Con l’arrivo delle stagioni più fredde, e di giornate più brevi e ben poco assolate, si riduce sensibilmente la possibilità di sfruttare la luce naturale negli ambienti domestici. Un problema che non influisce solamente sui consumi energetici, ma anche sul benessere: la luce del sole è infatti fondamentale per l’organismo e, in particolare, per l’equilibrio psicologico. Ma come fare a migliorare la penetrazione della luce in casa nelle stagioni più buie, senza interventi distruttivi e spendendo relativamente poco?
I benefici dell’illuminazione naturale
Innanzitutto, è bene ricordare quali siano i benefici dell’esposizione alla luce naturale, sia a livello di metabolismo che di benessere psicologico. La luce del sole influenza infatti i ritmi circadiani, ovvero l’orologio biologico dell’organismo, portando a conseguenze anche particolarmente fastidiose nei momenti di carenza.
Gli effetti della luce sull’umore
La prima questione da prendere in considerazione è l’effetto della luce sull’umore. L’evidenza scientifica spiega infatti che la luce solare influenza direttamente:
- i cicli del cortisolo, ovvero l’ormone dello stress;
- il rilascio di endorfine, le principali responsabili del benessere psicologico.
Diverse ricerche hanno evidenziato che, durante il periodo estivo, per ogni ora di sole guadagnata in più si riducono sensibilmente i livelli di cortisolo – anche del 30% – mentre la produzione di endorfine raggiunge il suo massimo. È proprio per questo che, per contro, nelle stagioni buie si rischia di soffrire maggiormente di disturbo affettivo stagionale (SAD), con sintomi quali malinconia, ansia e depressione.
I vantaggi della luce per l’organismo
Non solo benessere psicologico, l’esposizione alla luce naturale ha conseguenze benefiche per tutto l’organismo. Ad esempio, la luce del sole regolarizza l’orologio biologico, ovvero i ritmi circadiani, migliorando i cicli di produzione degli ormoni. In particolare, almeno otto ore di luce solare al giorno garantiscono:
- un buon riposo, poiché si normalizzano i cicli di rilascio della melatonina, che favoriscono un sonno ristoratore e delle giornate ricche di energia;
- delle migliori performance cardiache, probabilmente dovute ai minori livelli di stress;
- un metabolismo più veloce ed efficiente, non a caso in primavera e in estate si tende a dimagrire più facilmente rispetto ad autunno e inverno.
In particolare, l’esposizione alla luce è di fondamentale importanza per ripristinare i corretti livelli di vitamina D, sintetizzata proprio a livello della cute per effetto dei raggi solari. Questa vitamina è indispensabile per il benessere delle ossa, dei muscoli e del sistema immunitario. Fatto non meno importante, preserva le funzioni cognitive e aiuta a risollevare l’umore.
Consigli per massimizzare la luce naturale in casa
Compresi i benefici della luce per il nostro organismo, come massimizzare la luce naturale in casa anche nelle stagioni più buie, quando le ore di sole si riducono progressivamente?
Tra privacy e luce
La prima soluzione, per quanto semplice da realizzare, non è così scontata come sembra. Per massimizzare la luce in casa, è infatti indispensabile scegliere i giusti tendaggi per porte e finestre, così da approfittare di un’ottima irrorazione solare, senza necessariamente sacrificare la propria privacy.
A discapito delle credenze comuni, con l’arrivo di autunno e inverno si dovrebbero scegliere tende leggere, di colori chiari, tali da filtrare pochissima luce e permettere un corretto irraggiamento degli ambienti. È vero, i tendaggi scuri e pesanti aiutano a mantenere gli ambienti più caldi e protetti dagli spifferi, ma a scapito proprio dell’illuminazione naturale.
Meglio ancora è ricorrere a persiane, tapparelle mobili o a pannelli regolabili, che permettono di regolare le fonti luminose secondo le proprie esigenze, senza particolari rischi per la propria riservatezza.
Mantenere le finestre sempre pulite
Può sembrare una banalità, eppure mantenere le finestre sempre perfettamente pulite può essere di fondamentale aiuto per aumentare l’illuminazione naturale in casa. Diversi studi di design e architettura, ad esempio, hanno dimostrato che:
- i vetri privi di aloni possono aumentare anche del 30% l’illuminazione degli ambienti domestici;
- più trasparenti e prive di aloni sono le finestre, maggiore è l’intensità della luce, che tende a essere più calda, e quindi più efficace anche su umore e organismo. Lo sporco sulle finestre funge infatti da filtro, favorendo le frequenze di luce fredda.
Per quanto pulire i vetri sia un’operazione spesso noiosa e complicata, d’inverno è meglio procedere almeno una volta ogni quindici giorni.
Sfruttare vernici e specchi in casa
Una delle soluzioni più pratiche, e spesso sottovalutate, per migliorare l’illuminazione in casa è la corretta scelta delle vernici. Sono infatti preferibili tonalità chiare, il più possibile riflettenti: una parete di colore bianco può riflettere più dell’80% della luce che penetra dalla finestra, contro solo il 10% delle mura scure. Per farlo, è ovviamente utile ricorrere a vernici ecologiche, così da eliminare il rischio di entrare in contatto con contaminanti perenni, come i composti organici volatili.
Un’idea davvero economica, e facilissima da mettere in pratica, è invece quella di avvalersi di specchi in punti strategici della casa. Ad esempio, posizionare un grande specchio sulla parete opposta alle finestre, con una lieve inclinazione laterale di circa quindici gradi, aiuta a massimizzare la luce anche nelle ore in cui è più scarsa, come all’alba o al tramonto. Inoltre, gli specchi offrono una sensazione di ambienti più grandi, il tutto a vantaggio del proprio benessere psicologico.
Ottimizzare la disposizione degli arredi
Naturalmente, fondamentale è disporre gli arredi con un occhio di riguardo alle fonti di illuminazione. Bisogna infatti considerare che la luce del sole proviene da sud, quindi gli ambienti più esposti della casa dovrebbero essere dedicati a cucina, salotto e studio. La zona notte, invece, dovrebbe essere in direzione nord, ovvero quella meno esposta.
Non è però tutto, perché anche la disposizione dei singoli mobili può fare la differenza. Ad esempio, è utile:
- posizionare scrivanie e aree di lavoro vicino alle finestre, per massimizzare la luce naturale durante le ore diurne, migliorando concentrazione e produttività;
- evitare mobili alti in prossimità delle finestre, come librerie, armadi o divisori che possono interrompere il passaggio della luce;
- orientare le sedute, come poltrone e divani, in direzione delle finestre, per sfruttare al meglio l’irrorazione naturale;
- creare percorsi aperti per la luce, cercando di sovraccaricare il meno possibile gli spazi con troppi mobili oppure oggetti, che bloccano il flusso luminoso verso le stanze;
- scegliere arredi chiari e riflettenti, che possano favorire la diffusione dell’illuminazione proveniente dall’esterno.
Scegliere soluzioni architettoniche
Infine, se si sta pensando di effettuare degli interventi di ristrutturazione, si può pensare a delle soluzioni architettoniche che possono aumentare l’irrorazione solare:
- i lucernari, che permettono di illuminare anche stanze non perfettamente esposte sul fronte orizzontale;
- i tubi solari che, partendo dal tetto, possono portare la luce solare anche a grandi distanze, addirittura superando più piani.
In definitiva, le strategie per migliorare l’illuminazione anche nelle stagioni buie non mancano: basta un po’ di creatività e ingegno, il tutto a vantaggio della salute e del benessere!
No Comments