Anche la moda maschile può essere più sostenibile, basta scegliere i brand giusti. Parlo spesso di ecomoda su queste pagine, in particolare di aziende innovative sul fronte delle emissioni, del riciclo e del riutilizzo dei materiali tessili. Eppure, mentre sul fronte della moda femminile gli esempi ormai non mancano, per il vestiario dedicato a lui quello della maggiore sostenibilità è ancora un tema relativamente recente.
Ho quindi pensato di raccogliere alcuni di marchi che, per loro vocazione, hanno fatto dell’attenzione all’ambiente un aspetto irrinunciabile del loro business. Dalla scelta di materie prime a chilometro zero alla riduzione dell’acqua impiegata nei processi di produzione, passando per l’uso di tessuti naturali: di seguito, una carrellata dei brand per lui da tenere d’occhio.
Vestire eleganti, rispettando l’ambiente
Chi l’ha detto che eleganza e rispetto per l’ambiente non possano andare di pari passo? Anche gli uomini amano indossare indumenti di pregiata qualità, magari per un importante incontro di lavoro oppure per una serata galante. E allora le regole sono facili: tessuti naturali, di riciclo e produzione italiana, quando possibile.
Prendiamo ad esempio la classica camicia bianca, il passepartout che ogni uomo conserva gelosamente nell’armadio. Un progetto interessante è quello di Archivist Studio, una società che recupera lenzuola di altissima qualità dagli hotel super-lusso per creare delle splendide camicie. Sapete infatti che la maggior parte degli alberghi a cinque stelle getta le lenzuola dopo pochissimi utilizzi, se non addirittura tra un cliente e l’altro? Uno spreco pari a 10 milioni di chili di biancheria da letto in Europa ogni anno. Archivist Studio li recupera, li igienizza e ne ricava delle camicie di elevatissima fattura. Con circa 130 euro ci si può portare a casa una camicia in cotone biologico di grado “A”, al 100% da riciclo.
E se si fosse alla ricerca di giacche e completi di alta moda? La soluzione è un marchio tutto italiano, Tonello, che da qualche tempo ha lanciato il progetto T-Earth: delle capsule collection create con un occhio di riguardo alla scelta di materie prime naturali, al riciclo e alla produzione a chilometro zero. Un esempio? L’Upcycled Blaser (319 euro), una giacca adatta sia per le occasioni eleganti che quelle più casual, che recupera tessuti già utilizzati dal brand.
Tute per lo sport da tessuti rigenerati
Per gli uomini attenti alla loro forma fisica, o semplicemente per coloro che vogliono trascorrere il tempo libero in piena comodità, non possono mancare degli indumenti sportivi. E fra i vari brand più sostenibili, vi consiglio Rifò: un’azienda di cui vi ho già parlato, un’eccellenza nel recupero di tessuti e filati – come il jeans e la lana – per creare nuovi indumenti.
Rifò offre ad esempio una comodissima e versatile tuta per lo sport, che ho già avuto occasione di provare nella versione femminile. Comoda, calda e traspirante, è realizzata in cotone rigenerato da jeans, scarti industriali e filati organici e certificati. Oltre alla classica felpa, in vendita a 69 euro, è possibile scegliere se abbinare un pantalone lungo (79 euro) oppure un pantaloncino (69 euro). Niente di meglio, quindi, per allenarsi indossando una soluzione traspirante che non irrita la pelle, nemmeno con la sudorazione, il tutto con il minimo impatto possibile sull’ambiente.
A casa con i tessuti naturali
Quando ci si rilassa a casa, la comodità è un vero imperativo. Eppure non sempre gli uomini prestano sufficiente attenzione ai capi che usano, magari semplicemente indossando una vecchia tuta in fibre sintetiche. Tuttavia, dobbiamo ricordarci che la pelle rimarrà a lungo a contatto con queste fibre, quindi è sicuramente più salutare scegliere tessuti naturali, traspiranti e ipoallergenici.
Anche di CasaGin vi ho parlato diverse volte qui su Ecocentrica, poiché realtà impegnata proprio sull’abbigliamento da casa e su un approccio il più sostenibile possibile per l’ambiente. Ad esempio, il cotone è sempre organico e certificato, inoltre vengono utilizzati materiali innovativi – come il Tencell, una fibra vegetale ricavata dal legno di faccio – per ottenere tessuti al contempo morbidi ma abbastanza elastici. Per il relax maschile, interessanti sono i Joggings certificati Oeko-Tex, a 52 euro, e la confortevole Maglia a maniche lunghe in fibra di legno di faggio, a 56 euro.
L’intimo? Salutare e più sostenibile
Anche la scelta dell’intimo è molto importante, soprattutto per il benessere della pelle di un’area del corpo tanto delicata. Sulla grande distribuzione vediamo sempre più intimo in tessuti sintetici, magari dalle stampe colorate o fluo: bello da vedere, ma poco amico della cute. Meglio preferire tessuti naturali, che garantiscano il massimo della traspirazione, prediligendo il cotone organico noto per limitare irritazioni e infezioni batteriche.
Organic Basics, società europea da tempo nota nella moda organica e specializzata in tessuti biologici certificati, offre una lunga serie di proposte per l’intimo maschile. In particolare boxer larghi e parigamba aderenti, pensati per garantire il massimo della traspirazione. Come l’Organic Boxer, realizzato al 100% in cotone organico certificato ipoallergenico, offerto in una confezione da due esemplari a 45 euro.
Anche la già citata CasaGin è un’azienda che offre diverse soluzioni per l’intimo maschile, dai boxer in tessuto ecologico alle maglie intime in Tencell. Ad esempio, lo slip certificato Oeko-Tek offre elasticità e traspirazione, usando solo materiali al 100% naturali. E la sua produzione permette di risparmiare ben 491 litri d’acqua: è in vendita a 24 euro.
Scarpe comode e da materiali riciclati
Infine, uno sguardo anche alle scarpe, perché le proposte più sostenibili di certo non mancano sul mercato. Da un modello elegante, magari realizzato con pelli vegetali o di recupero, alle sneakers in gomma ed ecoplastica vegetale, rinnovare l’armadio è davvero molto semplice.
Ad esempio, WooWe – un brand dedicato proprio al footwear sostenibile – offre delle scarpe da completo realizzate con una fibra ricavata dal legno di acero. Chiamate Brando, e dall’aspetto volutamente retrò, presentano una tomaia morbida, tinture ad acqua ecologiche e tutti i materiali sono al 100% riciclabili. E se invece si preferisse una sneaker? La soluzione è ID.Eight, una realtà tutta italiana che ha fatto del rispetto dell’ambiente la sua vocazione. Le sneaker ID.Eight sono realizzate con un sapiente mix di materiali naturali e fibre di riciclo, ricavate da materie prime come ananas, bucce e torsoli di mela, cotone biologico, plastica riciclata e molto altro ancora. Un esempio? Le Hana White, perfette sia per muoversi in città che per lo sport.
Insomma, anche per la moda maschile le soluzioni per rendere l’armadio più sostenibile non mancano: capi di tendenza, ma dal bassissimo impatto ambientale.
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