fascino intramontabile
Se c’è un capo dal fascino intramontabile nelle stagioni più fredde, questo è sicuramente il trench. Con il suo taglio ampio, legato in vita, è da sempre protagonista dell’immaginario comune dedicato allo stile. Ma come sceglierlo, per prestare attenzione a una maggiore sostenibilità?
Una soluzione molto versatile è quella proposta da Bamboogie, per un trench leggero da utilizzare anche come impermeabile o spolverino, magari per proteggere una preziosa giacca. Il capo è realizzato principalmente in Tencel, una fibra elastica e resistente ricavata dalla cellulosa, abbinato a una gabardina di cotone. Questa accoppiata permette di ottenere un tessuto dalla trama fitta e quasi impenetrabile ma, allo stesso tempo, molto leggera: delle caratteristiche che garantiscono al capo una buona tenuta alla pioggia.
Lo si trova sullo store ufficiale di Bamboogie, a un prezzo di 267 euro.
Da Quagga, la giacca imbottita riciclata
Per la vita di tutti i giorni, non c’è niente di più comodo di una calda e confortevole giacca imbottita. Magari dal taglio più casual e sportivo, affinché sia il più possibile comoda e assicuri una vestibilità non ingombrante.
In questo senso, un ottimo capo è rappresentato dalla giacca imbottita Vesta di Quagga. Realizzate con tessuti al 100% riciclati, in particolare in lycra, presenta una media imbottitura – anche questa di recupero e priva di fibre di derivazione animale – che garantisce un’ottima tenuta termica anche nelle giornate più gelide. Dal taglio sportivo, non dimentica però l’eleganza, grazie a un originale tessuto melange.
La giacca di Quagga è disponibile sul negozio online ufficiale, a un prezzo di 149 euro.
Da Patagonia, il piumino con piuma al 100% riciclata
È difficile resistere al tepore di un caldo piumino, pronto ad accompagnarci per tutta la stagione invernale. Eppure le soluzioni disponibili sul mercato non sempre vengono realizzate all’insegna della sostenibilità e, purtroppo, nel rispetto degli animali. La piuma dei capi della fast-fashion, ad esempio, viene derivata da oche allevate in condizioni terribili e sottoposte a metodi tutt’altro che umani per il recupero del piumino.
È proprio per questa ragione, che ci si deve sempre affidare a proposte davvero più sostenibili, come quelle di Patagonia. Con il Silent Down Long Parka, il marchio offre un caldo piumino dal taglio lungo – un parka, appunto – realizzato non solo con poliestere riciclato al 70%, ma anche con il 100% di piuma d’oca e d’anatra rigenerata, proveniente da articoli usati. Come se non bastasse, il capo è realizzato in una filiera Fair Trade Certified, dove si rispettano i più elevati standard sia per i lavoratori che per l’ambiente.
Il parka è in vendita da Patagonia a un prezzo di 450 euro.
Da Eticlò, un parka oversize in cotone biologico
E proprio parlando di parka, nell’armadio di molte – le giovanissime, in particolare – non mancherà di certo un esemplare oversized, per rimanere comode soprattutto nelle giornate più piovose.
Con il parka Brighton, Eticlò propone un capo dal taglio molto giovane, leggero ma dalla buona resistenza alla pioggia, pensato per la massima comodità di utilizzo. Realizzato con un taglio oversized, prevede l’utilizzo unicamente di cotone biologico certificato GOTS, progettato e realizzato completamente in Italia.
Il parla Brighton è disponibile sulle pagine di Eticlò, a un prezzo di 420 euro.
Da Rifò, il cappotto in lana rigenerata
Infine, non è vero inverno se non si indossa un caldissimo cappotto di lana, il capo simbolo di questa stagione. Anche in questo caso, è però necessario prestare attenzione alla sostenibilità ambientale.
E quale migliore modo per farlo, se non scegliendo un cappotto realizzato in fibre di recupero? Come il modello Mara di Rifò, realizzato al 68% con lana rigenerata e il 38% di poliammide rigenerato. Dal taglio classico e confortevole, questo capo viene realizzato risparmiando il 72% di acqua rispetto a un classico cappotto, con ben il 76% di emissioni di CO2 in meno.
Il cappotto Mara è disponibile sul sito di Rifò a un prezzo di 399 euro.
In definitiva, che si tratti di un trench, di un cappotto o di un piumone, non importa: scegliamo ciò che ci piace, purché sempre con un occhio di riguardo per l’ambiente!
I contenuti di questo post non sono legati a nessun tipo di operazione commerciale.
Le aziende e i prodotti segnalati sono stati recensiti di mia iniziativa e in base ai miei gusti e valori.
Tessa Gelisio
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