Odori e profumi non hanno segreti per il cane, che può vantare uno strumento validissimo che utilizza con attenzione: il tartufo. Questo, al pari del naso umano, è deputato al riconoscimento dei vari effluvi che viaggiano nell’aria e costituiscono il mondo che ci circonda.
Ma ciò che forse non sapete è l’incredibile potenzialità del tartufo del cane, in grado di catturare gli odori 50 volte di più rispetto al naso umano. Tutto merito dei ricettori olfattivi presenti nel suo tartufo, così precisi da percepire e riconoscere profumazioni vecchie di sei settimane o di distinguerle anche dopo tre anni.
L’olfatto del cane è un senso molto sviluppato, tanto da trovare impiego anche nel campo della medicina, della ricerca delle persone scomparse, dell’intercettazione delle sostanze illecite e dei cibi.
Cane, come funziona il tartufo
Lo sapevate che il naso del cane si chiama tartufo? Questo è il suo nome tecnico perché ricorda una patata nera, ma l’apparato olfattivo non riguarda il naso ma anche la parte del muso fino agli occhi. È un organo che svolge un ruolo fondamentale nella vita di Fido, perché riceve tutte le informazioni captate attraverso l’olfatto e che utilizza sin dalla nascita così da imparare a orientarsi. Non solo odori ma una sorta di comunicazione non verbale utile a conoscere e riconoscere il mondo circostante, sia per immagazzinare le nuove informazioni che per ricordare posti, persone e oggetti familiari. Se l’uomo si orienta attraverso la vista il cane lo fa attraverso l’olfatto e il suo tartufo, infatti al suo interno
è presente un’area dedicata alla cattura degli odori e molto più sviluppata di quella umana.
Ma come è fatto il naso del cane? Partiamo dalle narici che appaiono più grandi e mobili, con la presenza di una piccola fessura laterale che consente di immettere più aria. Il tartufo risulta sempre umido, anche per l’azione della stessa lingua così da favorire anche la termoregolazione e l’intercettazione delle molecole degli odori. E a preservarne il benessere è anche il Philtrum al pari del prolabio umano, ovvero quel solco verticale che collega il naso alla bocca, che trasporta l’umidità fino al tartufo. Il sistema olfattivo canino è un apparato sofisticato che parte dal tartufo, come abbiamo visto, dove è presente il rhinarium ovvero la cute che circonda le narici ricca di cellule sensibili sia alla temperatura che alla pressione. L’aria attraversa le narici, passa tramite i turbinati dove la prima parte la intrappola e scalda, la seconda parte invece smista le molecole odorose in base al peso e alla solubilità. Per poi giungere alla mucosa olfattiva ricca di ricettori che captano gli odori tramite uno stimolo di tipo elettrico, per poi attraversare il bulbo olfattivo e venire memorizzati o riconosciuti dalla corteccia celebrale.
Esiste anche un secondo sistema olfattivo costituito da un organo noto come Vomeronasale o organo di
Jacobson, collocato in una cavità sopra al palato con sacche ricche di fluido e un rivestimento pieno di
ricettori. Questo è un organo importante per il cane perché serve a riconoscere e intercettare i feromoni,
utili a comunicare lo stato emotivo e l’umore dei propri simili. Non a caso i cani comunicano anche grazie
all’olfatto riuscendo a sentire le varie marcature territoriali, tanto da riconoscere lo stato di salute degli altri cani, gli stati d’ansia e di stress, l’umore e le intenzioni degli umani, ma anche i cambiamenti atmosferici oltre alla presenza di sostanze chimiche e di cibo.
Cani, l’importanza dell’olfatto nel quotidiano
Per sviluppare correttamente il suo olfatto il cane deve poter annusare tutto ciò che lo circonda, non solo per memorizzare ma anche per riconoscere. Tra le particolarità dell’olfatto canino vi è quella di
intercettare gli odori presenti da quelli del passato, riuscendo a comprendere cosa è accaduto
nell’immediato o nel passato recente o quello più datato, anche di tre mesi. E non è tutto, il cane può
anche scegliere con quale narice annusare gli odori, perché quella di destra è legata all’emisfero destro del cervello ovvero quello della parte creativa, delle emozioni, dell’identificazione degli oggetti e dei movimenti della parte sinistra del corpo. Al contrario la narice sinistra è associata all’emisfero sinistro del cervello, incentrato sulla logica, sull’analisi e sul controllo dei movimenti della parte destra del corpo.
La specificità delle capacità olfattive del cane lo rendono uno strumento importante anche in altri settori,
come nella ricerca medica. Ad esempio, sono in grado di sentire in anticipo le crisi ipoglicemiche, gli attacchi epilettici, e in alcuni casi sono di supporto nell’intercettazione delle cellule tumorali. Inoltre l’olfatto canino risulta di vitale importanza anche nell’individuazione di sostanze illecite, di sostanze chimiche, di denaro ed esplosivi. Ma anche delle persone scomparse, e anche nella ricerca di animali nascosti e del pregiato tartufo.
Per il benessere del vostro amico è importante lasciargli tutto il tempo per annusare e conoscere, perché
questo soddisfa il suo fabbisogno sensoriale quotidiano. Per questo è fondamentale non strattonarlo
quando sta scoprendo spazi e luoghi nuovi, magari permettendogli di muoversi in sicurezza con un
guinzaglio lungo. Annusare è un momento di pura felicità che va incentivato, senza incappare in pericoli e momenti stressanti. Un cane appagato e felice potrà ricambiare il tutto attraverso momenti di coccole e
gioia condivisa con voi.
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