Quando si parla di mobilità più sostenibile, il primo mezzo che balza alla mente è l’auto elettrica. E non di certo senza motivo, anche perché le vetture a batteria saranno le protagoniste del più grande cambio del parco auto, praticamente dall’invenzione del motore a scoppio. Eppure, spostarsi a basso impatto ambientale non significa solo scegliere un’auto elettrica, ma anche una lunga altra serie di mezzi a bassissime emissioni. Dalle moto agli scooter, passando per biciclette e monopattini, l’elettrificazione sta riguardando sia i grandi percorsi che i micro-spostamenti urbani.
In questo mercato in piena trasformazione, è quindi utile comprendere quali siano le alternative già oggi a nostra disposizione, soprattutto se si è in cerca di un metodo rapido per spostarsi in città e non solo. Ho quindi deciso di raccogliere le caratteristiche generali dei mezzi elettrici oggi più diffusi.
Moto e scooter elettrici: batterie anche per le due ruote
Le possibilità garantite dalla tecnologia, in particolare grazie alle batterie al litio, non riguardano unicamente le quattro ruote. Anche motociclette e scooter ne traggono ampio vantaggio, peraltro con prezzi oggi già abbastanza accessibili. Ma quali sono le caratteristiche di questi mezzi?
Per moto elettriche si intendono veicoli di cilindrata equivalente superiore ai 50 cc: quelle, per intenderci, che non possono essere guidate a 14 anni, bensì a partire dai 16 dopo il conseguimento dell’opportuna patente. Prendendo come riferimento cilindrate da 125 cc equivalenti, si tratta di motocicli esteriormente identici alle controparti a carburante, ma alimentati da un pacco batterie, solitamente integrato al posto del comune serbatoio. L’autonomia media dei modelli attualmente sul mercato è di circa 90 chilometri, la ricarica richiede circa tre ore con un collegamento a colonnine domestiche da 6 KW e i prezzi variano dai 4.000 ai 12.000 euro.
Nella categoria degli scooter elettrici, invece, vi rientrano sia ciclomotori da 50 cc equivalenti – quindi adatti anche ai giovanissimi – che soluzioni più potenti, i classici “scooteroni” per capirci. Su questo fronte, il mercato è già vivacissimo e, oggi, molte proposte elettriche presentano prezzi del tutto simili alle classiche alternative endotermiche. In questo caso, le batterie sono solitamente alloggiate sotto il vano casco. L’autonomia può variare enormemente da un modello all’altro – dai 50 ai 150 km – e così accade anche per i prezzi, dai 2.000 ai 9.000 euro. Anche per questi mezzi, la ricarica tramite colonnina domestica richiede circa tre ore.
Similmente a quanto accade per le auto elettriche, anche questi mezzi elettrici a batteria possono circolare senza grandi limitazioni nelle ZTL.
Bicicletta elettrica: meno fatica per gli spostamenti in città
Riscoprire il fascino della bicicletta è molto importante. E non solo per la salute, poiché pedalare ha indubbi benefici sul benessere dell’organismo, ma anche per l’ambiente: è il mezzo più sostenibile che oggi abbiamo a disposizione. Eppure non tutti amano macinare chilometri affidandosi solo alla forza delle gambe e, così, da qualche tempo sono apparse sul mercato le comodissime biciclette elettriche.
Semplificando, possiamo affermare che sul mercato sono presenti due grandi categorie di biciclette elettriche:
- Bici elettriche a pedalata assistita: il motore elettrico interviene per dare sostegno alla pedalata, che rimane fondamentale per spostarsi. Per legge, la loro potenza non deve superare gli 0.25 kW nominali e la velocità non può essere superiore ai 25 km/h;
- S-pedelec: si tratta di biciclette che possono funzionare anche unicamente a motore, quindi la pedalata è indipendente dal motore stesso. Per legge non rientrano nella categoria dei velocipedi, bensì dei ciclomotori, poiché possono essere dotate di motori anche da 4.000 W e raggiungere velocità fino a 45 chilometri orari.
Sia le bici elettriche a pedalata assistita che le S-pedelec possono essere collegate alla normale spina di casa per la ricarica, con tempistiche da 1 a 3 ore a seconda si utilizzi un impianto a 3 o 6 kW.
Monopattino elettrico: tra i mezzi elettrici più discussi
Il monopattino elettrico rientra a pieno titolo nei mezzi della nuova mobilità sostenibile, non si può però dire non sia spesso al centro di fitte polemiche. Tanto che la città di Parigi ha deciso di vietarli, rimuovendo oltre 15.000 monopattini inizialmente destinati allo sharing. Una scelta più che comprensibile, se si pensa come negli ultimi anni questi piccoli strumenti siano diventati fonte di caos cittadino, alimentando anche pericolosi incidenti.
Come facile intuire, il problema non deriva dalla tecnologia in sé, quanto nell’uso che ne viene fatto. In barba a regole e divieti, tra cui quello di indossare il casco, chiunque ne ha avuto testimonianza: conducenti che sfrecciano sui marciapiedi, invadono all’improvviso le carreggiate o, ancora, che non rispettano precedenze e semafori. Insomma, se tutti utilizzassero i monopattini con attenzione e coscienza, non si sarebbero rese necessarie decisioni drastiche.
In ogni caso, questi mezzi vengono assimilati ai velocicli e, pertanto, non possono superare una velocità di 25 km/h. Costano relativamente poco – qualche centinaio di euro – e si ricaricano velocemente, anche in meno di un’ora, collegati alla normale presa di casa. Anche l’autonomia è però ridotta, di circa una ventina di chilometri per i modelli più prestanti.
Altri mezzi elettrici per la micromobilità cittadina
Infine, è utile anche dare uno sguardo agli altri mezzi elettrici che possono rivelarsi utili in città, ovviamente sempre nel rispetto delle normative vigenti e, soprattutto, degli altri mezzi presenti su strada. In linea generale, vengono definiti mezzi di micromobilità cittadina, proprio poiché garantiscono spostamenti di distanza davvero ridotta:
- hoverboard: mezzo tanto discusso quanto i monopattini, si tratta di un due ruote dotato di apposita piattaforma, dove il conducente rimane in equilibrio. Lo spostamento è comandato dall’inclinazione del corpo del guidatore sull’hoverboard stesso e, proprio come i monopattini, la velocità massima consentita è di 25 km/h;
- monowheel: si tratta di un’evoluzione dell’hoverboard, caratterizzato da un’unica ruota centrale. Anche in questo caso, il movimento è comandato dall’inclinazione del corpo;
- Segway: si tratta del nome commerciale di un due ruote dotato di apposita piattaforma e manubrio, oggi utilizzato comunemente per identificare tutta la categoria di questi veicoli. Rispetto a un hoverboard, le ruote hanno dimensioni più generose e la stabilità è maggiore, anche perché il mezzo è in grado di regolare autonomamente il proprio bilanciamento tramite appositi sensori;
- skateboard elettrici: ultimi arrivati sul mercato sono infine gli skateboard elettrici. Hanno potenze e velocità simili ai monopattini ma, nella maggior parte dei casi, assicurano una “spinta assistita”.
In definitiva, l’universo della mobilità più sostenibile si sta popolando di soluzioni sempre più variegate rispetto alle auto elettriche, anche se su sicurezza e facilità d’uso per alcune proposte si auspica vengano approvate leggi più restrittive. E voi, avete provato uno di questi mezzi a batteria?
No Comments