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Cani e gatti in inverno: attenzione all’antigelo


Cane in inverno

Anche in queste ultime settimane d’inverno, dobbiamo prestare attenzione a un’importante minaccia per la salute dei nostri cani e gatti: l’antigelo. Proprio così: questa sostanza, sempre più utilizzata per sciogliere il ghiaccio sulle strade e sui vialetti delle case, può essere fatale se ingerita dai nostri amici a quattro zampe. Ma quali effetti ha l’antigelo sugli animali e, soprattutto, come proteggerli?

Secondo Humane Society, ogni anno negli Stati Uniti fino a 90.000 animali domestici rimangono vittime dell’antigelo. In Italia il problema non è così esteso, poiché l’uso di queste sostanze chimiche è minore, ma non bisogna di certo abbassare la guardia. Di seguito, tutte le informazioni utili.

Cani, gatti e antigelo: un’intossicazione spesso letale

Cane e veterinario

Come anticipato in apertura, sempre più di frequente si ricorre all’antigelo per sciogliere il ghiaccio che si forma su strade, vialetti o, ancora, per eliminarlo dal parabrezza delle automobili. Eppure, questa soluzione può essere altamente tossica per gli animali domestici, i quali vi possono entrare accidentalmente in contatto.

Innanzitutto, è bene specificare che non tutti gli antigelo sono dannosi per i nostri amici a quattro zampe, bensì solo quelli che prevedono fra le componenti il glicole etilenico, da non confondersi con il glicole propilenico. Basta anche una minima dose – meno di un cucchiaino per i gatti e poco di più per i cani, a seconda del peso – affinché si verifichi una forte intossicazione. Con l’ingestione dell’antigelo, infatti, gli animali vanno progressivamente incontro a danni al fegato e ai reni, fino a giungere alla morte nei casi più gravi.

Come gli animali entrano in contatto con l’antigelo

Innanzitutto, è utile sapere come cani e gatti entrano in contatto con questa pericolosa sostanza. L’esposizione è di norma causale, ovvero per contatto accidentale durante la passeggiata quotidiana:

  • cani e gatti si possono sporcare le zampe camminando su strada o, ancora, entrando in pozzanghere contaminate. Leccandosi per pulirsi, ingeriscono per sbaglio la sostanza;
  • diversi antigelo, soprattutto quelli commercializzati in passato, presentano un sapore dolciastro e gli animali ne possono rimanere attratti, bevendolo inconsapevoli dei rischi.

Quest’ultimo problema, quello del sapore appetibile dell’antigelo, ha spinto i principali produttori ad aggiungere degli additivi ai loro prodotti, per rendere la sostanza chimica amara e poco gradevole. L’ingestione involontaria, tuttavia, può sempre avvenire.

 I sintomi dell’intossicazione da antigelo

I rischi derivanti dall’ingestione di antigelo dipendono dalla dose assunta, dal peso dell’animale e da altri fattori, come ad esempio lo stato di salute generale. PetMD ha però identificato tre stadi dell’avvelenamento:

  • Primo stadio (dai 30 minuti alle 12 ore dall’ingestione): per effetto dell’ingestione di glicole etilenico, l’animale può apparire confuso, depresso, poco reattivo e con difficoltà di deambulazione. Può aumentare la produzione di urina e può comparire il vomito;
  • Secondo stadio (dalle 12 alle 24 ore dall’ingestione): in una prima fase, l’animale sembra riprendersi. Tuttavia, non appena il glicole etilenico viene metabolizzato, possono apparire sintomi come disidratazione, difficoltà respiratorie e battito cardiaco accelerato;
  • Terzo stadio (dalle 36 alle 72 ore dopo l’ingestione): i metaboliti derivati dal glicole etilenico si accumulano nei reni e nel fegato, portando l’animale a perdere i sensi, fino a uno stato comatoso che, in poche ore, può condurre alla morte.

Se si sospetta che il proprio cane o il proprio gatto abbia ingerito dell’antigelo, è necessario recarsi il prima possibile al pronto soccorso veterinario: prima si inizia il trattamento, maggiori sono le chances di sopravvivenza.

Come proteggere cani e gatti

In inverno, è meglio seguire il detto “prevenire è meglio che curare”. È infatti necessario ridurre la possibilità di esposizione all’antigelo, affinché cani e gatti non vi possano entrare in contatto. Ma come fare?

La prevenzione per i cani

Cane e antigelo

Prevenire brutte conseguenze ai nostri amici cani è abbastanza semplice, anche perché animali più semplici da controllare rispetto ai gatti. È infatti sufficiente seguire pochi ma efficaci consigli:

  • mantenere il cane al guinzaglio fino a quando non si raggiungono zone sicure, come le aree di sgambo, per evitare che l’animale si abbeveri a terra o da pozzanghere. Ancora, mentre il cane è legato, è utile controllare che non si lecchi le zampe;
  • giunti in un’area sicura, prima di liberare il cane è utile pulire le zampe, per eliminare eventuali residui di antigelo. Può essere sufficiente un panno inumidito o, ancora, una salviettina saponata;
  • le zampe andranno poi pulite nuovamente una volta rientrati a casa.

È anche importante non sottovalutare il rischio: per quanto gli antigelo siano di solito molto colorati – dal fucsia al blu acceso – se diluiti con l’acqua, come quella della pioggia o la neve sciolta, potrebbero perdere il loro colore. Di conseguenza, non si pensi che pozzanghere o chiazze trasparenti non siano contaminate.

La prevenzione per i gatti

Gatto nella neve


Evitare il contatto tra antigelo e gatti è invece più difficile, poiché spesso i felini domestici vengono lasciati liberi di aggirarsi per il loro quartiere, senza un controllo diretto da parte dei proprietari.

Nei mesi invernali, di conseguenza, sarebbe indicato tenere il gatto perlopiù in casa o, ancora, permettere uscite in luoghi sicuri, come ad esempio un’area del giardino recintata e possibilmente dotata di reti anti-arrampicata. Ancora, attenzione ai gatti che hanno l’abitudine di sostare sul cofano o sul tetto delle auto, poiché molti prodotti per sciogliere il ghiaccio dal parabrezza contengono glicole etilenico.

In definitiva, bastano piccoli accorgimenti per evitare brutte conseguenze ai nostri animali domestici. Nel frattempo, se conosciamo amici e parenti che normalmente usano l’antigelo, proponiamo metodi più sicuri e anche meno inquinanti: il sale primo fra tutti.

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