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Cani a basso impatto ambientale: tutti i consigli


Tessa Gelisio, cani a basso impatto

Come accudire i nostri amici cani, con il minor impatto ambientale possibile? Non potrei mai pensare alle mie giornate senza Jack e Viola, i due amici a quattro zampe di casa. E, proprio per questa ragione, cerco di rendere la loro esistenza non solo il più gratificante possibile, ma anche a basso impatto. Sì, perché accudire animali domestici può sensibilmente aumentare l’inquinamento del Pianeta, se non gestiti correttamente. Ma come fare, a quali fattori prestare attenzione?

Fortunatamente, è molto semplice rendere la vita dei cani a basso impatto: basta seguire alcuni semplici consigli.

L’impatto ambientale dei cani

Impatto del cane domestico

Gli animali domestici rappresentano dei compagni di vita inestimabili, capaci di regalare tanto amore e sorreggerci nei momenti più difficili. Eppure, la loro presenza può avere un certo impatto sul Pianeta, soprattutto perché ben pochi proprietari seguono regole di base per rendere le loro esistenze più sostenibili.

Secondo uno studio condotto dall’Università della California di Los Angeles (UCLA), solo negli Stati Uniti l’accudimento di cani e gatti è responsabile dell’emissione di ben 64 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, pari all’equivalente emesso da 13.6 milioni di automobili. Il peso maggiore è dovuto all’alimentazione – un’altra ricerca ha evidenziato che per i cani si produce tra il 25 e il 30% di tutta la carne prodotta negli Stati Uniti, ma vi sono anche altri fattori da prendere in considerazione:

  • la gestione e lo smaltimento delle feci, che possono essere molto contaminanti per il suolo;
  • il packaging in plastica dei prodotti per la gestione del cane, dall’alimentazione alle soluzioni per il loro igiene;
  • la grande quantità di plastica, spesso non riciclabile, utilizzata per la creazione dei giocattoli dedicati agli amici a quattro zampe.

Come ridurre l’impatto ambientale del cane

Fortunatamente, è abbastanza semplice ridurre l’impatto ambientale del cane: basta seguire strade di accudimento più sostenibili. E, nella maggior parte dei casi, queste soluzioni non solo rivelano amiche dell’ambiente, ma contribuiscono anche alla salute e al benessere dello stesso animali.

Un’alimentazione per cani più sostenibile

Impatto ambientale del cibo per cani

Come evidenziato dal già citato studio, l’alimentazione rappresenta il fronte di maggior impatto ambientale, quando si parla di accudimento degli animali. Questo perché, nella maggior parte dei cani, gli alimenti di produzione commerciale – dalle crocchette all’umido – comportano:

  • grandi emissioni di CO2 negli allevamenti per la produzione di carne;
  • ampio ricorso a pesticidi e deforestazione per i campi coltivati dedicati ai mangimi destinati agli allevamenti;
  • elevato uso di plastica per il packaging;
  • grandi emissioni di CO2 per il trasporto e la distribuzione di questi alimenti.

Proprio per questa ragione, sarebbe sempre consigliabile seguire un’alimentazione casalinga per il cane, ovvero con la preparazione in casa di gustosi piatti, adatti alle sue necessità nutritive. Qualche tempo fa, con l’aiuto del veterinario Alessandro Prota, vi avevo appunto parlato di tante soluzioni per la cucina naturale per cani.

Non tutti hanno però a disposizione il tempo, o le capacità, per mettersi ai fornelli per soddisfare l’appetito di Fido. E poiché il cane non può di certo alimentarsi dei nostri scarti di cucina, perché potrebbero essere addirittura dannosi per la sua salute, se non gestiti correttamente, è meglio orientarsi su altre soluzioni. Ad esempio:

  • scegliere solo cibo per cani certificato, meglio se realizzato tramite allevamenti tradizionali e non intensivi o, ancora, con ingredienti da agricoltura biologica;
  • preferire marchi che offrono packaging riciclato o altamente riciclabile, preferendo materiali come carta, cartone, alluminio o vetro;
  • affidarsi ai nuovi servizi di consegna a domicilio di cibo non processato per cani, realizzato poche ore prima al confezionamento e già dosato per le necessità dell’animale;
  • provare i nuovi alimenti per cani a base di insetti che, pur mantenendo un’elevata quota proteica, sono decisamente a più basso impatto rispetto ai derivati della carne.

Non solo attenzione all’ambiente, ma anche agli ingredienti, leggendo sempre le etichette: molti marchi a buon prezzo stanno sempre più allargando la porzione in cereali nei loro alimenti per animali, a discapito di quella proteica. Quest’ultima è però fondamentale per il benessere del nostro amico a quattro zampe e, per questo, non dovrebbe mai essere sacrificata.

Corretta gestione dei bisogni fisiologici del cane

Impatto ambientale dei bisogni dei cani

Gestire in modo corretto i bisogni del cane è fondamentale per ridurne l’impatto ambientale. Non tutti infatti sanno che le feci canine sono altamente contaminanti, indipendentemente dalle condizioni di salute dell’animale, e pertanto non dovrebbero mai essere abbandonate nell’ambiente. È quindi necessario:

  • raccogliere sempre le feci del cane, anche quando ci si trova in campi aperti o aree boschive;
  • utilizzare unicamente sacchettini biodegradabili, realizzati in carta oppure in bioplastiche ricavate da vegetali, come il mais.

Attenzione, inoltre, poiché le feci del cane non possono essere buttate nell’umido, poiché comprometterebbero il compostaggio degli scarti di cucina negli appositi impianti. Vanno quindi conferite nell’indifferenziato o, se il Come dove si risiede lo prevede, in bidoni per il compostaggio separati.

Igiene dell’animale e degli spazi domestici

Accudire un cane significa anche prestare attenzione all’igiene, perché non solo l’animale ha bisogno di essere regolarmente pulito, ma anche perché potrebbe portare in casa sporco e detriti quando rientra dalla passeggiata. Per farlo, però, bisogna prestare attenzione sia ad evitare gli sprechi che a usare i prodotti giusti. In particolare:

  • fare il bagno al cane solo quando necessario, sia perché lavaggi troppo frequenti attaccano l’epidermide dell’animale, aumentando il rischio di arrossamenti, dermatiti e reazioni allergiche, sia per ridurre lo spreco d’acqua;
  • utilizzare solo shampoo per cani ecobio, altamente biodegradabile e non nocivo per gli ambienti acquatici;
  • per la pulizia quotidiana, come quella delle zampette dopo la passeggiata, basta semplicemente un panno inumidito con un po’ di acqua tiepida.

Attenzione anche alla pulizia delle superfici, ad esempio i pavimenti: utilizzare prodotti ecobio significa non solo ridurre il proprio impatto ambientale, ma anche non esporre l’animale a sostanze chimiche pericolose che, a contatto con la pelle del cane, potrebbero causare problemi di salute come gravi allergie.

Giochi per cani: il fai da te è il più sostenibile

Impatto dei giochi per cani

Ormai il mercato dei giochi per cani è ricco delle più singolari soluzioni, purtroppo quasi sempre in plastica. Un materiale che non è solo inquinante, ma potrebbe anche esporre il cane al rischio di ingestione accidentale di frammenti, con tutto quel che ne consegue in termini di salute.

Eppure, il nostro amico a quattro zampe non ha bisogno di dispositivi high-tech e ricchi di lucine, può essere più che sufficiente una pallina di stoffa per garantirgli ore e ore di divertimento. Perché, allora, non approfittarne con un po’ di fai da te? È sufficiente guardarsi attorno in casa e recuperare:

  • vecchi scampoli di stoffa;
  • coperte usurate;
  • corde e cordini;
  • pupazzi e peluche non più in uso;
  • palline, gomitoli e campanelli.

Armati di pazienza, ago e filo si potranno realizzare dei simpaticissimi giocattoli a basso impatto, con cui il cane non si stancherà mai di giocare.

In definitiva, basta seguire pochi consigli per rendere la vita di Fido non solo più sostenibile, ma anche più sana!

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