Green lifestyle

Cani e bella stagione, come passeggiare nei prati incolti evitando tutti i pericoli


Passeggiata nel verde con i cani

Dopo un lungo periodo di piogge, finalmente, la bella stagione sembra arrivata accompagnata dalla voglia di immergersi nel verde. È tempo di riconnettersi con la natura attraverso lunghe passeggiate ed escursioni rigeneranti, magari in compagnia del proprio cane di casa. Un’occasione davvero imperdibile
per trascorrere insieme del tempo di qualità, permettendo a Fido di correre e rotolarsi nell’erba, anche
quella più alta.

Ma si sa la natura è bella ma anche ricca di insidie, in particolare per il nostro amico che potrebbe
imbattersi in animaletti e insetti pronti a pungere. Oppure diventare un obiettivo accattivante per pulci e
zecche
, ma anche per i fastidiosissimi forasacchi. Una presenza da intercettare e rimuovere al più presto.
Per una passeggiata con il cane del tutto serena è necessario seguire alcune regole di base, così da rendere unica questa esperienza. Ecco alcuni consigli.

Passeggiare con il cane nei prati, pericoli e problematiche

Cagnolino seduto nel prato

Con l’arrivo della stagione più calda cresce la voglia di uscire e trascorrere le giornate all’aria aperta ,
l’ideale per passeggiare serenamente facendo una ricarica di vitamina D. Ma anche l’occasione perfetta per portare i nostri quattro zampe a sgambare nei prati in piena ricrescita, così che possano correre e sfogare la loro voglia di gioco e libertà. Ne sanno qualcosa Jack e Viola che adorano rincorrersi tra
i fiori di campo rotolandosi nell’erba, alla ricerca di nuovi odori e animaletti da inseguire.

Un momento di pura estesi che potrebbe finire bruscamente a causa delle tante insidie che si nascondono nell’erba alta e nei prati incolti. Non solo parassiti come zecche, pulci e processionarie ma può incidere anche il fattore ambientale come ad esempio la presenza di pietre taglienti, corsi d’acqua profondi o pozze con acqua ferma e putrida che il cane potrebbe bere. Senza dimenticare piante e fiori che potrebbero risultare tossiche o pericolose come i forasacchi. Il nostro amico deve potersi muovere in sicurezza, ma solo se è in grado di riconoscere i segnali legati al richiamo e al fermo.

Forasacchi, cosa sono e cosa fanno

Cagnolino nell'erba

I forasacchi, sono considerati delle vere e proprie insidie della bella stagione tanto da rovinare una passeggiata all’aria aperta. Sono delle spighe giunte a maturazione e appartenenti ad alcune tipologie di graminacee, molto presenti nei prati e nell’erba alta. Quando si seccano tendono a staccarsi facilmente dallo stelo, risultando più dure e assumendo la classica forma a freccia. Questa permette ai forasacchi di impigliarsi facilmente tra i peli degli animali oltre che di intrufolarsi nel naso, negli occhi, nelle orecchie e anche sottopelle, fino a scavare delle vere e proprie gallerie. La particolare conformazione dei forasacchi ne impedisce un’espulsione naturale, così favorendo infezioni, infiammazioni o addirittura nei casi gravi emorragie e la morte dell’animale.

Come riconoscere la presenza dei forasacchi

Prato incolto

Dopo ogni escursione è buona regola controllare il pelo del cane, senza tralasciare le parti più nascoste
come ad esempio inguine e ascelle. È una routine che metto in pratica quando rientriamo a casa, passando le mani attraverso il manto di Jack, che li ha presi più volte, e osservando con cura anche le zampe, gli occhi, la bocca e le orecchie. È uno scrupolo fondamentale, perché i forasacchi tendono a infilarsi nelle parti più esposte.

Forasacchi, il mio cane forse ne ha preso uno: i segnali

Come faccio a capire se il mio cane è infastidito dalla presenza di un corpo estraneo come, ad esempio, uno dei tanti forasacchi? A volte non è semplice perché i sintomi tendono a scomparire dopo pochi minuti, ma questi sono i principali:

  • orecchie: un corpo estraneo risulta fastidioso e, per questo, il cane tenderà a tenere la testa inclinata dalla parte dove è presente la problematica. Magari scuotendo la testa con forza o grattando l’orecchio. In alcun casi non saranno presenti dei segnali evidenti, oppure saranno di breve durata, per questo per fugare ogni dubbio basta accompagnare il quadrupede dal veterinario che potrà visitarlo dopo una breve anestesia;
  • naso: mentre annusano i cani possono aspirare i forasacchi direttamente dal naso, come è capitato a Jack, una presenza che si manifesta con starnuti molti forti e a volte con tracce ematiche. Il cane potrebbe risultare nervoso, agitato, battere il muso per terra cercando di rimuovere il corpo estraneo. La tempestività è fondamentale, perché i sintomi come lo starnuto potrebbero manifestarsi per poco tempo, per questo nel dubbio è meglio accompagnare il cane dal veterinario che dovrà anestetizzarlo per rimuovere il forasacco e l’eventuale infezione;
  • occhi e palpebra: il forasacco non riesce a perforare l’occhio, per fortuna, ma può insinuarsi dietro alla palpebra favorendo la chiusura della stessa, con lacrimazione e fuoriuscita di liquido purulento. Anche in questo caso è importante condurre l’amico dal veterinario che potrà rimuovere il fastidio e l’infezione;
  • bocca: il cane può aspirare i forasacchi e, questi, possono incastrarsi nel palato, tra le gengive o finire nella trachea fino a raggiungere i bronchi. Una condizione che è bene affrontare subito, perché il cane potrebbe cercare di rimuoverlo tossendo in modo violento ed espettorando sangue. Meglio portarlo subito dal veterinario che dovrà anestetizzarlo, per rimuovere il corpo estraneo attraverso la broncoscopia ;
  • luoghi inconsueti: le capacità dei forasacchi sono infinite, infatti possono incastrarsi anche nelle tonsille, tra i cuscinetti delle zampe, negli orifizi più nascosti, fino ad entrare sottopelle.

La difficoltà nell’intercettare i forasacchi è data dalla rapidità dei sintomi che, il più delle volte, sono di breve durata. Il cane potrebbe grattarsi o scuotere l’orecchio per un tempo limitato, starnutire o tossire solo per qualche minuto. Per questo è importante non perderlo mai di vista mentre corre nei prati, così da intervenire in caso di bisogno conducendolo dal veterinario. Nella stragrande maggioranza delle situazioni il medico dovrà addormentare Fido, per un breve periodo, così da verificare la presenza del forasacco e la sua posizione in modo da rimuoverlo più facilmente.

Come proteggere il cane in passeggiata

Per evitare di imbattersi nei forasacchi, o nei tanti pericoli nascosti in natura è importante mettere in
pratica qualche regola. Ad esempio evitando le aree green dove l’erba è troppo alta, dove sono presenti
forasacchi ma anche insetti. Il cane dovrà contare sulla copertura mensile offerta dall’antiparassitario più
adatto, magari in tandem con il collare antipulci. Senza dimenticare di monitorare il mantello ogni volta che si rientra a casa, passando con cura le mani sia tra i peli e sulla pelle stessa.

Come abbiamo visto i forasacchi possono rivelarsi molto pericolosi, tanto da trasformare una semplice
passeggiata in un vero incubo. Prestate sempre attenzione alle aree verdi che avete scelto per l’escursione, evitando che il cane si allontani da solo o che finisca in qualche zona pericolosa o piena di rovi e arbusti. E per rendere ancora più sicura la passeggiata non dimenticate mai la medaglietta con nome e numero di telefono, da agganciare al collare, e una borraccia d’acqua dedicata al vostro quadrupede. Una necessità importante per consentirgli di reidratarsi dopo una giornata al sole o una corsa a perdifiato. Per un rientro casalingo più sereno e pacifico per tutti.

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